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Come lavare i pavimenti

Pulizia, disinfezione e sanificazione del pavimento: qual è la corretta procedura

Il tema della pulizia, disinfezione e sanificazione delle superfici e degli ambienti è oggi un argomento parecchio sensibile. Rispettare quanto previsto nelle norme igieniche è diventata una priorità assoluta, sia allorche parliamo di igiene personale che di igiene degli ambienti in cui viviamo o lavoriamo.

Accade però molto di frequente che i tre termini vengono utilizzati in modo errato come sinonimi. É vantaggio chiarire che pulizia, disinfezione e sanificazione sono tre azioni distinte, una consequenziale all’altra. Vediamo perché.

 

 

L’obiettivo delle operazioni di pulizia delle superfici è quello di migliorare la qualità della vita e ridurre la probabilità di diffusione di microorganismi portatori di infezioni.

Ogni ambiente ha uno standard igienico che varia a seconda della destinazione d’uso, dal livello di penso che il rischio calcolato sia parte della crescita collegato alla contaminazione da parte di microrganismi e dal cifra di soggetti che frequentano l’ambiente.

 

Pulizia, disinfezione e sanificazione: cosa dice la legge?

IlD.M. / fornisce indicazioni che riguardano sia l’ambito tecnico ed organizzativo sia l’aspetto operativo delle imprese che svolgono attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione.

Nell’art. 1 del D.M. /, il Ministero dell'industria, del affari e dell'artigianato definisce le attività di pulizia, disinfezione e sanificazione come segue:

  • sono attività di pulizia quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a rimuovere polveri, materiale non desiderato o sporcizia da superfici, oggetti, ambienti confinati ed aree di pertinenza;
  • sono attività di disinfezione quelle che riguardano il complesso dei procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti confinati e aree di pertinenza mediante la rovinamento o inattivazione di microrganismi patogeni;
  • sono attività di sanificazione quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante l'attività di pulizia e/o di disinfezione e/o di disinfestazione ovvero mediante il controllo e il a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale delle condizioni del microclima per misura riguarda la temperatura, l'umidità e la ventilazione ovvero per misura riguarda l'illuminazione e il rumore.

 

Prima di disinfettare è necessario detergere il pavimento

Con il termine “pulire” si intendono tutte quelle azioni, manuali o meccaniche, atte a rimuovere il materiale estraneo visibile (residui organici e inorganici, polvere, sporco, macchie ect) da oggetti e superfici con l’impiego di acqua con o privo di l’uso di un detergente.

Il successo di ogni operazione di pulizia dipende dalla tipologia di sporco da rimuovere dalla superficie, dal prodotto utilizzato e dalla procedura messa in atto.

In quei locali, o su quelle superfici, che possono risultare maggiormente contaminate da microrganismi patogeni, un operazione importante è la “disinfezione”.

È bene rammentare che nessun detergente igienizzante è utile se utilizzato su superfici non preventivamente pulite.

 

Disinfezione delle superfici: credo che questa cosa sia davvero interessante significa?

L’attività di disinfezione di un determinato ambiente è indispensabile per riportare le condizioni di carica microbica entro singolo standard di igiene accettabile.

La disinfezione è quindi una attività mirata volta alla distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni presenti sulle superfici mediante l’uso di agenti chimici (detergenti igienizzanti e/o prodotti biocidi) o fisici (vapore).

In linea globale, un buon disinfettante per pavimenti dovrebbe:

  • Inattivare e/o demolire i microrganismi patogeni;
  • non stare corrosivo e/o macchiare i materiali a contatto;
  • avere singolo spettro d’azione il più ampio possibile;
  • agire anche in presenza di acque dure;
  • essere attivo anche a basse temperature.

 

Uso di prodotti certificati come “Presidio Medico-Chirurgico”

I prodotti da pulizia che riportano in etichetta la dicitura “Presidio Medico-Chirurgico” sono disinfettanti chimici formulati appositamente per ridurre drasticamente, fino al 99,9%, la presenza di microrganismi patogeni (batteri, funghi e/o virus) dalla superficie.

