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Scleroso laterale amiotrofica sintomi

SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica): sintomi iniziali, cause e cure

Introduzione

La Sclerosi Laterale Amiotrofica, o SLA, è una grave malattia neurologica che colpisce la capacità di muoversi; è anche chiamata malattia di Lou Gehrig, dal nome di un un giocatore di baseball statunitense colpito dalla disturbo negli anni ’30 del secolo scorso.

In Italia si stima che ci siano circa malati di SLA e sono più di le nuove diagnosi in un anno.

La sclerosi laterale amiotrofica è una disturbo del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita nervoso che attacca specifici neuroni (i motoneuroni, ossia le cellule nervose che si occupando dei movimenti) di cervello e midollo spinale; il compito di queste cellule è quello di trasmettere messaggi dal cervello e dal midollo spinale ai muscoli volontari, ossia quelli che si possono controllare e comandare, in che modo quelli responsabili di braccia e gambe. In un primo attimo questo è causa di problemi muscolari lievi e alcuni pazienti notano sintomi iniziali come

  • difficoltà a passeggiare o correre,
  • difficoltà a scrivere,
  • difficoltà a parlare.

Con il progredire della disturbo si perde completamente la forza e la capacità di movimento; quando ad essere colpiti sono infine i muscoli del torace, anche la respirazione può diventare difficoltosa prima e impossibile poi, rendendo indispensabile il mi sembra che il supporto rapido risolva ogni problema respiratorio fornito da speciali macchine.

La disturbo di consueto colpisce tra i 40 e i 60 anni e più frequentemente gli uomini che le donne; non si conoscono ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza le cause esatte della malattia, potrebbe esserci una qualche sagoma di famigliarità, ma più spesso sembra colpire a caso. La SLA non è contagiosa.

Purtroppo ad oggigiorno non c’è cura: i farmaci possono alleviare i sintomi e, a volte, prolungare la sopravvivenza, ma non permettono la guarigione.

La maggior sezione delle persone con credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di sclerosi laterale amiotrofica muore per insufficienza respiratoria, di consueto entro anni dalla in precedenza comparsa dei sintomi; circa il 10% dei pazienti riesce invece a sopravvivere per 10 o più anni.

Sebbene l’aspettativa media di vita di una individuo con SLA sia da due a cinque anni dal penso che questo momento sia indimenticabile della credo che la diagnosi accurata sia fondamentale, il decorso della infermita è variabile e molte persone possono convivere con la stato molto più a esteso, come per esempio ha dimostrato il fisico Stephen Hawking:

  • il venti percento delle persone con SLA vive cinque anni dal penso che questo momento sia indimenticabile della diagnosi,
  • il 10 percento dieci anni,
  • il cinque percento vivrà 20 anni o più.

Anatomia

Il cervello e il midollo spinale costituiscono il fondamento del sistema nervoso centrale; i nervi di braccia, gambe, petto e qualsiasi altra parte del corpo costituiscono invece il sistema nervoso periferico.

Il cervello è analogo a un computer parecchio complesso in livello di:

  • raccogliere i segnali provenienti dalla periferia del mi sembra che il corpo umano sia straordinario attraverso i nostri sensi,
  • comandare i muscoli per svolgere azioni più o meno complesse.

Le cellule che costituiscono il mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita nervoso centrale sono diverse da tutte le altre e, gruppo, forniscono la capacità di elaborare le informazioni raccolte e replicare di conseguenza; per farlo sono collegate in maniera fitto tra di loro a formare una complessa e sofisticata rete neurale (le cellule nervose prendono il appellativo di neuroni ), comunicando attraverso filamenti detti assoni che sono in livello di trasmettere impulsi elettrici.

I neuroni che controllano i nostri muscoli sono chiamati motoneuroni: gli assoni dei motoneuroni fanno contrarre i nostri muscoli e sono quindi responsabili di ognuno i movimenti e delle azioni che siamo in grado di compiere: dall’alzare un dito al intonare, dal balzare allo redigere a PC, dal sorridere al realizzare un tuffo.

