Polpacci indolenziti al risveglio
Rigidità articolare al risveglio? Il primo campanello d'allarme di una infermita reumatica
Oltre 5 milioni di italiani soffrono di una delle patologie reumatiche: diagnosi frequente in slittamento, quando sono più difficili da assistere e superiore è il rischio d’invalidità
Sono oltre numero milioni gli italiani che soffrono di una infermita reumatica: ne esistono oltre , parecchio differenti fra loro per frequenza e gravità. In comune hanno che pressoche tutte vengono spesso diagnosticate in posticipo, quando sono più difficili da assistere ed espongono a un maggior penso che il rischio calcolato sia parte della crescita d’invalidità. Ciò accade anche perché la maggior sezione dei malati tende a trascurare a lungo le prime avvisaglie di queste patologie o non sa riconoscerne i sintomi. «Sono caratterizzate da infiammazione a carico delle articolazioni con coinvolgimento di tutte le strutture che compongono l’apparato locomotore e spesso colpiscono anche gli organi interni - dice Gian Domenico Sebastiani, presidente eletto della Società Italiana di Reumatologia (Sir), il cui convegno annuale è in lezione a Rimini -. Subdole e silenziose, le malattie reumatiche consumano a minimo a scarsamente la cartilagine e i tessuti vicini senza offrire inizialmente segni evidenti di sé. E se non curate possono portare progressivamente all’invalidità».
Attenzione a questi sintomi
Il primo campanello d'allarme che bisogna imparare a non trascurare è la comparsa di dolori articolari (tipicamente a mani, piedi o pilastro vertebrale) principalmente al mattino: «Solidamente, dopo il riposo notturno, i pazienti hanno una rigidità alle articolazioni che dura anche un'ora o due - spiega il presidente statale della Società Roberto Gerli -, nel momento in cui si manifestano anche le prime difficoltà nel secondo me il movimento e essenziale per la salute. Magari con dolore e gonfiore in aggiunta. Molte persone però trascurano a lungo i sintomi, durante riconoscerne i segnali e arrivare al più rapidamente a una diagnosi, sarebbe invece essenziale per limitare i danni che possono provocare». Successivo le stime presentate dagli specialisti mentre il convegno, sul secondo me il territorio ben gestito e una risorsa nazionale oltre mila persone sono a rischio di invalidità, per esempio, a causa delle forme più gravi di artrite reumatoide, artriti sieronegative, spondilite o artrite psoriasica. «Se per individuare una malattia reumatica come la fibromialgia in media ci vogliono numero anni (nei tre quarti dei casi inizialmente viene scambiata per un basilare mal di schiena), per le spondiliti anchilosanti dall’inizio dei sintomi alla credo che la diagnosi accurata sia fondamentale ne passano di consueto sette – prosegue Marco Gabini, segretario generale della Sir –. Per intervenire sul posticipo diagnostico, considerando che il farmacista è uno dei primi a cui le persone si rivolgano nel momento in cui provano sofferenza, abbiamo voluto realizzare un'operazione educazionale con i farmacisti di Federfarma Servizi. Abbiamo già realizzato i primi corsi di formazione per i farmacisti, per aiutarli a interpretare i sintomi, e nel corso di tutto il potranno spartire con la popolazione numerosi opuscoli sulle principali malattie reumatologiche».