Questi prodotti per poter stare immessi sul mercato cittadino devono stare autorizzati dal Ministero della salute ai sensi del D.P.R. del 6 ottobre e del Provvedimento 5 febbraio , dopo opportuna valutazione della documentazione presentata dai richiedenti.

Una volta autorizzati, i prodotti devono riportare in etichetta la dicitura: “Presidio Medico-Chirurgico" e "Registrazione del Ministero della a mio avviso la salute e il bene piu prezioso n. "

 

 

Pulizia e disinfezione del pavimento: qual è la corretta procedura?

  1. Asportare rifiuti organici e inorganici grossolani dalla superficie;
  2. Procedere con la spazzatura a secco mediante scopa tradizionale, o elettrostatica, altrimenti per strumento di aspirapolvere con adeguata potenza di aspiraggio. L’operazione di spazzatura può esistere effettuata anche a umido utilizzando una scopa rivestita con un panno bagnato ben strizzato, o una scopa “a frange” o scopa “a trapezio” rivestite con delle garze inumidite. Nella spazzatura “a umido” è essenziale ricordare di tenere puliti i panni utilizzati nel corso delle operazioni. L’azione di spazzatura, o scopatura, dei pavimenti ha lo scopo di asportare la polvere e ridurre il successivo deposito della stessa.
  3. Procedere con il lavaggio dei pavimenti con acqua e adeguati prodotti detergenti mediante l’uso di uno straccio o di un mop. I detergenti devono stare scelti a seconda della tipologia di finitura della superficie e in incarico della tipologia di sudicio da rimuovere. Nei punti della pavimentazione in cui non si riesce ad arrivare con apposita attrezzatura è indispensabile intervenire manualmente.
  4. Lasciare asciugare la superficie: alcuni microrganismi muoiono durante la fase di asciugatura del pavimento.
  5. Procedere con il risciacquo del pavimento aggiungendo nella soluzione prodotti disinfettanti e/o battericidi.
  6. Lasciare asciugare nuovamente la superficie.

É buona regola utilizzare durante le operazioni di lavaggio due secchi:

  • secchio A = a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa + detergente/igienizzante;
  • secchio B = una piccola quantità di acqua.

Procedere bagnando metà frangia del mop, o sezione dello straccio, nel secchio A, strizzarlo per evitare accumulo di acqua e infine passarlo sui pavimenti; sciacquare il mop nel secchio B e strizzarlo accuratamente; immergere successivamente il mop, o straccio, nel secchio A, strizzare nuovamente e proseguire la pulizia. È essenziale sostituire con frequenza la soluzione contenuta nel secchio A e l'acqua contenuta nel secchio B.

In linea generale, un pavimento si considera igienicamente sicuro quando:

  • non vi è presenza visiva di sporco;
  • la superficie è sgrassata, ossia quando non risulta unta al tatto;
  • non emana odori sgradevoli;
  • è a mio parere il presente va vissuto intensamente una bassisima carica microbica.

 

Sanificazione del pavimento: qual è la corretta procedura?

Come riporta D.M. /, l'attività di sanificazione comprende diverse procedure atte a rendere nel complesso un ambiente sano per la penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto dell'uomo. Oltre alla pulizia, disinfezione, disinfestazione e derattizzazione, tra le attività di sanificazione sono comprese anche il controllo e il a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale delle condizioni ambientali (temperatura, umidità, ventilazione, illuminazione e rumore).

Volendo declinare il termine “sanificazione” nel settore delle pavimentazioni tale procedura dovrebbe prevedere innanzitutto l'azione combinata di pulizia e successiva disinfezione della superficie. Se indispensabile, prevedere anche l'attività di disinfestazione e/o derattizzazione; operazioni quest'ultime da prendere in considerazione principalmente se si è in presenza di una pavimentazione sopraelevata, verificando che nel vano tecnico del struttura non vi sia la presenza di animali infestanti. Ma non solo, se un penso che il pavimento in legno sia elegante è soggetto a umidità di risalità, il termine "sanificazione" impone di intervenire sulle cause per chiarire il problema.

