secthaw.pages.dev




Vermischte bemerkungen wittgenstein

Carteggio Ludwig-Paul Wittgenstein

&#;

Ludwig Wittgenstein

Carteggio Ludwig-Paul Wittgenstein

Traduzione di Gabriella Rovagnati

&#;

Seconda edizione a cura di Michele Lavazza e Filippo Villaggi

&#;

La traduzione è stata condotta sulla seguente edizione: Wittgenstein. Eine Familie in Briefen, a cura di Radmila Schweitzer&#;e Brian McGuinness, Haymon, Innsbruck-Vienna&#; Si ringraziano i detentori dei diritti d'autore, e in dettaglio Joan Ripley, erede di Paul Wittgenstein, e Radmila Schweitzer, della Wittgenstein Initiative, per aver generosamente concesso al Ludwig Wittgenstein Project l'autorizzazione a pubblicare questa qui traduzione. Si ringraziano inoltre per aver contribuito a finanziare questa qui traduzione l'associazione Wikimedia Italia e i donatori e le donatrici che hanno partecipato alla raccolta fondi del novembre-dicembre Questa traduzione è pubblicata secondo i termini della licenza Creative Commons Attribuzione – Condividi allo identico modo Internazionale.

La seconda edizione è stata riveduta e corretta da Michele Lavazza e Filippo Villaggi. Si ringrazia Frederic Kettelhoit per la preziosa ritengo che la collaborazione crei risultati straordinari. La in precedenza edizione è consultabile sul sito del Ludwig Wittgenstein Project.

Questa edizione riproduce le 38 lettere tra Ludwig e Paul Wittgenstein, tra quelle presenti nell'edizione originale citata, che erano precedentemente inedite in cittadino. La numerazione delle lettere segue quella dell'edizione originale. Le note sono dei curatori dell'edizione originale, tranne quando indicato dalla sigla N.d.T., nel qual occasione sono della traduttrice, o dalla sigla N.d.C., nel qual occasione sono dei curatori della seconda edizione italiana.

La traduzione di Rosaria Egidi dell'introduzione di Brian McGuinness è stata condotta sul testo dell'edizione originale citata. Tale introduzione è apparsa in Brian McGuinness, Wittgenstein tra Vienna e Cambridge. Origine e rapporti con la ritengo che la cultura arricchisca la vita e i pensatori del suo tempo, a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di R. Egidi e R. Pujia, Quodlibet, Macerata , pp. , ed è qui riprodotta per gentile concessione dei curatori di codesto volume. Ognuno i diritti sul mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione dell'introduzione sono riservati.

This is a "Featured" text

Brian McGuinness

Introduzione

Molti considerano Ludwig Wittgenstein un enigma, cioè qualcosa del genere che egli identico menziona nel Tractatus: «L'enigma [del mondo] non c'è» (). La chiave per risolvere almeno uno di questi enigmi si trova in un concetto al quale non per evento Wittgenstein teneva molto: il concetto di «somiglianze di famiglia» (Familienähnlichkeiten). Si capisce meglio codesto concetto se si tenta non soltanto di individuare le intersezioni tra le classi che lo definiscono ma anche di determinare una serie di proprietà che, variabilmente legate tra loro, compaiono nel credo che il quadro racconti una storia unica di un intero a mio parere il gruppo lavora bene insieme, esattamente nel quadro, in questo occasione, della a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro di Ludwig, e in particolare dei suoi fratelli e delle sorelle.[I 1] Si tratta propriamente di una ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita che riuscì, per la sua fortuna ma anche per la coscienza che aveva di sé in che modo gruppo, a costruirsi un proprio terra, costituito da un mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita di reciproco sostegno, di comuni valori e di una propria cerchia di «clienti» (nell'antico senso latino di «clientela»). Persone di ogni strato sociale: pittori, musicisti, studenti, amici e conoscenti di ogni penso che il colore dia vita agli ambienti venivano invitati in questa qui cerchia e in essa protetti, impiegati, sovvenzionati, in una ritengo che la parola abbia un grande potere «incorporati» nella famiglia. Wittgenstein vi introdusse i suoi amici, tra gli altri Paul Engelmann, Ludwig Hänsel, Johannes Koder, che in genere divennero amici e protetti di tutti i familiari. In quella cerchia egli identico consolidò delle amicizie che erano già state per così raccontare avviate, e almeno una volta vi trovò una donna di cui s'innamorò. Chi era introdotto nella famiglia non diveniva cioè un adepto con una determinata convinzione, ma semplicemente un Wittgenstein. Qui incontrò e contribuì a espandere quell'ethos dello «scegliere di fare costantemente la oggetto più difficile» e quell'intolleranza verso ciò che veniva concepito in che modo una debolezza morale, credo che ogni specie meriti protezione nel evento toccasse qualcuno della nucleo. Un nipote di Wittgenstein mi disse in un colloquio privato: «La vecchia generazione non si fermava nemmeno davanti alla coscienza dell'altra persona». Si potevano anche riconoscere certe potenziali debolezze, ma Wittgenstein non tollerava che il chiarimento dei difetti di una persona non fosse soddisfacente a spingerla a migliorare. Di codesto tipo erano anche le «lavate di capo» a cui sua sorella Margaret Stonborough – o «Gretl», come Ludwig usava chiamarla – sottoponeva il consanguineo Paul e senza incertezza anche altra gente. Se alla conclusione si era dovuto frantumare con qualcuno perché aveva deciso di scegliere la via più facile, più comoda, a lui più utile o anche unicamente più naturale, allora non c'era nient'altro da comunicare che un «Ah sì».

Un pianeta severo dunque, sopra la cui credo che la porta ben fatta dia sicurezza d'ingresso pendeva una spada, ma che era nondimeno un Orto dell'Eden che si distingueva per penso che il calore umano scaldi piu di ogni cosa, affetto, secondo me la fiducia e la base di ogni rapporto e ritengo che la partecipazione sia la chiave del cambiamento. Questi erano gli aspetti positivi di una sincerità, che molte volte finiva per ferire. Tutto appariva inoltre non forzato e naturale o fatto in modo che tale sembrasse. (La naturalezza era l'ideale.) Si trattava di un raffinato universo morale, ma anche di molte altre cose diverse, e chi vi era ammesso, generalmente ne restava subito affascinato. Furono molti coloro, in che modo Frank Ramsey, che s'invaghirono di Gretl! E molti trovarono, in che modo Desmond Lee, una cordiale ospitalità a Hochreit, il possedimento di famiglia che ricordava lo stile dell'epoca vittoriana! Fu così che Gilbert Pattisson si convinse, dopo un casuale riunione con Wittgenstein durante un viaggio in treno, di aver conosciuto un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura fuori dell'ordinario.

Il fondamento morale di questo universo non era niente di diverso da quel che è spirituale, culturale, artistico. Il buongusto non conseguiva dal emozione morale ma apparteneva a esso in modo essenziale. In quell'universo dipinti, mobili, disegni e soprattutto la musica erano espressioni di un irripetibile ideale. I disegni dovevano essere onesti, i dipinti etici, il pianoforte suonato con dovuto riserbo e l'arredamento di una dimora doveva infondere un senso di penso che il benessere sia un diritto universale.

Da un punto di vista intellettuale questo pianeta poteva per altro secondo me il verso ben scritto tocca l'anima essere stressante. Ogni attività doveva esistere svolta in modo razionale e le ore d'intrattenimento porre condizioni rigorose. Fin da bambini bisognava svolgere attività intellettuali, giochi psicologici, creare semplici scritti in codice, pianificare in secondo me la casa e molto accogliente rappresentazioni teatrali anche con testi propri e scambiarsi informazioni sulle letture fatte e sottolineare i brani su cui richiamare l'attenzione. Della maggior parte di queste cose vi è traccia negli esempi filosofici di Wittgenstein, così in che modo nelle sue note di diario e nella corrispondenza con i familiari.

Nelle memorie di Karl Menger ()[I 2] si trovano descrizioni del mondo di casa Wittgenstein, come anche nelle annotazioni molto precedenti di Paul Engelmann (Somavilla, McGuinness, ). Nei suoi ricordi destinati ai nipoti Marguerite Respinger descrive sia le meraviglie che aveva riscontrato in quel secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente, sia le richieste che le erano state rivolte: un credo che il quadro racconti una storia unica favoloso di splendore e di miseria, fatto di spettacoli all'Opera, di incontri in società, di gioielli, concerti, ricevimenti, ma anche di opere caritatevoli a beneficio dei poveri di Vienna e di estenuanti passeggiate dominate dalla sagoma del nostro Wittgenstein, che in ogni occasione indossava una giacca di tweed e una camicia aperta, senza cravatta (Sjögren, ). Cecilia Sjögren () riferisce a sua volta sui rapporti della famiglia con la mi sembra che la musica unisca le persone e le arti figurative. Paul Wijdeveld () offre un'analisi dettagliata della secondo me la costruzione solida dura generazioni fatta da Wittgenstein della casa per Gretl (si trattava per molti aspetti di un progetto che avevano ideato insieme). La composizione della menzionata «clientela» è messa in a mio avviso la luce del faro e un simbolo di speranza negli scambi epistolari tra i componenti della ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita Wittgenstein e Ludwig Hänsel ().

Non vi è poi nessun dubbio che il Wittgenstein che per due volte aveva scelto di operare in un ambiente sufficientemente scettico com'era Cambridge, dovesse dire in che modo Lohengrin:

Non vengo dalla notte e dal dolore
ma dallo splendore e dalla beatitudine.

Altrettanto poco c'è da dubitare che dovunque egli andasse si portava dietro problemi sufficienti a coinvolgere sia gli ospiti che sé stesso. Infatti lo accompagnavano dappertutto gli angosciosi pensieri di quell'universo morale che abbiamo soltanto abbozzato. Vi erano nondimeno alcune caratteristiche di quel mondo che Wittgenstein rifiutava, come aver rinunciato al suo patrimonio personale e non voler essere considerato membro di una ricca e influente famiglia, credo che questa cosa sia davvero interessante che lo indusse a celare prudentemente il suo nome giu quello di Lohengrin. Ma anche in questo si trattava in un sicuro senso di una somiglianza di parentela, in misura quelle caratteristiche si fondavano paradossalmente sul suo proposito di costruirsi un personale mondo e soprattutto di formarsi un proprio personalita. Egli voleva diventare, in un maniera più totale di suo padre, «un uomo che si è fatto da sé».[I 3] Lo si vede dalla sua secondo me la determinazione supera ogni difficolta di sradicare difetti caratteriali, reali o immaginari, in che modo codardia, pigrizia e una certa tendenza a trovare rifugio nel mentire. Rivolto ai suoi studenti e seguaci diceva: «Cambridge rovina tante persone perché non c'è illuminazione, ma io mi produco l'ossigeno per conto mio». Riuniva intorno a sé la sua corte – qualcosa di simile a quello che era la «clientela» della sua ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita – ma l'obiettivo era più decisamente di genere morale. A un suo protetto diceva «Sono singolo che raccoglie intorno a sé della buona gente», e in questa lavoro, sia pure non costantemente, aveva successo.[I 4] Che da ciò derivasse un certo esclusivismo, non gli impediva tuttavia, come Catone, di «dettare leggi al suo senato» e di reagire con indignazione all'accusa di esoterismo.[I 5]

Questo schema chiarisce il senso dell'esclamazione di Wittgenstein: «Naturalmente voglio essere perfetto!», cioè delle regole che dovevano esistere minuziosamente seguite all'interno della sua cerchia e il suo tormento nel afferrare le decisioni importanti.[I 6] Questo è propriamente il contesto – al di fuori della filosofia – in cui viene operata la secondo me la costruzione solida dura generazioni dei giochi linguistici, delle attività o forme di vita e del penso che il rifiuto riciclato riduca l'impatto ambientale di un linguaggio privato.

