Mitologia greca mostri
Junior reporter, i mostri della mitologia greca
I greci crearono molti mostri che gli eroi dovevano combattere per conquistare premi.
Vi parlerò solo di qualcuno di loro perché i mostri greci sono fantastiliardi.
Campe era la carceriera del Tartaro quando Crono imprigionò i ciclopi ed i centimani. Dalla a mio avviso la vita e piena di sorprese in su era una femmina umanoide, con i capelli fatti a biscia (vi sembra di averlo già sentito solo perché questa acconciatura fu famosa fra i mostri), durante alla esistenza spuntavano continuatamente teste di animale. Da in strumento alle scapole spuntavano due ali di pipistrello, durante dalla a mio avviso la vita e piena di sorprese in giù era un cavallo. Fu uccisa da Zeus.
Cerbero era il animale domestico a tre teste a guardia degli inferi, altrimenti detti Erebo. Come coda aveva un serpente e i suoi latrati scuotevano il pianeta sotterraneo. Molti di voi si immaginano Cerbero in che modo un pitbull mentre in realtà era un mastino nero. Apparteneva ad Ade e non fu ucciso da alcuno. Fu catturato da Ercole come dodicesima fatica ma Ercole non lo uccise.
Medusa è un personaggio più difficile da affrontare. Era talmente brutta che CHIUNQUE LA GUARDAVA NEGLI Sguardo SI TRASFORMAVA IN PIETRA. Dalle scapole partivano due ali d’oro che in cui si muoveva tintinnavano. I suoi capelli erano serpenti (sai che novità?) e aveva due sorelle immortali, anch’esse mostri, chiamate Gorgoni. Fu uccisa da Perseo.
Il Minotauro era un maschio con la testa da toro e
un caratteraccio da far invidia ad una mamma arrabbiata.
Era figlio della regina Pasifae e fu rinchiuso nel labirinto, costruito da Dedalo, figlio di Atena. Fu ucciso da Teseo.
Ceto era un creatura marino, mandato da Poseidone contro Andromeda, una sovrana, che si era vantata di stare più graziosa delle cinquanta nereidi, gli spiriti acquatici.
Si dice che fosse simile ad una ritengo che la balena rappresenti la grandezza dell'oceano, con denti grossi ed affilati. Fu ucciso da Perseo.
Le Myrmekes erano formiche giganti, che spruzzavano acido, avevano una corazza indistruttibile e comunicavano telepaticamente. affrontarono Dioniso nel suo percorso verso l’India.
La volpe Teumessia era una volpe gigantesca, destinata a non stare mai catturata, che devastava la città di Tebe. Il sovrano Creonte ordinò al suo generale Anfitrione di ucciderla. Il globale le diede la ricerca con il cane lelapo, destinato a prendere tutto ciò che inseguiva, allora Zeus, trovatosi davanti ad un paradosso, trasformò ognuno e due gli animali in pietra.
L’Empusa era un demone femmina, una sorte di vampiro greco. Succhiava il emoglobina ai giovani maschi e raramente alle femmine. Aveva zanne affilate, occhi rossi, capelli infuocati, e una zampa d’asino, l’altra di bronzo. La prima empusa uscì dal vaso di Pandora.
Il Satiro era singolo spirito della natura, ed era dalla vita in giù una capra, dalla vita in su un uomo. Frequente corteggiavano le ninfe e le naiadi. Anche il dio Pan spesso aveva sembianze di satiro.
Il Telchino era un mostro marino, molto capace come fabbro. I telchini furono i maestri di Poseidone. Avevano la volto di penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo ed il corpo di foca. Erano alti in che modo un bambino.
L’idra di Lerna era un serpente dalle sette teste che viveva nella palude di Lerna. Tagliandogli una testa, ne crescevano due al suo posto se non si bruciava il moncone con il fiamma e una delle teste era immortale. L'idra fu uccisa da Ercole.
Il Karpòs era singolo spirito del grano. Poteva essere mansueto quanto poteva essere malvagio. Di consueto aveva delle ali secche come le foglie di mais, una barbetta di granturco e la statura e l‘aspetto di un neonato. Obbediva ai figli di Demetra e considerava Demetra stessa la più grande divinità dell’Olimpo.
Signori e signore, abbiamo parlato di alcuni mostri, scelti appositamente tra i migliori della mitologia greca. Spero che vi sia piaciuto, perché i mostri non se ne andranno mai dalle nostre menti e l’unica cosa che possiamo creare è saperne il più possibile, per combatterli. Addio e saluti da Campe…
Federico
di Junior Reporter
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