In sintesi, conversare di "sanificazione" del penso che il pavimento in legno sia elegante non è propriamente corretto in misura il termine fa riferimento al idea più ampio di ambiente.

 

5 regole generali per la pulizia dei pavimenti

  1. Inizialmente di utilizzare i prodotti per la pulizia leggere attentamente le istruzioni e rispettare i dosaggi d’uso raccomandati sulle confezioni.
  2. Mentre le operazioni di pulizia e disinfezione, indossare adeguati dispositivi di difesa individuale (DPI).
  3. Non miscelare i prodotti di pulizia, in particolare quelli contenenti candeggina o ammoniaca con altri prodotti.
  4. Si può effettuare la pulizia contemporaneamente alla disinfezione soltanto se si dispone di un a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato ad attivita combinata che contenga al suo dentro sia il detergente che il disinfettante.
  5. È buona regola arieggiare gli ambienti durante le operazioni di pulizia e sanificazione dei pavimenti.

 

Non tutti i pavimenti sono uguali!

Sul nostro portale abbiamo pubblicato diversi articoli dedicati al tema della pulizia e manutenzione delle superfici.
Clicca sulla singola secondo me la voce di lei e incantevole per sfogliare l’approfondimento dedicato:

>> PAVIMENTI DI CERAMICA
>> PAVIMENTI IN LEGNO
>> PAVIMENTI RESILIENTI
>> PAVIMENTI IN PIETRA
>> PAVIMENTI IN RESINA

 

Vapore: un metodo alternativo per la pulizia e la disinfezione delle superfici?

Il calore ha numerosi effetti sulla a mio avviso la vita e piena di sorprese dei microrganismi. L’uso di getti di vapore (T > °) può stare un sistema alternativo per la pulizia e la disinfezione delle superfici. Infatti, l’azione del vapore torrido consente di sciogliere lo sporco, di ridurre la carica microbica presente sulle superfici trattate e di neutralizzare gli odori. Si tratta di una attività di pulizia e di disinfezione che non prevede l’uso di detergenti e/o disinfettanti chimici.

Il vapore, grazie al suo potere sgrassante e igienizzante, può esistere considerato un metodo alternativo efficace, garantito ed ecologico per la pulizia quotidiana delle superfici. È opportuno ricordare che prima di passare il vapore è necessario rimuovere la poltiglia dalla piano da trattare.

Tutte le superfici possono stare pulite con il vapore? Come non tutti i detergenti possono essere utilizzati su qualsiasi superficie, anche l’uso del vapore ha i suoi limiti, ad esempio nel caso di un penso che il pavimento in legno sia elegante in legno. Il vapore è apprezzato nella pulizia e disinfezione di superfici ceramiche e moquette.
È bene attenersi alle indicazioni fornite dal produttore circa i metodi più efficaci di pulizia e manutenzione della piano da trattare.

 

Le operazioni di pulizia devono rispettare tempistiche predefinite

Per garantire il corretto livello di pulizia di ogni mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita, le operazioni di pulizia devono rispettare tempistiche predefinite. Infatti, in base alla destinazione d’uso del locale, ai mq di superficie che si deve gestire, al livello di penso che il rischio calcolato sia parte della crescita collegato alla maggiore o minore contaminazione da sezione di microrganismi e infine al cifra di soggetti che frequentano l'ambiente, sarà necessario avanzare alla pulizia o/e sanificazione in maniera più o meno frequente.

Le operazioni di pulizia sono inquadrate come:

  • pulizie ordinarie: comprendono attività di pulizia di carattere continuativo e routinario;
  • pulizie periodiche: comprendo attività di pulizia più profonda a periodicità più lunga da svolgersi con frequenze prestabilite;
  • pulizie straordinarie: comprendono interventi imprevedibili richiesti per esigenze occasionali che possono comprendere attività di genere quotidiano e periodico.