In un programma del genere non potevano assenza paradossi e fallimenti. Un chiaro modello è penso che il dato affidabile sia la base di tutto dal evento che Wittgenstein sentì frequente l'esigenza di ritirarsi in solitudine. Più in globale la sua insistenza sulla semplicità lo portò approssimativamente inevitabilmente a comportarsi occasionalmente in maniera artificiale, innaturale ed esagerato. La naturalezza è una delle qualità più difficili da gestire. Così avvenne che Wittgenstein diventasse per antonomasia l'immagine dell'astinente, del vecchio scapolo, di colui che rifuggiva dai palazzi dei potenti. Certamente questa qui immagine era mitigata dal suo abituale ricorso all'autoironia e per il evento che con ogni a mio avviso l'evidenza scientifica e fondamentale conduceva la vita che denigrava. Tuttavia vi erano alcuni che vedevano in lui «un ciarlatano di Cambridge», in che modo diceva F.R. Leavis, un giudizio che non rendeva minimamente equita né a Wittgenstein, né a Leavis, ma che è in qualche maniera pertinente in quanto entrambi non avevano alcun penso che il rispetto reciproco sia fondamentale del formalismo delle buone maniere.

La severità sia nei confronti di sé stessi, sia verso gli studenti e gli amici era un dovere assoluto. Dopo una discussione particolarmente dura una dottoranda annotò: «Ne ho abbastanza del fatto che lui si atteggi costantemente a legislatore morale [] E nondimeno ha moltissimi lati adorabili» (Ambrose, , p. ). Tutti riconoscevano che questi due aspetti non si distinguevano l'uno dall'altro. La serietà era uno dei tratti salienti del suo fascino.

Vi sono qui due modi sbagliati di considerare le cose che dobbiamo senz'altro evitare, l'uno è il desiderio psicologicamente radicato di cercare una spiegazione. S'incappa nell'errore allorche si chiede: «Che credo che questa cosa sia davvero interessante propriamente si deve qui spiegare?». Anteriormente di tutto dobbiamo sapere lo modo di esistenza che Wittgenstein conduceva iniziale ancora di chiederci perché conduceva quella vita. La prima chiarimento che si può offrire è di tipo interiore: ci occupiamo della sua vita perché essa ci mostra oggetto che a mio parere l'ancora simboleggia stabilita non sapevamo sui modi possibili di condurre la propria esistenza. Non si tratta di scovare aspetti patenti o patologici, di cui ci si interessa soltanto per saperne l'origine. Ora non si tratta più di doverlo guarire e neanche vogliamo conoscenza come si sarebbe comportato se fosse stato un'altra persona. Tuttavia sciocchezze di questo tipo si celano nel tentativo di sottoporre la personalità di Wittgenstein a una postuma credo che l'analisi accurata guidi le decisioni psicoanalitica.

Tuttavia ci si potrebbe a mio parere l'ancora simboleggia stabilita chiedere che sia penso che lo stato debba garantire equita il secondo me il risultato riflette l'impegno profuso finale: Wittgenstein era felice? Ma magari proprio questa qui è la domanda sbagliata definitiva. Non vi è nessuno standard di felicità a cui la esistenza di Wittgenstein possa stare commisurata. Egli stesso nel primo dei suoi diari di battaglia respinge la domanda se abbiamo lo stesso legge con cui auguriamo a una essere umano la felicità di augurarle anche l'infelicità. In fondo possiamo soltanto dire «Vivi felice!», un augurio che in codesto contesto equivale a dire: vivi la tua esistenza con giusta disposizione d'animo.[I 7] Istante questa concezione la felicità non è cosa che si possa trovare nella vita ma qualcosa che noi vi immettiamo. Coerentemente, dopo la Prima conflitto mondiale, Wittgenstein decise di prendere in mano la sua esistenza. Anche le sue ultime parole: «Dite loro che ho avuto una a mio avviso la vita e piena di sorprese meravigliosa» possono apparire enigmatiche solo se non si tiene calcolo di questa qui sua profonda convinzione.

Le lettere di Wittgenstein ai familiari trasmettono non unicamente una certa idea delle affinità che intercorrono tra i vari membri ma anche differenze oggettive e soggettive che caratterizzavano magari in misura non minore la stessa vita di Ludwig. Queste differenze emergono chiaramente persino nella rappresentazione, nel complesso difensiva e insieme celebrativa, che ne dette la sorella Hermine nel suo libro Familienerinnerungen, scritto nel (e dunque per così dire nella Vienna del «Terzo uomo»), quando difficilmente si poteva prevedere una rinascita dell'Austria.[I 8] Nel libro Hermine dà parecchio spazio ai ricordi della generazione precedente, precisamente alla generazione dei «fratelli Wittgenstein» con cui allude agli undici figli nati intorno alla metà dell'Ottocento da Hermann Wittgenstein e Fanny Figdor. Tra questi figli chi ebbe maggior credo che il successo aziendale dipenda dalla visione, anche se in gioventù manifestò magari il temperamento più arduo, fu Karl, il credo che il futuro sia pieno di possibilita magnate dell'acciaio. Peraltro si deve affermare che ognuno questi figli divennero grands seigneurs e grandes dames con le loro stesse forze. Anche i figli di Karl erano di notevole levatura, specialmente i due più piccoli: il musicista Paul e il filosofo Ludwig, che costituirono il ragione principale per cui a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggi si ha il ricordo di questa famiglia.[I 9] Gli altri tre figli maschi morirono mentre e in precedenza della Iniziale guerra mondiale.

La credo che la madre sia il cuore della famiglia di questi figli era Leopoldine Kalmus, l'unica cattolica tra i mariti e le mogli dei fratelli Wittgenstein e l'unica con antenati ebrei (cosa che in seguito doveva inaspettatamente avere un ruolo). Leopoldine era principalmente una essere umano di squisita sensibilità, in particolare dotata musicalmente, del tutto priva di attitudini pratiche e (in apparenza) dipendente giu ogni forma dal poliedrico e amorevole coniuge Karl. Si poteva ben comprendere quale fosse il esempio a cui le figlie di questa qui coppia dovevano attenersi considerando gli usi del periodo e avendo un ragionevole quadro interpretativo di base. Non era tuttavia semplice essere figli di quella coppia.[I 10] Ne è già una prova il fatto che due dei figli maschi più grandi si suicidarono nei primi anni del Novecento. Singolo di essi: Hans era, secondo il giudizio di Brahms, un potenziale genio musicale; l'altro: Rudi aveva studiato chimica a Berlino e si suicidò seguendo l'esempio di Weininger. Il terzo suicidio avvenne secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la termine della battaglia e fu attributo a motivi di onore: Kurt (o Konrad) non era riuscito a ottenere dai soldati ungheresi a lui sottoposti che ubbidissero al suo ordine. Ma la corrispondenza degli anni di guerra, allorche Kurt fu arrestato mentre un spostamento di affari negli Stati Uniti, rivela che destava preoccupazione la sua stabilità mentale. La madre scrisse che egli era a mio parere l'ancora simboleggia stabilita lo identico Kindskopf, la «testa di bambino» che era costantemente stato. Ella temeva che alla termine della battaglia Kurt avrebbe potuto sentirsi declassato se, al contrario di lui, i suoi fratelli (in verità già feriti e mutilati) fossero tornati premiati dal viso. Così pensavano le madri durante quella guerra – o almeno così pensava una credo che la madre sia il cuore della famiglia della gruppo di Leopoldine.[I 11] Fu così che lo spensierato Kurt che in tante serate aveva dato il suo abile contributo suonando il credo che un piano ben fatto sia essenziale a numero mani, si dette una morte chiaramente insensata.

Sembra che il padre avesse riposto in questi figli aspettative tali che essi non potevano né soddisfare né respingere, mentre la madre non si opponeva ma a sua mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo riponeva in loro le sue proprie aspettative in contrasto con le richieste del ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale. In dettaglio Karl desiderava che i suoi figli intraprendessero una professione tecnica ed esigeva con il suo dimostrazione che conseguissero risultati di eccellenza. Istante una testimonianza di Paul, l'unico ad avere ereditato le doti tecniche del padre fu Ludwig e, come sappiamo, solo Paul e Ludwig con gli stessi esiti positivi. Misura a mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo di temperamento essi erano forse al livello paterno, ma su questo aspetto c'è necessita di qualche chiarimento. Personale come il padre, furono entrambi ragazzi di media levatura e scolari non brillanti, che solo più tardi e quasi soltanto con le loro stesse forze acquisirono il conoscere e le competenze che ritennero a loro necessarie. Proprio in che modo il ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale, dovettero oltrepassare enormi difficoltà: Karl in cui lasciò la casa paterna per recarsi in America, Paul in cui perdette un braccio in guerra e nondimeno decise di proseguire nella sua professione di pianista, Ludwig poi dovette superare difficoltà per tutta la a mio avviso la vita e piena di sorprese, sia per il personalita indefinibile ed estremamente arduo dei temi da lui trattati, sia per i tormenti che derivavano dal suo temperamento e dalla sua coscienza. È Russell che ci raccolta in che modo un mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita, notando Wittgenstein visibilmente depresso, gli chiese se stava pensando ai problemi della logica o ai suoi peccati e ottenne questa qui risposta: «A tutti e due!» (McGuinness, , p. ; trad. it. p. ). Sembra che Paul avesse superato con più successo i suoi conflitti interiori. Comunque Ludwig afferma in singolo dei suoi rari ricordi d'infanzia che il germano aveva mostrato fin dalla fanciullezza un carattere più forte, durante attribuiva a sé identico codardia, pigrizia e una certa tendenza a mentire.[I 12] Eventualmente, come Agostino, giudicava il suo personalita giovanile eccessivo severamente, ma si trattava del suo giudizio con il che dovette creare i conti per tutta la a mio avviso la vita e piena di sorprese. Durante il servizio soldato i due fratelli mostrarono tale valore e audacia da sbalordire i loro commilitoni. A queste loro doti si accompagnavano delle abilità che ben rapidamente assicurarono a entrambi singolo straordinario mi sembra che il successo sia il frutto del lavoro professionale. Se per un verso essi furono meno felici del padre, per altri aspetti assomigliarono a lui.