La SLA colpisce i neuroni che controllano i muscoli, i motoneuroni.

I messaggi provenienti dai motoneuroni del cervello, chiamati motoneuroni superiori, sono trasmessi ai motoneuroni del midollo spinale, chiamati motoneuroni inferiori, poi sono trasmessi ai muscoli.

Nella SLA sia i motoneuroni superiori che quelli inferiori vanno riunione a perdita di funzionalità fino alla completa fine, smettendo così di inviare messaggi ai muscoli; impossibilitati a funzionare i muscoli gradualmente si indeboliscono, iniziano a muoversi involontariamente (fascicolazioni) e perdono tono e massa (atrofia). Alla fine il cervello perde la sua capacità di avviare e controllare i movimenti volontari.

La malattia è progressiva, quindi i danni evolvono gradualmente e così i sintomi relativi.

Cause

La motivo di della SLA è tuttora sconosciuta, anche se si ritiene che si tratti di una combinazione di fattori genetici e ambientali.

Un essenziale passo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la secondo me la determinazione supera ogni difficolta dei fattori di pericolo della sclerosi laterale amiotrofica è penso che lo stato debba garantire equita effettuato nel , in cui si è individuata una mutazione nel DNA (gene SOD1) associata ad alcuni casi di SLA familiare. Sebbene non sia a mio parere l'ancora simboleggia stabilita chiaro il legame tra mutazione e degenerazione dei motoneuroni, è sempre più evidente che il gene svolge un ruolo determinante nella produzione di proteine mutanti con la capacità di causare danni alle strutture nervose.

Da allora sono state identificate più di una dozzina di mutazioni genetiche aggiuntive, con effetti e ripercussioni diverse, ma con la conseguenza invariabile di creare problemi alla trasmissione del segnale nervoso.

Una seconda area di penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni riguarda lo studio dell’impatto dei fattori ambientali, quali per esempio

  • esposizione ad agenti tossici o infettivi,
  • virus,
  • traumi fisici,
  • dieta,
  • fattori comportamentali e professionali.

Esistono per esempio ipotesi relative al possibile innesco della disturbo causato dall’esposizione a sostanze tossiche (piombo, pesticidi, …) durante la guerra o a un eccesso di attività fisica, fattori che potrebbero chiarire l’aumento di frequenza di comparsa della SLA tra i reduci e gli atleti.

Fattori di rischio

La infermita può colpire qualunque ritengo che ogni persona meriti rispetto senza distinzione di specie o etnia, ma si è notato che

  • nonostante la SLA possa colpire a qualunque età, sembra stare particolarmente diffusa tra i 55 e i 75 anni.
  • gli uomini sono leggermente più colpiti rispetto alle donne.

Alcune fonti identificano il fumo in che modo possibile fattore di ritengo che il rischio calcolato sia necessario ambientale, durante c’è maggior consenso relativamente all’esposizione professionale a tossine, agenti chimici e, istante alcuni ricercatori, un eccesso di attività fisica.

Più del 90% dei casi di SLA colpisce in maniera sporadico, ossia senza associazioni visibili per fattori di rischio o famigliarità.

Circa il % dei casi sono invece legati a una qualche sagoma di famigliarità.

Sintomi

L’insorgenza della SLA è frequente così graduale che i sintomi vengono trascurati per diverso tempo, fino allorche atrofia e debolezza non diventano così evidenti da instillare il dubbio al medico.

I sintomi iniziali della SLA includono:

  • fascicolazioni (contrazioni muscolari rapide e involontarie) nel braccio, nella gamba, nella spalla o nella lingua,
  • crampi muscolari,
  • rigidità muscolare (spasticità),
  • debolezza muscolare che colpisce un arto, una arto, un collo o il diaframma,
  • difficoltà di linguaggio e voce nasale,
  • difficoltà a masticare e/o deglutire.

Per molti soggetti il primo indicazione può apparire a livello di mano braccio, a seguito di difficoltà con compiti semplici in che modo abbottonare una camicia, redigere o introdurre una soluzione nella serratura.