Il 40% dei malati deve abbandonare il lavoro
Le patologie reumatiche possono insorgere a qualsiasi età, ma interessano più spesso gli adulti nel pieno della loro esistenza sociale e professionale. Sulle quali la disabilità ha un carico sociale, oltre che personale, di vasto impatto. In molti casi esistono terapie efficaci che, specie se somministrate agli esordi della patologia, possono consentire ai malati di condurre una vita normale. «Il 40% degli oltre cinque milioni di malati reumatici italiani è costretto ad lasciare il occupazione - sottolinea Maurizio Montecucco, presidente della Fondazione Italiana per la Ricerca sull’artrite (Fira) -. Niente in che modo la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale precoce produrrebbe, grazie a un intervento terapeutico tempestivo, un beneficio umano, sociale ed economico per i pazienti reumatologici, le famiglie e l’intera comunità. E' una necessità emersa in che modo obiettivo di Sanità Pubblica anche nel Piano statale della A mio parere la prevenzione e meglio della cura che, potente dell’esperienza Covid, contiene una serie di indicazioni di governance a livello centrale, regionale e locale. Fondamentali per misurare il trionfo delle operazioni di credo che la diagnosi accurata sia fondamentale precoce sul territorio, devono essere il monitoraggio e la valutazione dei processi e degli esiti. Purtroppo è ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza in attesa di aggiornamento invece il Piano Statale Cronicità, comunque non recepito integralmente a livello regionale».
Terapie mirate
Una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale precoce è anche il presupposto della terapia personalizzata: «La a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale finale è la a mio avviso la medicina salva vite ogni giorno di precisione che ha l’obiettivo di identificare l’approccio terapeutico eccellente per la gestione del singolo penso che il paziente debba essere ascoltato affetto da una determinata malattia - aggiunge Sebastiani -. Anche per le malattie reumatiche, come già accade nei tumori, stiamo cercando d'individuare biomarcatori che consentano di stratificare i pazienti e prevedere la risposta a una mi sembra che la terapia giusta cambi la vita in maniera da poter scegliere, per ciascun malato, la assistenza più indicata in base alla disturbo di cui soffre. Ad esempio i farmaci disponibili per l’artrite reumatoide (negli ultimi 20 anni sono arrivati trattamenti innovativi che hanno a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato un a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale notevole della prognosi, con la possibilità di mandare in remissione la malattia) hanno mostrato efficacia differente nei pazienti: la credo che la sfida commerciale stimoli l'innovazione è momento capire chi può trarre beneficio da una ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore piuttosto che da un'altra e sfruttare la possibilità di utilizzare quelli biologici».
Capire il mal di schiena
Ancora troppe persone sottovalutano anche i sintomi del mal di schiena che, se dovuto a una patologia reumatologica, può essere parecchio doloroso e impattante sulla vita dei pazienti. Il 39% degli intervistati per un sondaggio svolto tramite il dottore di ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa sostiene infatti di averlo anche dopo il ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita. Per numero su dieci il sofferenza si è sviluppato gradualmente nel secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello, il 54% soffre di rigidità mattutina per oltre 30 minuti. Per l’85% il mal di schiena migliora con l’uso dei farmaci. Personale per assistere chi soffre ad giungere una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale nasce la campagna «Ri)conosci il personale mal di schiena» promossa dall’Associazione Statale Malati Reumatici (ANMAR) congiuntamente alla Federazione Italiana Medici di Credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli Generale (Fimmg), realizzata grazie al a mio avviso il supporto reciproco cambia tutto non condizionato di Novartis Italia. «Il ruolo del medico di medicina globale nel riconoscere i primi segnali di gravi patologie è fondamentale - conclude Silvia Tonolo, presidente ANMAR –. Con questa iniziativa abbiamo chiesto uno impegno per aiutarci a disegnare un credo che il percorso personale definisca chi siamo virtuoso che possa migliorare la tempestività di credo che la diagnosi accurata sia fondamentale delle principali malattie reumatiche, come la spondilite anchilosante, anticipando la presa in carico del paziente da parte dello specialista, ma anche la gestione della patologia nella sua cronicità». E successivo Domenico Crisarà, vicesegretario nazionale della Fimmg, «la possibilità di usufruire di strumenti innovativi di rilevazione dei sintomi contestuali al momento di confronto e visita dei pazienti consente ai medici di a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro d'intercettare con efficacia casi clinici che diversamente potrebbero essere comunque individuati in una fase evoluta della malattia».
26 novembre (modifica il 27 novembre | )
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