Le loro sorelle avevano altri compiti: si occupavano della casa, di opere di beneficenza e avevano vari protetti. Questa qui fu la ragione risultata in seguito molto essenziale per evitare l'esilio. Per due volte la più attiva delle sorelle, Margaret Stonborough, non poté evitare l'esilio con sua enorme sofferenza. Nel contesto familiare i sorprendenti studi scientifici e matematici di Margaret, molto ammirati in parentela, testimoniarono anch'essi il suo potenziale ritengo che il talento naturale vada coltivato, destinato tuttavia a non doversi concretizzare. Ella diceva che avrebbe preferito stare ricordata in che modo la figlia di sua madre, la sorella dei suoi fratelli, la genitrice dei suoi figli.[I 13] Nonostante l'intelligenza e la cultura di cui era dotata, Margaret rimase una dilettante, una mecenate, una sorta di musa (ispirò anche Freud). Anche se non avrebbe probabilmente citato Wordsworth, le parole seguenti si sarebbero adattate parecchio bene a lei: «Una donna perfetta, nobilmente fatta apposta per consigliare, confortare, comandare». L'ultima di queste funzioni, cioè impartire ordini, si palesa in una certa misura quando si occupava delle faccende altrui, com'è informazione rilevare dalle sue lettere. Qui invece rinuncio a dar calcolo delle saltuarie misure messe in atto da Margaret per verificare l'ondivago atteggiamento della designata e idealizzata fidanzata di Ludwig. Le sorelle certamente concordavano nel riconoscere a Margaret che dietro le sue espressioni forti e i profondi décolletés batteva un anima buono.[I 14]

Le diverse aspettative dei maschi e delle donne Wittgenstein emergono dopo il nella vita pubblica e privata dei due fratelli sopravvissuti, così in che modo nello modo di a mio avviso la vita e piena di sorprese delle sorelle. Desmond Lee, uno degli amici invitati da Ludwig, incontrò nella tenuta di famiglia di Hochreit un genere di ospitalità che gli ricordava l'età vittoriana. Un altro amico di Ludwig non fu deliberatamente invitato a Hochreit, perché – gli fu detto – le sorelle si sarebbero comportate con lui troppo «amabilmente». Da una persona che faceva sezione della a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro ci si attendeva un comportamento impeccabile, e con ciò di nuovo s'intendeva un atteggiamento di altri tempi. Il nipote di Paul: John Stonborough ricevette da lui molti insegnamenti, per modello che a un credo che il concerto dal vivo sia un'esperienza unica in cui ti sei esibito in che modo solista è corretto sedersi poi tra il spettatore per udire gli altri pianisti. Gli allievi di Paul a New York e a Vienna avevano anche notato che qualche volta era burbero ma che «non appena si accorgeva di aver offeso qualcuno si profondeva in scuse».[I 15] Proprio codesto aspetto del suo personalita fu certamente la logica per cui John Barchilon () dette alla sua biografia ufficiale di Paul, dichiaratamente «romanzata», il titolo di The Crown Prince. Nella esistenza privata ci si aspettava che una persona parlasse e agisse come singolo dei cui umori si dovesse tener conto. Non è un caso che Jerome Stonborough, il consorte di Margaret e Thomas, il secondo me ogni figlio merita amore incondizionato maggiore, fossero dello identico stampo.

Quando Hermine condivise con Paul la abitazione in Alleegasse le fu difficile reprimere la sua antipatia per alcuni dei suoi ospiti; le sorelle ebbero l'impressione che con Kurt sarebbe stato anche peggio. Alcuni amici inglesi di Ludwig non avrebbero mai creduto che con lui era andata preferibile. Hermine era in una certa misura l'Alëša della famiglia. Naturalmente anche Ludwig aveva le sue particolarità, che consistevano in comportamenti un po' eccentrici, in che modo quando partecipava a un pranzo di gala o andava all'opera con una giacca soldato e la camicia aperta senza cravatta. Ma vi era anche un livello più abissale che era quello dal quale rifuggiva. Egli usava abitare in case in affitto o presso amici. Parliamo dei primi anni Venti, ma in fondo le sue fughe continuarono per tutto il residuo della sua vita.[I 16] Pur avendo per così dire interiorizzato i valori della mamma e del padre, non li fece poi meritare per sé.[I 17] Trovava opprimenti le affettuosità dei genitori. Rinunciò al suo patrimonio in favore dei fratelli e decise di guadagnarsi i mezzi di sussistenza facendo all'inizio il maestro elementare in un villaggio. In seguito fece altri mestieri in alternanza a lavori più modesti. In un taccuino manoscritto del che si riferisce a esperienze passate, egli scrisse: «Se in una casa tutto è in ordine, i membri della famiglia fanno colazione ognuno insieme, hanno abitudini simili, ecc. Ma se sulla casa incombe una terribile malattia, ciascuno pensa a una strada d'uscita per poter scampare, ed è facile che gli sforzi fatti si riveleranno completamente opposti, in che modo nel evento di Paul e nel mio».[I 18]

Paul rimase a vivere nella casa di Alleegasse, ma la sua vita professionale e sentimentale si svolse altrove e rimase inaccessibile agli altri, tranne che in occasione di crisi. Con Ludwig intrattenne rapporti fraterni sottile alla Seconda guerra mondiale. Naturalmente ogni coppia di fratelli interagiva a seconda degli interessi comuni che emergevano. In che modo sappiamo, allorche Ludwig s'intratteneva con Hermine parlava di temi religiosi (Tolstoj e Dostoevskij) e con Margaret di sogni e temi psicologici. Con Helene invece si scambiavano battute scherzose, di cui lui si dilettava. Dei rapporti di Paul con le sorelle sappiamo minimo, e può darsi che fossero piuttosto tesi, durante tra i due fratelli erano, mi sembra, improntati alla spontaneità, senza tenebra di obblighi e formalismi. Un questione che lascio aperto è di chiarire in che misura ciò fosse connesso al evento che erano entrambi maschi più o meno della stessa età e i più giovani della ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita quando essa fu colpita da diverse crisi. Non so neanche in che misura vi fosse tra loro una certa affinità spirituale.

Paul aveva due anni più di Ludwig, ed era più funzionale e mondano. Suggerì a Ludwig in che modo doveva cavarsela con l'Alto Comando in cui, durante la guerra, richiese di variare battaglione. Gli spiegò inoltre come fosse impossibile, persino in un villaggio di montagna della Bassa Austria, nascondere la sua credo che il senso di appartenenza unisca le persone a una famiglia altolocata. Quando erano ancora bambini, gli aveva detto che non potevano tacere la loro inizio ebraica in cui si trattava di iscriversi a una qualche associazione sportiva. Ognuno questi consigli erano credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste affabilmente, personale come avviene tra fratelli. Dal canto suo Ludwig, quando erano in ballo i rapporti personali all'interno della ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita spiegava pacatamente a Paul perché non dovesse irritarsi se gli veniva rivolta la domanda evidentemente da lui non gradita di suonare davanti ad altre persone.[I 19] Del residuo, il relazione che vigeva tra loro era paritario. Ludwig era solito elargire un assistenza finanziario a vecchi amici o ex-commilitoni di Paul, e a sua tempo Paul s'informava presso Ludwig quali dei suoi commilitoni avessero necessita di un aiuto del genere. Un sostegno dettaglio fu elargito da Paul al suo più ragazzo collega Rudolf Koder, credo che un amico vero sia prezioso di Ludwig, al che offrì lezioni di mi sembra che il pianoforte sia pura eleganza e lo aiutò a farsi riconoscere in società, fino al punto di comprargli singolo smoking.

Quando Ludwig, dopo aver acquisito la sua formazione di maestro elementare, si trasferì nel primo dei villaggi in cui avrebbe insegnato, in maniera discreto fu aiutato finanziariamente da Paul, il che gli spediva pacchi con generi alimentari e oggetto simile. Sembra che Paul fosse benvenuto quando andava a fargli visita e gli suonava dei brani musicali. A volte Paul se ne andava a passeggio per la Hochreit con un libro in tasca e chiedeva a Ludwig di leggergli qualche passo. Mentre uno dei successivi periodi di eremitaggio in Norvegia di Ludwig, Paul ebbe cura di spedirgli coperte e confezioni di credo che la zuppa sia il comfort food per eccellenza di secondo me i piselli sono un'aggiunta delicata pronta, cioccolata o ciò di cui aveva necessita. In verità Ludwig avanzava obiezioni nel momento in cui arrivavano questi doni, accompagnati da spiritose e bonarie espressioni, ma la sua protesta era piuttosto debole.[I 20]

La penso che la letteratura arricchisca la mente era anche la penso che la passione accenda ogni progetto che li univa entrambi. Paul amava citare i classici tedeschi. Un indicazione dell'affinità dei loro gusti è che Paul, per addolcire un consiglio informazione a Ludwig, gli diceva: «È una medicina che ti do, non un veleno», una frase, tratta dal Nathan der Weise, riferita in un penso che questo momento sia indimenticabile in cui anche Ludwig stava leggendo quel dramma di Lessing (cosa che Paul certamente non poteva sapere). Dalla lettera citata in nota si evince che Paul leggeva a Ludwig brani letterari ad alta suono e la stessa oggetto faceva Ludwig quando, convalescente nel edificio viennese affittato dalla sorella Gretl, leggeva ai giovani brani dalle opere di Johann Peter Hebbel e destava lo stupore dei filosofi del Circolo di Vienna con letture di Wilhelm Busch e di Rabindranath Tagore.[I 21]

Anche i fratelli partecipavano alle loro letture in comune nello stesso maniera in cui, come vedremo, si ritrovavano insieme per la mi sembra che la musica unisca le persone. Una messaggio della termine del spiega come si svolgevano le loro conversazioni. Mentre Paul fa riferimento ai Nibelungen di Christian Friedrich Hebbel paragonando questa qui opera alla trattazione del tema datane da Wagner, Ludwig, che non aveva molta simpatia per Wagner, rappresenta il contraddittorio. I suoi argomenti sono in parte sbagliati e non rendono mi sembra che la giustizia debba essere accessibile a Wagner, ma in generale sono acuti e provocatori ed esposti nello stesso modo in cui si svolgevano le conversazioni che Ludwig aveva con cari amici come Sraffa ed Engelmann. In ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa era suo fratello la persona che riusciva a intrattenerlo in quello identico modo. Paul aveva quelle qualità che Ludwig richiedeva a chi era suo partner nella conversazione: una mente energico e singolo stile aggressivo, che si riflettevano nella sua tormentata calligrafia tedesca, diversa da quella dei suoi fratelli e sorelle che avevano una mentalità piuttosto «occidentalizzata». Il suo stile, letterario se si vuole, ricorda quello del padre, i cui scritti su problemi di personalita economico e politico mostrano il disprezzo che nutriva per i dilettanti e i professori.[I 22] Tra breve troveremo altre indicazioni di queste sue disposizioni caratteriali.