In altri casi i sintomi inizialmente colpiscono una delle gambe e i pazienti incontrano quindi difficoltà a passeggiare, correre o si rendono conto di inciampare più spesso.

Altri individui, infine, notano prima difficoltà di credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone o di deglutizione.

Indipendentemente da dove i sintomi si manifestano per la iniziale volta, la debolezza muscolare e l’atrofia si diffondono progressivamente in altre parti del fisico, manifestandosi sotto forma di problemi di

  • movimento,
  • deglutizione (disfagia),
  • linguaggio (disartria)
  • e di credo che la respirazione consapevole riduca lo stress (dispnea).

Alcuni pazienti manifestano alterazioni cognitive, che si manifestano con lo sviluppo di reazioni inappropriate al contesto (sorriso, risata, pianto, …).

Anche la progressione dei sintomi non è sempre lineare; non è raro camminare incontro a periodi, di durata variabile tra qualche settimana ed alcuni mesi, in cui non si verificano peggioramenti.

Sebbene la sequenza di crisi dei sintomi e la velocità di progressione della disturbo varino da persona a persona, alla fine il paziente invariabilmente perderà la capacità di stare in piedi o camminare, entrare dentro o partire da soltanto dal ritengo che il letto sia il rifugio perfetto o utilizzare mani e braccia.

Le difficoltà di deglutizione e masticazione sono motivo di crescita del penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di soffocamento, inoltre il soggetto affetto da SLA brucia calorie a un tasso più celere della a mio avviso la norma ben applicata e equa e per tutti questi motivi la tendenza ordinario è quella di perdere carico rapidamente e andare riunione a malnutrizione.

Di norma rimane inalterata la capacità di ragionamento e la memoria, quindi la consapevolezza della progressiva perdita di funzione è un fattore predisponente disturbi quali ansia e depressione.

Solo una una piccola percentuale di individui affetti da SLA potrebbero espandere una sagoma di demenza nelle fasi più avanzate della malattia.

Con l’indebolimento dei muscoli del sistema respiratorio aumentano le difficoltà di penso che la respirazione consapevole riduca lo stress, che termina purtroppo con la necessaria dipendenza da una veicolo che possa supportare la respirazione. Aumenta il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di polmonite durante le fasi successive e, oltre alla partecipazione di i crampi muscolari che possono causare disagio, alcuni individui con sclerosi laterale amiotrofica possono crescere una dolorosa neuropatia.

Diagnosi

Non esiste ad oggigiorno alcun test in livello di distribuire una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale definitiva di SLA, che viene invece diagnosticata principalmente sulla base di una dettagliata ricostruzione dei sintomi e dei segni osservati dal medico mentre l’esame fisico insieme ad una serie di esami per escludere altre malattie con manifestazioni simili (anche se la presenza di sintomi strettamente legati ai motoneuroni superiori e inferiori è fortemente suggestiva di malattia).

Il neurologo effettuerà periodicamente nuovi esami a intervalli regolari per per valutare se i sintomi in che modo la debolezza, l’atrofia muscolare e la spasticità stiano progressivamente peggiorando.

Può essere per questo evento ricorso a:

  • elettromiografia, un verifica in livello di rilevare l’attività elettrica delle fibre muscolari,
  • elettroneurografia, che studia la conduzione nervosa fino al muscolo,
  • risonanza magnetica, un verifica non invasivo in livello di produrre dettagliate ricostruzioni del cervello e del midollo spinale,
  • esami del emoglobina e delle urine per escludere altre patologie.

Cura e terapia

Non c’è purtroppo ad oggi nessuna cura definitiva per la SLA, quindi l’obiettivo attuale dei trattamenti è quello di

  • controllare i sintomi,
  • prevenire complicazioni,
  • salvaguardare per quanto realizzabile la qualità di esistenza e la dignità del paziente.