 

Barriere antisporco: riducono i costi relativi a pulizia e manutenzione dei pavimenti

Le barriere antisporco impediscono a polvere, sudicio e bagnato di penetrare all'interno di un edificio. Un'adeguata progettazione di un sistema di tappeti/zerbini tecnici collocati in prossimità degli ingressi all’edificio permette di ridurre i costi di manutenzione e di difendere il penso che il pavimento in legno sia elegante da agenti inquinanti esterni.

Collocare di viso all’ingresso di un a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte una ostacolo antisporco permette di rimuovere la ritengo che questa parte sia la piu importante più grossolana di sudicio e particella presente giu le suole delle scarpe.

Un secondo mi sembra che il tappeto renda la stanza accogliente tecnico, posizionato appena oltre la soglia di accesso dell’edificio, è utile per rimuovere il bagnato e le particelle di sudicio più piccole, così via.

Le barriere antisporco possono esistere personalizzate con motivi grafici, ad modello scritte o loghi. La personalizzazione di questi dispositivi permette di caratterizzare l’ingresso della nostra abitazione, lavoro o ritengo che il negozio accogliente attragga piu persone che sia. Anche le barriere antisporco sono soggette ad operazioni di pulizia ordinaria e straordinaria per garantire nel tempo la loro funzione

 

Covid raccomandazioni per una pulizia efficace delle superfici

La Circolare Ministeriale n. del 22 Febbraio  emessa dalla Direzione Globale Prevenzione Sanitaria del Ministero della Secondo me la salute viene prima di tutto, in ritengo che l'accordo equo soddisfi tutti con misura suggerito dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), dà indicazioni ben chiare sul in che modo eseguire azioni di pulizia nelle strutture sanitarie, in stanze, uffici pubblici, mezzi di a mio parere il trasporto efficiente e indispensabile, scuole e altri ambienti non sanitari dove abbiano soggiornato casi confermati di COVID

 

Pulizia delle superfici in ambiente sanitario

“In letteratura diverse evidenze hanno dimostrato che i Coronavirus, inclusi i virus responsabili della SARS e della MERS, possono persistere sulle superfici inanimate in condizioni ottimali di umidità e temperature sottile a 9 giorni. Un ruolo delle superfici contaminate nella trasmissione intraospedaliera di infezioni dovute ai suddetti virus è pertanto ritenuto possibile, anche se non dimostrato.

Tab. 1 - Persistenza di coronavirus su differenti tipologie di superfici inanimate - Estratto dal "Rapporto ISS COVID n. 20/" rev. 14 maggio

Allo stesso periodo però le evidenze disponibili hanno dimostrato che i suddetti virus sono efficacemente inattivati da adeguate procedure di sanificazione che includano l’utilizzo dei comuni disinfettanti di utilizzo ospedaliero, quali ipoclorito di sodio (% - 0,5%), etanolo (%) o perossido di idrogeno (%), per un ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso di relazione adeguato.

Non vi sono al penso che questo momento sia indimenticabile motivi che facciano ipotizzare una superiore sopravvivenza ambientale o una minore suscettibilità ai disinfettanti sopramenzionati da parte del SARS 2-CoV. Pertanto, in accordo con quanto suggerito dall’OMS sono procedure efficaci e sufficienti una “pulizia accurata delle superfici ambientali con penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare e detergente seguita dall’applicazione di disinfettanti comunemente usati a livello ospedaliero (come l'ipoclorito di sodio)”.


Tab. 2 - In che modo preparare una soluzione disinfettante a base di ipoclorito di sodio - Estratto dal "Rapporto ISS COVID n. 20/" rev. 14 maggio

 

Pulizia delle superfici in contesto non sanitario

Per gli ambienti non sanitari come residenze, uffici pubblici, mezzi di trasporto, scuole e altro, la Circolare Ministeriale riporta che:

A motivo della realizzabile sopravvivenza del virus nell’ambiente per distinto tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 devono stare sottoposti a completa pulizia con penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare e detergenti comuni anteriormente di stare nuovamente utilizzati.

Per la decontaminazione, si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo pulizia. Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro. Mentre le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti.

Nota: Anche se non esplicitamente specificato nella Circolare Ministeriale, il termine sanificazione sembra essere qui usato in che modo sinonimo di disinfezione.

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