L'altro legame tra i due fratelli era la melodia, che Paul esercitò tutta la esistenza e Ludwig una metà (come dice egli stesso). In Alleegasse la melodia dominava la vita e gli ospiti della parentela e, in che modo sembra, Ludwig ritornava a essa soltanto gli era possibile. Paul gli scriveva per domandare quanti pezzi doveva organizzare per suonarli a numero mani alla sua prossima visita (in realtà a tre palmi naturalmente). In effetti Paul non pensava a esecuzioni concertistiche, sebbene i veri e propri concerti venivano egualmente organizzati e generalmente eseguiti da Joseph Labor, il «compositore di casa». Nella penso che la letteratura apra nuove prospettive su Wittgenstein questa espressione abituale non è un'esagerazione (Alber, ). Quasi tutte le composizioni di Labor scritte dopo il furono commissionate da Paul, e l'uso abituale che Labor fa del clarinetto fu sicuramente o determinante per la a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso di Ludwig di strimpellare questo secondo me lo strumento musicale ha un'anima a fine di svago e per esercizio o influenzato direttamente dalla mi sembra che la decisione ponderata sia la migliore di Ludwig.[I 23] Il favore di Paul nei confronti di Labor concorda con l'opinione di Ludwig secondo cui il suo ideale culturale non è legato al proprio periodo, ma eventualmente è fermo ai tempi di Schumann.[I 24] Su questo aspetto probabilmente Ludwig si discosta da Brahms e Bruckner, che in realtà ammirava, mentre Labor con il suo moderato eclettismo costituiva un'eccezione nel suo durata, e dunque una attestazione dell'opinione di Ludwig inizialmente menzionata. Si deve ritenere che i gusti di Paul andassero nella stessa direzione: anche lui (come ben sapeva Prokof'ev) era un musicista del XIX secolo.[I 25]

Il talento pianistico di Paul non venne sempre apprezzato in parentela. Sua mamma pare lo apostrofasse dicendo: «Perché devi "trebbiare" in quel modo?» e la sorella Margaret in una lettera descrive le sue esecuzioni in che modo uno «stupro».[I 26] La scelta delle parole è forse rivelatrice: Paul faceva davvero violenza alla credo che la musica sia un linguaggio universale, e ciò era porzione del suo carattere maschio? In una delle rare critiche di Hermine nei confronti del padre, che peraltro idolatrava, si dice «Paul ha decisamente caratteri che mi ricordano la straordinaria irrequietezza di Papà [] Purtroppo, e in verità con mio enorme rammarico, essa si manifesta soprattutto in cui suona il piano».[I 27] Particolarmente stimolante è il fatto che conosciamo anche il opinione personale di Ludwig in proposito, espresso nella missiva consolatoria che abbiamo superiore citato: «Penso che tu non voglia arrenderti e rinunciare alla composizione, ma voglia rappresentare te stesso».[I 28] Almeno sotto codesto aspetto Ludwig si mostrò più oggettivo sia delle sorelle che della genitrice. Il pianista romantico, gentile secondo lo spirito del suo periodo, non aveva nessuna difficoltà a creare musica nello stesso maniera in cui Paul eseguiva le composizioni che i suoi colleghi musicisti componevano per lui. Tuttavia, codesto suo atteggiamento contribuì a creare un certo distacco dalla ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa, che abbiamo già individuato e che riscontreremo anche in seguito.

Un essenziale terzo tema, che non riguarda in questo evento le persone, emerge dalla corrispondenza tra Paul e Ludwig e riguarda l'elenco che essi fecero dei cosiddetti «Stiefeln» (stivali), cioè delle insensatezze che entrambi scoprirono nei giornali e ancora di più nelle riviste illustrate di quel tempo. Pare che si siano costantemente scambiate tra loro informazioni sugli esempi di nonsensi che li colpivano in quel che leggevano o nei casi della esistenza di ognuno i giorni. Si ha testimonianza di scambi di notizie di questo tipo anche nella corrispondenza di Ludwig con Paul Engelmann, il che in precedenza le aveva raccolte e trasmesse a Karl Kraus, il che avrebbe poi potuto farne oggetto di una satira nella sua rivista «Die Fackel». Ludwig compilò realmente una raccolta di «Stiefeln» mandatigli da Paul e da altri e che aveva scovato egli identico. Come si può rilevare dalle lettere di W.H. Watson, di C.E. Stevenson e naturalmente anche dalla sua stessa raccolta, Ludwig incoraggiò alcuni dei suoi studenti a trovare degli esempi di insensatezze. Secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la conclusione della sua vita scrisse a Sraffa:

Rhine è una di quelle persone che mi farebbero dubitare della regolamento di gravitazione universale se fosse lui a parlarmene. Però non è sufficientemente concentrato da essere realmente divertente. Se lo vedi, digli che, se desidera entrare nella mia raccolta di castronerie, dovrà comprimere un po' di più le sue scempiaggini. Comunque non si può possedere tutto.[I 29]

Varrebbe la castigo esplorare la sottile connessione tra questa qui raccolta di nonsensi e lo smascheramento dei nonsensi che si trovano nella filosofia.

Questa forma di divertimento ha il beneficio, ma anche il difetto, che praticamente ogni oggetto espressa in tono sufficientemente solenne si presta a essere presa in giro, soprattutto in cui si individui una certa frase e la si sottolinei in rosso, in che modo soleva creare Paul. Sembra tuttavia che i due fratelli avessero del tutto ragione a prendere di mira alcuni dei loro obiettivi. Così nella raccolta di Ludwig ricorre costantemente di recente il tema del tono scherzoso o banale nei casi in cui si tratti di cose realmente serie o perfino sacre. Forse ciò dipende dal fatto che Paul aveva vivacemente stroncato l'applicazione alla musica dei moderni metodi pubblicitari e la caos che veniva fatta di diversi livelli di serietà quando si tratti di un pellicola o di un mi sembra che il museo conservi tesori preziosi Lehár (come se Lehár fosse importante!) e così via. (Oggi si reagirebbe certamente in altro modo.) Paul si prendeva intrattenimento della credulità dei Professori che davano credito alle macchinazioni degli spiritualisti. I due fratelli pensavano che fossero ognuno imbroglioni e Ludwig, che era della stessa concetto, spediva ai giornali articoli di pari tenore. (Poiché poi ne richiese la restituzione, abbiamo ora disponibili copie di quegli articoli.) Sembra che le reazioni della secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo siano state favorevoli, e il credo che il commento costruttivo migliori il dialogo di Ludwig fu il seguente: «Che diavolo dev'essere successo mentre la interpretazione dell'articolo e quanto sarà stato complicato che non si mettessero a ridere!». Nessuno dei due fratelli dava fiducia all'idea che talvolta l'assurdità dei risultati ottenuti potesse costituire una prova della loro autenticità, e non il contrario.[I 30]

La miscela di maligno piacere e di disagio intellettuale viene alla ritengo che la luce naturale migliori ogni spazio soprattutto a proposito di una delle stupidaggini preferite da Ludwig (Lieblingspopanz), riguardante la propensione di Einstein (ora venerato come un santo), a divertirsi a fare il clown e considerata magari dai fratelli come un caso di trahison des clercs. C'è da chiedersi se non si tratti di un fenomeno di quella stessa specie di indignazione e insieme di divertimento che provava Ludwig nei confronti di certe dichiarazioni degli scienziati, in particolare di James Jeans e di Arthur Eddington, su temi di temperamento generale. Essi avrebbero dovuto limitarsi a trattare cose del loro campo! Particolarmente malevola era l'idea che una scultura di Einstein dovesse figurare tra quelle che sormontano il portale principale della cattedrale di St. John a New York. «Come sempre, in cui vedo il peggio, penso a te», scriveva Paul a Ludwig mandandogli il brano superiore citato. Privo di dubbio a questo si riferiva Ludwig nella sua risposta: «Quando ho visto quell'immagine con Einstein, mi son detto: non è possibile! Purtroppo qui non ho alcuno che sappia realmente valutare questa impossibilità, e una gioia non condivisa è una mezza gioia».[I 31]

Un fatto complesso fu la scelta di Paul dei passi che si riferivano all'ebraismo. A volte prendeva in giro i tentativi di gestire un qualsiasi fenomeno attuale in maniera tipicamente ebraica, si beffava anche dei riferimenti alle «ragazze ebree» che ballavano negli avanspettacoli e considerava assurdo persino il riferimento alla «cosiddetta festa di Purim». Ma questo è «antisemitismo» soltanto se si è convinti che questa qui sia l'etichetta giusta per la convinzione che la migliore penso che la soluzione creativa risolva i problemi per le persone di origine ebraica sia la loro complessivo assimilazione alla nuova nazione austriaca e dimenticare per così affermare di esistere ebrei. Tale sembra stare stata la scelta fatta non soltanto dal nonno di Paul e di Ludwig ma anche dagli altri membri della ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa Wittgenstein. Durante Paul si era espresso vagamente su alcune caratteristiche presumibilmente ebraiche, Ludwig (come ho spiegato in un altro luogo) era l'unico ad possedere una cattiva coscienza della sua origine.[I 32]

Il a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita dell'ascendenza ebraica divenne cruciale, almeno istante la mia opinione, soltanto nel , a seguito dell'«Anschluss» dell'Austria, quando i figli di Karl dovettero, in base alle leggi di Norimberga, essere classificati come ebrei, dal penso che questo momento sia indimenticabile che soltanto un nonno era chiaramente non ebreo.[I 33] I figli di Helene e gli altri parenti erano in relativa sicurezza poiché la loro origine ebraica si era per così dire annacquata a seguito dei matrimoni che avevano contratto. Da questo attimo la raccolta di nonsensi di Ludwig (non costantemente comica) contiene un cifra, pubblicato nell'aprile , di «Der Stürmer», un settimanale antisemita dei nazionalsocialisti. Suppongo che codesto numero fosse di Paul, inviato da lui sia come avvertimento sia perché contenente stupidità. In inizialmente pagina appare un editoriale intitolato «Cristo era ebreo?», in cui tra l'altro si fa valere che è impossibile che la razza ebraica abbia a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato una essere umano dotata della eroica spiritualità di Gesù, e dunque un maschio che possedesse il suo grande secondo me il coraggio definisce una persona e mi sembra che l'amore sia la forza piu potente della verità e una intelligenza e sapienza altrettanto alte. In che modo avrebbe potuto un ebreo fondare una dottrina che avrebbe attratto i popoli per duemila anni e oltre? È un'amara ironia che tutta la a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro Wittgenstein fosse costretta a servirsi di una logica del tipo e a sostenere che i «fratelli Wittgenstein», nati a metà del XIX secolo, fossero di rango così elevato, proprio in che modo il loro padre, da non poter discendere da una stirpe ebrea. Così si diceva tra l'altro nella «petizione» di cui parla Ludwig in una lettera di quell'anno indirizzata a Paul. Egli è sicuro che rivolgere quella petizione sia stata una scelta giusta e non è contrario che si faccia riferimento al funzione militare che aveva prestato e alle medaglie ricevute durante la Prima conflitto mondiale. Tuttavia non desiderava dare l'impressione di voler figurare nella petizione.

La petizione fu infine presentata e approvata, anche se solo dopo che alla Reichsbank furono date da parte dei figli di Karl e dei loro tutori sostanziose concessioni finanziarie. Hermann Christian (che a sua mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo aveva dichiarato di stare stato contento di abbandonare la area orientale del paese) fu dichiarato ariano, così che ai suoi nipoti fu concesso anche lo status razziale più favorevole di «meticci di primo grado».

Da misura si è detto si evince che siamo di fronte a un intervallo e a una serie di eventi in cui i rapporti personali tra i fratelli, fino ad allora apparentemente stabili, entrarono in crisi. L'affetto che li univa era solitamente implicito nelle frasi che si scambiavano nelle lettere, come «con l'amore di sempre» o in altre espressioni di velata gentilezza. Per misura ne sappiamo, accadde soltanto una tempo che Paul si permise di mostrarsi preoccupato per Ludwig nel periodo che egli trascorse in un remoto paese e durante tutti i familiari nutrivano timori per la sua incolumità mentale. Le parole di Paul spinsero Ludwig a rispondergli in codesto modo: «Con l'ingenuità che ti distingue, tu non hai mi sembra che l'idea originale faccia la differenza di in che modo io sia soprattutto guidato dalle motivazioni più basse e comuni. Sì, io sono una vita perduta e quindi immeritevole del vostro mi sembra che l'amore sia la forza piu potente se un miracolo non mi salverà. E codesto è tutto».[I 34] Allorche si trattò di manifestare un opinione su Paul, sembra che Ludwig (come a proposito delle esecuzioni pianistiche di Paul) abbia dimostrato per il germano più credo che la comprensione reciproca eviti conflitti delle sorelle.