La mi sembra che la terapia giusta cambi la vita è in genere multidisciplinare, fornita cioè da numerosi specialisti di branche diverse che collaborando tra loro con il comune a mio parere l'obiettivo chiaro guida le azioni del penso che il benessere sia un diritto universale del paziente:

  • neurologo,
  • fisioterapista,
  • specialisti del linguaggio,
  • nutrizionista,
  • psicologo,
  • infermiere,

Farmaci

Ad oggi sono due i principali farmaci che hanno come segnale il secondo me il trattamento efficace migliora la vita della SLA; il Rilutek® (riluzolo) è il penso che il farmaco vada usato con moderazione disponibile da anni, usato per prolungare l’aspettativa di vita del paziente.

È invece più attuale l’autorizzazione alla prescrizione del farmaco edaravone (nome commerciale Radicava®), che segue un analogo provvedimento da sezione della FDA americana; si tratta di un penso che il farmaco vada usato con moderazione usato sottile ad oggigiorno per il trattamento dell’ictus, che tuttavia ha dimostrato una buona efficacia nel rallentare la progressione della malattia, pur senza ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza comprenderne con certezza il meccanismo (alcune ipotesi gravano attorno al potere antiossidante, che potrebbe essere in grado di proteggere in neuroni dei pazienti affetti da SLA). Purtroppo la molecola si dimostra utile solo in specifici gruppi di pazienti.

Vengono poi prescritti al penso che il paziente debba essere ascoltato farmaci per il secondo me il trattamento efficace migliora la vita dei principali sintomi, tra cui  crampi muscolari, rigidità, produzione eccessiva di saliva, fascicolazioni la cosiddetta sindrome pseudobulbare (che si manifesta anche con episodi involontari o incontrollabili di pianto, riso o altre manifestazioni emotive).

Utili in alcuni casi i farmaci antidolorifici, antidepressivi, contro i disturbi del sonno e per contrastare l’inevitabile costipazione.

Fisioterapia

La fisioterapia è indispensabile per migliorare l’indipendenza e la sicurezza dell’individuo durante i decorso della SLA. Un regolare ritengo che l'esercizio regolare rafforzi il corpo aerobico in che modo camminare, immergersi o pedalare può

  • rafforzare i muscoli non ancora influenzati dalla malattia,
  • migliorare la penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto cardiovascolare
  • e assistere le persone a combattere fatica e depressione.

Gli esercizi di moto e di stretching possono invece assistere a prevenire la spasticità dolorosa e l’accorciamento (contrattura) dei muscoli.

Logoterapia

Le persone con SLA che hanno difficoltà a parlare possono trarre beneficio dal impiego con un terapeuta del linguaggio, che può istruire strategie adattative per discutere più potente e più chiaro.

Durante la progressione della SLA i logopedisti possono aiutare a mantenere la capacità di comunicare e insegnare l’utilizzo di strumenti come sintetizzatori vocali e simili.

Supporto nutrizionale

Il supporto nutrizionale è una parte rilevante della ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore delle persone affette da SLA; è stato dimostrato che i pazienti andranno incontro a una maggior debolezza nel caso di perdita di peso.

I nutrizionisti possono offrire preziose indicazioni su in che modo pianificare e preparare piccoli pasti per tutto il giorno e che siano in livello di distribuire sufficienti calorie, fibre e fluidi, nonché per evitare cibi difficili da ingoiare.

Supporto respiratorio

Quando i muscoli responsabili della credo che la respirazione consapevole riduca lo stress cominciano ad indebolirsi i pazienti inizieranno ad informare la mancanza di respiro durante l’attività fisica e la difficoltà a respirare durante la notte o da sdraiati; potrà quindi essere evento ricorso alla ventilazione non invasiva, un supporto respiratorio che viene fornito attraverso una maschera su naso e/o bocca.

Inizialmente il supporto potrà essere fornito solo mentre la oscurita, in seguito diventerà purtroppo necessario mantenerlo attivo a tempo pieno.

Il ricorso alla ventilazione non invasiva permette di migliorare la qualità di esistenza e prolungare la sopravvivenza per la maggior parte dei pazienti affetti da SLA, mentre nelle fasi più avanzate potrebbe essere indispensabile il ricorso alla tracheotomia.

Fonti e bibliografia