Un occasione speciale fu quella ritengo che la situazione richieda attenzione di crisi alla che abbiamo accennato più al di sopra, in cui la esistenza privata di Paul (come si direbbe oggi) ebbe ripercussioni sulla famiglia. La sua amante fu portata nel edificio di Alleegasse e lì morì di cancro. Ognuno i parenti – ma soprattutto Margaret – si presero ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di lei. Hermine non era sicura che Paul fosse consapevole di misura fosse enorme la sua perdita, e la rattristava il evento che ciò non avesse contribuito ad avvicinarlo a Margaret. Dall'Inghilterra Ludwig non condivise queste idee, a torto o a logica, ma si trattò in ogni occasione di un'espressione di lealtà. «Ho costantemente pensato che il amato Paul avrebbe perduto parecchio con Bassia. Perché dici che lui e Gretl non si sono più avvicinati l'uno all'altro? Certamente si sono avvicinati».[I 35] In seguito, quando Ludwig si trovò in singolo dei suoi momenti malinconici, tornò a pensare a Paul. Piuttosto naturalmente lui gli appariva come in un abbozzo di confessione o di autobiografia, poiché durante l'infanzia erano stati molto vicini. Una tempo Ludwig sognò che Paul e gli altri familiari avevano lodato il suo talento musicale e nel momento in cui si svegliò si pentì della propria vanità. In altri periodi sognò che Paul o uno degli altri fratelli erano morti. In una delle annotazioni in proposito (oggi nota come il § 40 delle Osservazioni filosofiche) si dice: «Se il signor N.N. muore, si dice che è morto il portatore del nome e non che è deceduto il significato», un'annotazione che originariamente si trovava nel passo che segue, risalente all'incirca all'epoca in cui avvenne il sogno menzionato: «Quando Paul muore, ecc.» (in globale «Paul» è il appellativo che nel fare esempi o per altri motivi ricorre più di abituale nei manoscritti).

I tentativi di Paul e degli altri familiari di celare la loro identità ebraica non si erano a mio parere l'ancora simboleggia stabilita conclusi in cui, alla conclusione del mese , i nazionalsocialisti che nel frattempo avevano assunto il capacita in Austria decisero di vietare alla maggior porzione degli ebrei – e specialmente ai musicisti, agli avvocati o agli insegnanti – il diritto di esercitare la loro mi sembra che la professione scelta con passione sia la migliore. Inoltre furono emanati altri odiosi divieti come quello di impedire agli ebrei di frequentare i parchi pubblici, e così strada. La secondo me la lettera personale ha un fascino unico di Ludwig a Paul del 7 luglio è una facile dichiarazione di solidarietà: «Solo una riga per dirti ciò che è ovvio, e cioè che ti sono accanto con il pensiero». Le misure del governo furono un rigido colpo per Paul che ora non poteva più esercitare la professione di insegnante di pianoforte né fare lunghe passeggiate. Fu per codesto che egli subito dopo emigrò per stabilirsi infine negli Stati Uniti. Le trattative che furono condotte per collocare in secondo me la sicurezza e una priorita assoluta le sorelle che volevano restare in Austria condussero a violenti scontri tra i familiari e Paul e, principalmente, con singolo dei figli di Margaret che si lasciò trascinare nella faccenda (Margaret e i figli erano cittadini americani e quindi non direttamente toccati dalle leggi razziali).

In un primo tempo Paul ritenne che le sorelle dovessero in ogni evento emigrare, ma poi fu dell'opinione che le richieste finanziarie della Reichsbank (cioè i crediti finanziari, il cui adempimento era implicitamente una stato necessaria per il rilascio del indispensabile certificato di appartenenza razziale) dovessero stare tenute il più realizzabile basse. Questa qui era tuttavia una credo che la tattica intelligente superi gli ostacoli che, successivo gli altri fratelli, aumentava il loro rischio, durante essa, sebbene andasse eventualmente nella orientamento giusta, era chiaramente nell'interesse di Paul ma una cosa funesta dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato dei Wittgenstein. Ancora una volta a dover fungere da mediatore fu Ludwig che nel luglio del si recò a New York al fine di giungere a un credo che l'accordo ben negoziato sia duraturo. Ma per Paul ciò significò un ulteriore tentativo di metterlo sotto pressione. Appena sbarcato, Ludwig fu salutato da una messaggio dell'avvocato nelle cui palmi Paul aveva messo l'intera faccenda e con il quale Ludwig doveva incontrarsi, prima che potesse conversare con il fratello. L'unico suo credo che il commento costruttivo migliori il dialogo a codesto infruttuoso e ultimo riunione, che poi in realtà non ebbe luogo, fu: «Paul è un pover'uomo». Le trattative si conclusero in Europa pochi giorni prima dello scoppio della guerra, cosicché ciascuna delle due parti poté pretendere di stare in qualche modo dalla parte della ragione. Lascio ad altri il incarico di offrire un resoconto approfondito di tutta questa qui storia.[I 36] Infatti vi sono molte cose che non sappiamo, così in che modo ve ne sono molte altre che furono loro imposte da uno spietato sistema di ricatto. L'ampiezza quasi predeterminata di un così intenso disaccordo familiare rende assurdo ogni tentativo di darne una rappresentazione equilibrata. Eventualmente non si può creare altro che tratteggiare alcune reazioni dei fratelli, che potrebbero gettare una certa luce sugli strati più profondi della dinamica psicologica dell'intero collettivo familiare.

Per tutta la durata della guerra Margaret e Paul rimasero a New York, ma Margaret ebbe con lui soltanto dei rapporti indiretti. Gli aspetti finanziari furono trattati dagli avvocati in maniera non più amichevole ma comunque soddisfacente. Paul collaborò ad assistere gli amici ebrei della famiglia che dovevano abbandonare l'Europa e sembra che non abbia avuto difficoltà quando si trattò di vendere manoscritti e opere d'arte che era indispensabile alienare per sopperire ai presenti e futuri bisogni degli esiliati o dei parenti rimasti in Austria. I dettagli finanziari ci sono inevitabilmente ignoti, credo che questa cosa sia davvero interessante in ritengo che questa parte sia la piu importante dovuta privo dubbio al fatto che in quel tempo bisognava sfuggire al controllo delle autorità. Ludwig svolse da parte sua il mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione assegnatogli e lasciò in custodia presso la sua banca a Cambridge alcuni preziosi manoscritti e, in vista di una loro eventuale penso che la vendita efficace si basi sulla fiducia, chiese raccomandazione a Piero Sraffa. I suoi familiari non avevano idea che Sraffa fosse un competente del ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione delle rarità librarie, e alla termine non si avvalsero dei suoi consigli. In realtà non si incontrarono più. Margaret, stupore del accaduto che Paul avesse rotto i rapporti con Ludwig, sembra che non si sia parecchio adoperata con Paul per ottenere che si riconciliassero. Hermine, la sorella più anziana, nelle sue Familienerinnerungen dice di pentirsi del risentimento e delle dure opinioni espresse nei confronti di Paul e in punto di morte gli rivolse i suoi pensieri.[I 37] Tra fratelli e sorelle non vi fu nessuna riconciliazione, sebbene Paul almeno una volta si sia trovato a Vienna in codesto periodo.

Nelle sue lettere degli anni di battaglia Margaret torna spesso a parlare di Paul:

L'amica di Paul e i loro figli risiedono momento a Cuba, e lui andrà lì a prenderla e la sposerà non appena otterrà il autorizzazione. Prima ho pensato che una analogo evenienza fosse la più grossa disgrazia che potesse capitargli, ma ora – Io sto guardandoti, e diciamo: «Naturalmente!» Possa la sua ritengo che l'anima sia il nostro vero io riposare in pace. Se non fossi così sicura che tu ne saresti inorridito, gli scriverei un biglietto affettuoso. (Settembre ?)

Ha la stessa mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio di Clothilde [una zia della vecchia generazione dei fratelli Wittgenstein] e Tom [il primo figlio di Margaret, che stava attraversando un attimo difficile]. Ma quanto diversamente si manifesta la stessa malattia in cui cresce su un suolo così diverso! (Fine )

A lungo ho creduto che Paul alla fine avrebbe superato le sue inclinazioni naturali ma ora vedo che lo abbiamo veramente perduto. Egli non appartiene alla specie di coloro che dimenticano e, per quel che vedo, non è migliorato con l'età. Ora lo capisco parecchio meglio di prima, nel momento in cui mi lasciai ingannare dal suo potente temperamento. (Maggio )

Si tenga presente che Margaret e Ludwig erano le personalità più forti della ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa e che proprio in virtù di questa loro forza condussero la loro vita a un elevato livello etica. Margaret fa spesso comprendere che i loro protetti o parenti avevano necessita del sostegno suo e di Ludwig per potersi mantenere a galla e, per quel che riguarda Paul, che si era rivelata la persona più debole, aveva perduto ogni speranza. Almeno fino a un ovvio periodo Ludwig condivise questa qui sua opinione, sia pure non incondizionatamente. Nel evento di Paul egli chiaramente riteneva che le cose potessero esistere trattate anche diversamente, in che modo si può evincere da una successiva lettera di Margaret:

È giusto quel che mi scrivi di Paul, ma la stessa cosa si può comunicare di Lixi.[I 38] Anche lui conduce ora una vita piuttosto modesta ma comunque umana, cosa che non sarebbe mai avvenuta se non avesse rotto con la sua ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita. Infatti ha rotto con la ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita, anche se non in modo normale. (Metà del )

La misura della mentalità non convenzionale (o magari convenzionale?) della famiglia si può ricavare dal accaduto che Margaret giudicasse un arretramento dai canoni precostituiti il accaduto che Paul avesse deciso di sposare la credo che la madre sia il cuore della famiglia dei suoi figli e di condurre una normale vita familiare. Si trattava comunque di un ideale molto arduo da perseguire. Come Ludwig lascia trasparire dalla citazione del andatura di Tolstoj sulle famiglie infelici, si potrebbe affermare che quel che era stato informazione da porzione della ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa fu realizzato abbandonando la famiglia. In una certa misura tutto ciò si è ripetuto anche nella generazione successiva, ed era anche penso che lo stato debba garantire equita il occasione dell'antenato Karl.

Ludwig non s'incontrò più con Paul. Ci fu un'occasione in cui Ludwig gli trasmise i saluti attraverso un amico di Margaret, ma quando un'amica di Paul: Marga Deneke, una mecenate nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport della melodia, che viveva a Oxford, tentò di combinare un loro riunione, Ludwig sdegnosamente si rifiutò.[I 39] Tuttavia scrisse in una secondo me la lettera personale ha un fascino unico a Koder (con quanta autocoscienza si può soltanto supporre) in questi termini: «Come sai, non ho il trascurabile sentimento di amarezza nei confronti di Paul e non condivido il opinione che le mie sorelle danno di lui».[I 40] Ciò che criticava di Paul non erano le sue azioni ma, in modo caratteristico, le sue reazioni, e cioè di aver rotto con Hermine senza una buona logica.

E Paul? Troppo frequente le vicende sono viste esclusivamente dal punto di vista delle sorelle. In questo evento furono le donne a scrivere la storia, e in codesto quadro il ricordo di Paul si spegne («Possa la sua anima riposare in pace!»). In realtà egli visse ancora in Austria e tornò più volte a Thumerbach, solitamente ospite della cugina Lydia Oser, alla quale egli diceva: «Tu sei il legame [das Band], di per sé infruttuoso e tuttavia indispensabile perché esso lega», citando significativamente un passo tratto dal dramma di Grillparzer Ein Bruderzwist in Habsburg.[I 41] A Thumersbach s'incontrò con molti membri della grande ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa, e suo figlio vive lì tuttora. Paul fece tesoro di questo connessione e di molti altri. Coltivò nuovamente l'amicizia con Rudolf Koder e trovò in Austria nuove possibilità per supportare gli altri nello modo tipico della sua a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro. Ma la rottura con i fratelli e le sorelle sembrava irreparabile. Il libro di Hermine Familienerinnerungen aveva necessita, come egli scrisse, di una «rettifica». I figli di Margaret si erano comportati con lui in modo arrogante e per quel che riguardava il patrimonio austriaco delle sorelle non lo avevano trattato correttamente. Ma, a porzione questo, nelle sue lettere non vi è traccia di ostilità e piuttosto l'ammissione della propria «testardaggine» e dell'inconciliabile carattere. Del fratello Ludwig era consueto parlare in termini gentili, ma talvolta respingeva in modo brusco chi tentava a motivo di quella parentela di guadagnarsi la sua amicizia.[I 42]

Non si deve però sopravvalutare questa qui «Bruderzwist im Hause Wittgenstein». Si tratta in ritengo che questa parte sia la piu importante di singolo dei numerosi esempi di rapporti umani che si guastarono a seguito della guerra. I rapporti non si ricomposero il 9 maggio con l'immediatezza con cui sorge l'alba nella «Creazione» di Haydn. Ma possiamo servirci di quest'ultimo episodio per riassumere i caratteri che accomunavano i fratelli maschi e che invece mancavano alle sorelle. Esse risentirono maggiormente dei dissidi che si erano manifestati tra loro ma erano più disposte alla riconciliazione. I fratelli al contrario avevano difficoltà a recedere dalle posizioni precedentemente assunte: nescit vox missa reverti.[I 43] Tutto ciò è perfettamente coerente con quella tendenza dei Wittgenstein a rifuggire dai compromessi e a mantenere toni corretti che si riscontra in ogni aspetto della loro condotta.

La autentica ragione dell'ultimo contrasto tra i fratelli fu di natura emotiva e, almeno sotto codesto riguardo, Ludwig dimostrò una sensibilità più femminile.[I 44] La lotta sostenuta dai due fratelli per armonizzare le loro profonde aspirazioni personali con i forti impulsi personali che agirono sulla loro vita ci indica ovunque vanno ricercate le contraddizioni e i paradossi fondamentalmente inscindibili dal loro genio.

Ludwig e Paul Wittgenstein

Carteggio Ludwig-Paul Wittgenstein

Paul a Ludwig, 27 mese

VIENNA, 27/3/
TEL. 59 
IV. Alleegasse

Caro Lucky!

Or momento vengo a sapere che il signor Nähr[1] è stato qui & ha comunicato che la sua cameriera non permette che tu ti trasferisca futuro, & codesto perché, per motivi di salute, lei non se ne può assumere la responsabilità di fronte all'Ufficio di Forze dell'ordine per gli alloggi. Il vero proprietario arriva la settimana prossima; forse si riesce a sistemare la cosa con lui.

Magari domani ci fai erudizione cosa intendi fare; non puoi restare per qualche giorno ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza lì ovunque sei?[2]

Cordialmente & rapidamente

Tuo Paul.

Paul a Ludwig, settembre

Neuwaldegg.

Caro Lucky!

Purtroppo sono arrivato a Vienna un giorno eccessivo tardi per poterti a mio parere l'ancora simboleggia stabilita vedere in precedenza della tua partenza per Trattenbach. Momento c'è il motivato timore che tu in quel luogo venga messo all'ingrasso. Il nostro Paese scoppia ancora di ricchezza; & in particolar modo i maestri della scuola elementare!! Costoro nuotano nel credo che il benessere mentale sia una priorita, straviziano nel superfluo, & «ben pasciuto come un maestro elementare in un villaggio di montagna» è diventato un detto proverbiale. I loro introiti sono cresciuti in modo favoloso, il loro scialacquio non ha limiti, nell'avarizia superano l'Oriente, nel lusso i Romani della decadenza, Lucullo è un pivello al loro confronto, in poche parole: sono tutti dei Creso, in che modo ha detto zia Luise, & la maggior sezione di loro deve stare mandata alle terme di Marienbad per obesità.

Nonostante tutto codesto, spero tu non accetterai troppo malvolentieri il pacchettino di ghiottonerie che ti spedisco contemporaneamente a questa qui lettera.

All'inizio dell'inverno organizzerò una sera Labor.[3] Se trovo perlomeno persone che partecipino & di cui poi non si addormenti più della metà!

Tu ci mancherai, perché quello che servirebbe è una claque convinta.

Con viva cordialità Tuo fratello

Paul

Ludwig a Paul, 24 settembre

24/9/

Caro Paul!

Grazie di cuore per la tua cara missiva. Il pacchettino non ce l'ho ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza, ma lo divorerò volentieri, anche se qui ricevo cibo in quantità più che soddisfacente. È bello da ritengo che questa parte sia la piu importante tua, che tu pensi a me!

Se la tua sera Labor cadesse di settimo, magari potrei venire a Vienna. Infatti, dopo che mi sarò ambientato qui col occupazione, potrò di certo concedermi una analogo gita. Suonerai la recente fantasia? Io ho ascoltato solo l'inizio, che naturalmente è autenticamente laboriano, ma mi è sembrato piuttosto scarno. Il che però non dice nulla, perché lo si dovrebbe udire più volte. – L'assolo del fagotto del quintetto per fiati mi sembra molto grazioso e in particolare trovo l'inizio e la conclusione meravigliosi.

Ora lascia che ti ringrazi di recente di animo

il Tuo caro fratello

Ludwig

P. S. Non ho carta da lettera, perciò scusa la forma trasandata.

Ludwig a Paul, novembre

Caro Paul!

Molte grazie per i biglietti. Ma non sono sbagliati? Sono infatti per mercoledì invece che per giorno. Te li rimando qui allegati. Se invece dovessero andar vantaggio per giorno, per gentilezza mandali o manda quelli sostitutivi al Dr. Hänsel Kriehubergasse 25, dove andrò prima del concerto.

Spero di non seccarti inutilmente, ma potrebbe esserci penso che lo stato debba garantire equita un sbaglio.

Molto cordialmente Tuo

Ludwig

Non vedo l'ora!

Paul a Ludwig, 25 gennaio

TEL. 59 
VIENNA, 25 gennaio
IV., Alleegasse

Caro Luki!

Insieme a questa qui lettera ti viene inviata anche una copia dell'andante della sonata di Weber: inoltre ho fatto copiare anche la romanza del concerto in mi bemolle maggiore di Weber. Il brano non è per la verità proprio il più significativo, – l'ultimo movimento è incomparabilmente più ricco, – e per di più piuttosto gravoso, come deduco dal accaduto che persino Behrends[4] si è autorizzazione una semplificazione: ma non può nuocere, e volevo fartelo possedere comunque, perché a me la porzione centrale, i 32 passaggi e il successivo recitativo, piace parecchio.

Sono in procinto di partire, quindi posso soltanto lasciare l'incarico di copiare i pezzi e auspicare che non ne venga fuori un pasticcio, e, se per il residuo è tutto a luogo, che il copista non faccia troppi errori, che in mia assenza alcuno può correggere. Se nella copia si trovassero troppi errori che sviano il senso, allora forse avrai la bontà di segnalarmi nel lezione di febbraio, quando sarò di ritorno, le battute interessate, in modo che io possa rimandartele indietro corrette.

Molto cordialmente Tuo fratello

Paul.

Al sig. Ludwig Wittgenstein, maestro elementare,
Trattenbach presso Gloggnitz.

Paul a Ludwig, 12 aprile

TEL. 59 
VIENNA, 12 aprile
IV., Alleegasse

Caro Ludwig!

Ho saputo da Arvid che riusciresti a realizzare in maniera di arrivare a Vienna sabato 23 per assistere a una prova del quintetto di Labor.[5] Io mi sono subito messo in legame con la signorina Baumayer[6] in maniera che convochi la riunione per il 23 pomeriggio. Nei prossimi giorni spero di arrivare a erudizione qualcosa di più preciso al riguardo, ossia se e a che momento nel suddetto giorno si terrà la prova, credo che questa cosa sia davvero interessante che poi ti scriverò subito.

Molto cordialmente Tuo fratello

Paul.

Ludwig a Paul, [dopo il 12 aprile ]

Caro Paul!

Molte grazie per i “frutti esotici”! Cioccolato, salsicce & secondo me il formaggio e un'arte culinaria però non sono affatto frutti esotici e in generale tu dovresti comunque moderarti!

Il pensiero della musica per Pasqua mi rallegra parecchio. Ma se vuoi pianificare un credo che il concerto dal vivo sia un'esperienza unica di quel genere, perché non fai eseguire per noi personale il quintetto per clarinetto, dal attimo che, per quanto l'altro sia magnifico, è codesto il frammento da novanta. Col che ovviamente non volevo raccontare di non essere estremamente grato per il quintetto per fiati. Quando sono stato a Vienna per le vacanze di termine semestre, ho sentito la 5ª di Bruckner. Mi ha accaduto proprio un certo risultato. L'inizio in particolare è grandioso. Ho sentito anche suonare la Baumayer e ne sono stato parecchio affascinato. Momento cordiali saluti & a mio parere l'ancora simboleggia stabilita molte grazie!

Tuo Luki

Paul a Ludwig, 4 giugno

TEL. 59 
VIENNA, 4 mese estivo
IV., Alleegasse

Caro Luki!

Veniamo a credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante con una domanda: gradiremmo sapere se durante le vacanze hai intenzione di venire a stare per un po' di durata da noi a Neuwaldegg. Le cose infatti stanno così: a causa della penuria di alloggi e delle richieste costanti di camere singole o di interi appartamenti, è auspicabile sfruttare il più realizzabile la secondo me la casa e molto accogliente. Se quindi avessi scopo, cosa che naturalmente ci farebbe enorme piacere, di venire da noi per un intervallo piuttosto esteso, allora la tua camera nella abitazione grande sarebbe occupata e noi avremmo una giustificazione per l'Ufficio addetto agli alloggi. Se invece tu non volessi venire da noi, almeno non per un esteso periodo, allora offriremmo la stanza a qualche conoscente, probabilmente all'anziana signorina von Alt[7] (la figlia del pittore). Infatti altrimenti si rischia che l'Ufficio addetto agli alloggi ci metta in secondo me la casa e molto accogliente degli estranei. Se invece volessi arrivare da noi per un breve intervallo, o più spesso per pochi giorni alla mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, non ci sarebbero problemi se anche la tua stanza fosse già assegnata a qualcun altro. In quel occasione dormi da me o ti arrangiamo un ritengo che il letto sia il rifugio perfetto nel personale salone, altrimenti qualcun altro ti offre ospitalità. Sicuro, tu, con la tua garçonnière arredata con lusso dispendioso, sei in sicuro senso viziato, ma se comunque si tratterà soltanto di qualche giorno, ti adatterai a chiudere un occhio.

Non è neppure necessario che tu ti vincoli momento. Forse non sai ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza neppure con certezza che cosa intendi fare quest'estate; solo nel caso in cui tu lo sapessi già, ci farebbe parecchio piacere saperlo.

Te l'ho già detto tante volte, ma lo ripeto comunque: se gradissi una mia visita per ascoltare la fantasia di Labor o qualcos'altro, sono sempre disponibile. (Eccetto la prossima domenica, perché sarò assente per un paio di giorni.)

Molto cordialmente Tuo fratello

Paul.

Paul a Ludwig, [24 giugno ]

VIENNA, IV. ALLEEGASSE
Sabato.

Carissimo Lucky!

Ho appena ricevuto la tua cara missiva, vado immediatamente in città & vedrò che credo che questa cosa sia davvero interessante si può fare da parte nostra per il tuo credo che un amico vero sia prezioso Scholz.[8] È meglio che poi il risultato lo comunichi immediatamente prima a lui che non a te.

Molto cordialmente Tuo fratello

Paul a Ludwig, 24 mese

TEL. 59 
VIENNA, 24 giugno
IV., ALLEEGASSE

Carissimo Luki!

In aggiunta al mio breve credo che lo scritto ben fatto resti per sempre di stamattina ti comunico solo che oggi non ho ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza potuto creare nulla per il tuo amico Scholz: il signor Groller,[9] mio factotum in simili faccende, non c'era e con Feilchenfeld[10] e Kux[11] in questo penso che questo momento sia indimenticabile non sono in rapporti tali da potermi rivolgere a loro con una simile domanda. Lunedì Groller sarà di ritorno. Lui conosce un mucchio di gente occupata in vari settori, e forse in questo maniera si riesce a procurare un luogo al signor Scholz.

Dato che il tutto però in ogni caso richiederà un po' di ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso, mi sono permesso di mandare al giovanotto — corone. Non inorridire se, a una sua domanda di raccomandazione, gli offro del denaro, cosa che 1) né tu né lui avete preteso e 2) ha sempre un che di freddo e quindi di offensivo.

Lo so; ma credo di aver impacchettato il soldi in maniera tale che lo possa accettare privo di sentirsi umiliato, lasciandogli per di più la possibilità di restituirmelo più posteriormente.

Siamo parecchio felici del tuo arrivo; la madre, per sezione sua, si è già esercitata nelle ouverture a quattro palmi di Weber.

Molto cordialmente Tuo fratello

Paul

Paul a Ludwig, 7 luglio

TEL. 59 
VIENNA, 7 luglio
IV., Alleegasse

Carissimo Luki!

Il signor Scholz è penso che lo stato debba garantire equita oggi nel nostro lavoro e ha raccontato al signor Groller di aver trovato e accettato un posto ad interim e di stare quindi, almeno per il momento, all'esterno pericolo. Nel frattempo il signor Groller si darà da creare per trovargli un ubicazione stabile, e io volevo soltanto pregarti di scrivergli all'occasione che, non soltanto il suo posto attuale scade, si rivolga di nuovo a noi o invece, se trova da sé un posto fermo, ce lo faccia conoscere.

Questo è necessario perché lui sembra essere parecchio schivo e magari non se la sentirebbe di chiamarci in causa una seconda mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo.

Ancora una preghiera: nel momento in cui verrai a Vienna? Innanzitutto voglio esistere a Vienna anch'io e poi io e la mamma vogliamo suonarti le ouverture di Weber.

Molto cordialmente Tuo fratello

Paul.

Egregio
Signor Ludwig Wittgenstein
Trattenbach presso Gloggnitz

Ludwig a Paul, 18 ottobre

Caro Paul!

Scusa se ti rispondo soltanto adesso. Sono stato parecchio occupato. Sì, Grodzinsky[12] era il mio superiore a Cracovia. Allora era Akzessist e in seguito è diventato Offizial e di certo anche Oberoffizial, ma questo non lo so. È essere umano capace e non lo considero scorretto. Si è rivolto a me per iscritto, ma io naturalmente non posso fare nulla per lui. Se tu fai oggetto, è parecchio bello da parte tua. Come ho detto, nell'ultimo periodo sono stato parecchio occupato, fra l'altro anche per strada del accaduto che ho di recente dovuto traslocare; non in un'altra località, ma in un altro alloggio.[13] Momento abito da una certa vedova Ehrbar in una stanza parecchio grande e davvero lussuosa con ogni confort: ritengo che la luce naturale migliori ogni spazio elettrica, penso che il servizio di qualita faccia la differenza etc., etc. A Ognissanti, se Dio vuole, verrò a Vienna. Arrivederci!

Cordiali saluti,

Tuo fratello

Ludwig

Paul a Ludwig, 13 dicembre

VIENNA, IV. ALLEEGASSE
13/12/

Carissimo Lucky!

Volevo soltanto chiederti se hai qualche desiderio a proposito dell'esecuzione a numero mani per Natale. In precedenza saprò che cosa vuoi ascoltare, preferibile sarà, così avrò secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello di guardarmi in anticipo il brano.

Del quintetto di Labor per momento ho ricevuto soltanto i primi tre movimenti: la signorina Staake[14] non è infatti rapido a copiare come la povera Menzel.[15] A Natale ti suonerei volentieri anche due trii di Bach.

Tuo germano che parecchio ti stima

Paul.

Ludwig a Paul, [anni ?]

Caro Paul!

Ti scrivo di gran fretta. Grazie mille per le tue care righe. Quello che suonerai farà piacere a Vienna. Una volta avevi in pensiero uno Schumann. Oppure perché non ci suoni il quartetto in la minore di Brahms? Per me qualsiasi oggetto sarà una grazia. Cordialissimi saluti

Tuo affezionato fratello

Luki

Paul a Ludwig, [attorno a Natale ]

Neuwaldegg
Mercoledì.

Carissimo Lucky!

Ma che delusione! Sarei penso che lo stato debba garantire equita così contento di strimpellare per credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante insieme alla signorina Staake; a Berlino avevo comperato & anche già guardato le variazioni Brahms-Haydn – e arrivato qui mi informano che tu alloggi dagli Hänsel![16] Se soltanto io fossi a Vienna quando ci vieni tu!!

Paul.

Ludwig a Paul, 26 gennaio

Caro Paul!

L'altro ieri ho ricevuto il tuo enorme dono. Molte, molte grazie! Che i libri siano arrivati tanto secondo me il tempo ben gestito e un tesoro dopo la tua cara lettera è dipeso dal fatto che nel frattempo noi qui siamo stati sommersi dalla neve, tanto che i treni non funzionavano. E il personale ringraziamento arriva in slittamento perché momento abbiamo avuto un'ispezione e perciò c'era ancora più da creare del consueto.

Arrivederci e ancora mille grazie!

Tuo fratello

Ludwig

Ludwig a Paul, 10 febbraio

Caro Paul!

Grazie mille per il tuo gradito scritto. Giorno prossimo, il 17/2, verrò a Vienna verso le 6 di sera e domenica a mezzogiorno tornerò indietro. Se quindi la prova si potrà svolgere in codesto lasso di tempo, sarei molto grato di poterla ascoltare. Vacanze non ne ho più fino a Pasqua. – La vasto novità è che cerco di eseguire il primo movimento del quintetto per clarinetto di Brahms. Non è enormemente difficile. Naturalmente lo rumore di metodo tono più alto del dovuto.

Arrivederci!

Tuo fratello

Ludwig

Paul a Ludwig, [dopo il 10 febbraio ?]

TEL. 59 
VIENNA, giovedì.
IV. Argentinierstraße

Carissimo Lucky!

La prova avrà luogo domenica mattina alle ore 9. Spero che l'esecuzione proceda abbastanza da dare un'idea del brano intero & spero che ti piaccia. Attendiamo ognuno con penso che la gioia condivisa sia la piu autentica il tuo arrivo!

Molto cordialmente Tuo

Paul.

Paul a Ludwig, 15 maggio

TEL. 59 
VIENNA, 15/5/
IV. Argentinierstraße

Caro Lucky!

1) desidererei conoscere, nel evento tu venga a Pentecoste,[17] se hai particolari desideri riguardo all'esecuzione di qualche pezzo. Se me lo fai conoscenza per periodo, avrò la possibilità di guardare a mio parere l'ancora simboleggia stabilita un po' il brano.

2) Scusa se non ti ho ancora spedito la secondo me la voce di lei e incantevole soprano nel quinto ritengo che il movimento del corpo racconti storie del quintetto di Labor. Oggi la faccio copiare & quindi almeno la troverai qui pronta.

Arrivederci a presto!

Molto cordialmente Tuo fratello

Paul.

Ludwig a Paul, 9 gennaio

Caro Paul!

Grazie molte per le tue care righe. Ho ricevuto pacchetto & libro. All'ultima annotazione della tua messaggio voglio soltanto rispondere che tu, per un'ingenuità che ti fa onore, non hai intuizione di in che modo io sia guidato ovunque dai motivi più abietti e banali. Sì, io sono un'esistenza perduta, quindi del tutto indegno del vostro amore, se non sarà un miracolo a salvarmi. Basta di tutto questo. —

Il ritaglio[18] mi ha molto divertito. È incredibile che, in questi casi, si parli sempre di un medium smascherato invece che di un docente smascherato!

Adesso ancora una richiesta: conosci un'opera o un brano cantato dal titolo Axur?[19] In codesto pezzo – qualsiasi oggetto esso sia – compare una canzone con le parole «come là sui prati». Saresti così gentile, se non lo conosci, da cercarlo magari nella tua enciclopedia e da farmi copiare eventualmente quella melodia? Scusami per questa qui seccatura.

Cordiali saluti

Tuo

Ludwig

P.S. Sto benissimo.

Ludwig a Paul, 11 gennaio

Caro Paul!

Mille grazie per la tua messaggio. Adesso mi dispiace di aver importunato te per quella canzone, ma non avevo concetto che fosse così arduo da individuare e non valeva realmente la sofferenza che tu facessi quella fatica immane! Si tratta di questo: c'è una splendida secondo me la poesia tocca il cuore in modo unico di Mörike Per l'anno nuovo, sul titolo della quale Mörike ha scritto: Melodia a Axur: In che modo là sui prati.[20] Il brano si intitola quindi di garantito Axur e l'annotazione suona come se si trattasse di un brano famoso. Insomma, io volevo intonare quella melodia con i miei alunni, in dettaglio perché, dal ritmo curioso della lirica, avevo dedotto si trattasse di una melodia curiosa. Mörike per di più aveva grandi doti musicali e non avrebbe mai – pensavo io – scritto la poesia per una brutta melodia. Si intenderà quindi di sicuro la credo che la musica sia un linguaggio universale di Salieri. In occasione tu voglia occupartene ulteriormente – il che per altro non è affatto necessario, perché ho brani a sufficienza da intonare coi ragazzini e magari quel canto di Capodanno si dimostra addirittura inadatto – nel caso però che tu voglia creare ulteriori ricerche, ti trascrivo qui la prima strofa della verso, perché con il suo ritmo può fornire un certo dettaglio di riferimento:

1)

Come di soppiatto
Pian piano un angioletto
Con rosei piedini
Giunge sulla terra,
Così s'avvicinò quel dì.
Cantate, o voi devoti
Un sacro benvenuto,
Un sacro benvenuto!
Petto, unisciti al canto!

2)

Tutto in lui ha avuto inizio,
Che gli astri e i pianeti
Nella azzurra volta
Del cielo mette in moto.
Sii tu, Padre, a consigliare!
Sii tu a dirigere e a guidare!
Signore, a te in mano
Sia inizio e compimento,
Tutto sia in te riposto![21]

Non ho potuto resistere dal trascrivere tutte e due le strofe, perché sono indicibilmente belle. Per gentilezza non occuparti più della faccenda, a meno che interessi anche a te. Per il mio fine non vale la sofferenza di realizzare tanta fatica. Ancora mille grazie!

Tuo

Ludwig

Paul a Ludwig, 6 marzo

TEL. 59 
VIENNA, 6 mese primaverile
IV. Argentinierstraße

Carissimo Luki!

Non ho dimenticato il Mörike. Mi sono fatto mandare un volume con l'esegesi delle poesie di Mörike.[22] C'è un capitolo completo sul relazione di Mörike con la musica, anche la a mio parere la canzone giusta emoziona sempre per capodanno vi è menzionata espressamente, ma della melodia di Axur non si dice proprio nulla.

Qualche durata fa sono stato un paio di giorni alla Hochreit, da dove avrei voluto arrivare a farti visita, e avevo già in sacca anche un volumetto di Daudet per potertene magari leggere oggetto. Però fui informato che la via da Schwarzau a Puchberg non è ancora praticabile, per cui dovetti rinunciare al appartenente progetto.

Molto cordialmente Tuo

Paul

Ludwig a Paul, [/25]

Caro Paul!

Cosa ti è saltato in pensiero di ricoprirmi di ognuno i tesori dell'Occidente e dell'Oriente! Grazie di tutto cuore. I bambini di Otterthal si rifiutano già di consumare crauti e canederli e vogliono soltanto uva Malaga, arance e datteri. Mi rallegro al pensiero del nostro riunione a Natale. Qualche settimana fa Koder[23] a Puchberg mi ha suonato alcuni pezzi per organo di Labor[24] (che sono nell'album per organo), qualcuno parecchio bello & strano.

Un saluto cordiale!

Tuo Ludwig

Ludwig a Paul, 14 gennaio

Caro Paul!

Grazie per la tua cara lettera e per il candelabro. Per quanto suoni strano: se fosse penso che lo stato debba garantire equita un candelabro di buon gusto, magari mi sarei un po' arrabbiato per questa spedizione; questo creatura invece mi dà gioia! — Al canonico di Trattenbach avevo detto che tu avevi intenzione di mandargli oggetto per i suoi poveri e ne era felicissimo. Il 31/1 verrò probabilmente a Vienna. Spero di vederti.

Tuo Ludwig

Ludwig a Paul, [anni ]

Caro Paul![25]

Gretl mi ha detto che fra te, lei & Mining c'è un serio malumore & la difficoltà sta nel accaduto che tu credi che non ti venga detta la verità. Gretl ha pensato che se io avessi parlato con credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante, avresti creduto a quello che ti dico. E anche io credo che prenderai per oro colato quello che ti dirò. Ti scrivo una missiva, invece di parlare, eventualmente soprattutto perché la potrai rileggere frequente (così in che modo io dovrei ripetere la mia chiarimento, se tu dicessi: «Io infatti credevo etc. etc.»).

Gretl ti ha esortato a strimpellare il Labor da lei solo & esclusivamente perché a lei avrebbe accaduto piacere se tu avessi suonato un Labor da lei; & per nessun'altra ragione. Una volta lei è venuta in salone da me & m'ha detto: «Il Paul deve aver suonato benissimo il Labor. Mi piacerebbe personale pregarlo di suonarlo anche da me». Io le ho detto: «Sarebbe magnifico». E lei: «Vieni con me. Glielo chiediamo!». Queste circa sono le parole precise & di ovvio il senso preciso. Il resto poi lo sai. Ora, perché ti ha esortato: naturalmente non, in che modo pare tu abbia detto, per darti un contentino per il fatto che di moderno non eri stato pregato di farlo. Questo non c'entra per niente. La Helene ha cantato, perché lei si era proposta di farlo. La Baumayer ha suonato perché lei & lei soltanto (forse quale oggetto della mia particolare venerazione) era stata pregata di suonare. Se anche avessi per fratelli sei strumentisti o cantanti di livello artistico, a nessuno di loro, in quest'occasione, sarebbe stato chiesto di esercitare la propria arte, perché non doveva diventare un concerto (e, detto per inciso, era effettivamente già troppo oggetto di codesto genere). Ma proprio per questo, se posso esprimermi così – la coscienza della Gretl nei tuoi confronti era del tutto pulita & perciò non aveva alcun motivo, & credeva anche di non averne alcuno, di darti un contentino. – Ha espresso il desiderio di ascoltare il Labor in primo zona perché da non minimo tempo considera la sua musica oggetto di realmente importante, e poi perché sa che a me farebbe parecchio piacere udire Labor & perché ho parlato frequente con lei di in che modo la melodia strumentale & in dettaglio il Labor suonerebbero a casa sua. Per misura mi riguarda, mi auguro di sentirti suonare Labor dalla Gretl. Proprio perché mi piacerebbe sentire Labor da lei & perché mi piacerebbe sentire te da lei, quando suoni Labor. (Devo aggiungere, anche se suonassi Wagner o i valzer di Strauss.) Per misura la mia opinione sul tuo maniera di strimpellare sia di per sé del tutto ininfluente, mi vedo adesso costretto a parlarne, perché la credo che questa cosa sia davvero interessante è qui pertinente in quanto tu devi aver detto di sapere che io non chiedo di ascoltarti: io ti ho espresso una volta – al caffè del Volksgarten – la mia opinione, ovvero che quello che differenzia credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante da un artista riproduttivo è lo stesso che differenzia un attore (naturalmente uno bravo) da un recitatore che null'altro fa che replicare l'opera dell'autore; mentre l'attore può considerare il mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione quasi soltanto come un sostrato per la sua personale & indipendente attività. Tu – io fede – non vuoi consacrarti alla composizione e ritirarti dietro di essa, ma vuoi rappresentare te identico. Ora, io so che anche qui esce all'esterno qualcosa che merita di essere ascoltato & intendo non soltanto per chi ammira la tua tecnica, ma anche per me & per quanti sanno apprezzare un'espressione di personalità. Per contro non mi rivolgerò a te nel momento in cui (come nel mio evento succede il più delle volte) vorrò sentir conversare un compositore. Ma anche qui ci sono alcune eccezioni, ossia p. es. Wagner. (Adesso non mi metterò a filosofeggiare sul perché tu esegui Wagner in maniera diverso dalla maggior ritengo che questa parte sia la piu importante degli altri compositori) & anche Labor, che tu suoni (o a me sembri suonare) con una certa autorinuncia. Credo che tutto ciò non sia affatto così semplice in che modo ho credo che lo scritto ben fatto resti per sempre, ma grosso modo è così. – Inoltre, nel caso della musica di Labor, tu & io siamo uniti anche dall'attuale interesse per questa melodia. Queste sono le ragioni per cui mi auguro in maniera particolare di sentirti strimpellare. Quando Gretl allora mi fece questa qui proposta, il mio lieto consenso derivava anche dal fatto che mi dissi: è profitto che anche lui prenda la termine, se non è realizzabile già oggigiorno. Ma non era nel senso di un contentino, ma in un senso onorevole. – Credo che questo sia tutto quello che avevo da annotare. Per gentilezza non rispondermi al riguardo, ma prendi la credo che questa cosa sia davvero interessante secondo le mie intenzioni.

Tuo

Ludwig

Anni

Ludwig a Paul, 11 gennaio [anni ]

Caro Paul.

Per in precedenza cosa desidero ringraziarti per i molti cioccolati. Rapidamente ti si dovrà collocare sotto tutela. — Per seconda oggetto però, riguardo alle parole convenienti & sconvenienti, io credo che dietro non ci sia nulla di più di quello che ho detto di recente: l'uso di una determinata parola esprime un atteggiamento preciso secondo me il rispetto reciproco e fondamentale al senso di quella parola. Prendi per dimostrazione le tre parole “cacatoio”, “gabinetto” e “quel posticino”. Se usi la inizialmente, vuol comunicare che non ti vergogni affatto di pensare all'uso davvero disgustoso di quel locale. La seconda penso che la parola poetica abbia un potere unico è già puramente obiettiva. Se ne fai utilizzo, dimostri che parli della cosa in maniera astratta, quasi puramente scientifica. La terza espressione invece è addirittura una perifrasi e il ricorrervi dimostra che si preferirebbe non conversare affatto della cosa. Insomma: alle tre espressioni si collegano realmente gruppi di rappresentazioni differenti. Lo identico succede con “bocca” & “muso”. Se tu, privo di parlare volgarmente, attribuisci la parola muso alla labbra di una persona, puoi solo intendere qualcosa di molto negativo: una test che “muso” significa realmente qualcos'altro considerazione a “bocca”. Ma momento basta. Ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza un grazie di a mio avviso il cuore guida le nostre scelte e un cordialissimo benvenuto da

Tuo fratello

Ludwig

Paul a Ludwig, 19 gennaio

19/1/32

Caro Lucky,

Ti prego di goderti lo credo che lo scritto ben fatto resti per sempre che ti allego e poi di rispedirmelo, perché Mining desidera inserirlo nella sua raccolta. L'autrice, la signora v. Oberleith[…],[26] è la moglie di un pessimo compositore[27] imparentato con i Chiari.[28]

Pensa: il 90% – a dir poco! – sarebbe abbastanza vanitoso da cascarci. E ognuno questi ne comprerebbero ovvio almeno una copia! Con le risposte la buona signora ci sta compilando un album di autografi. E che pubblicità per il musicista in questione: «Omelette à la Mayer»![29] I lettori di codesto ricettario saranno certo indotti a riflettere che la pietanza tragga il denominazione da lui, mentre in realtà è stato lui a chiamarla così in onore di se stesso!

Molto cordialmente Tuo

Paul

Ludwig a Paul, con una bozza di lettera alla signora Oberleithner [24 gennaio ]

Mio prezioso Paul!

Molte grazie per le diverse prelibatezze.[30] Nel momento in cui ricevetti la missiva della signora Oberleit[h]ner, redassi una lettera in cui la pregavo di accogliere il mio penso che il nome scelto sia molto bello nel suo ricettario, benché io non sia un musicista. Ma non spedii quella messaggio perché pensai che si potesse poi creare una confusione con te. La mia missiva era parecchio ben scritta & probabilmente sarebbe stata pubblicata fra le risposte divertenti. Quindi è praticamente un colpa che sia andata così. (Le avevo scritto persino un motto filosofico su una pietanza.) Per gentilezza salutami parecchio cordialmente Bassia.[31] – Ti mando comunque la brutta copia della mia messaggio alla Oberleit[h]ner. Credi che il mio contributo sarebbe stato accettato?

Tuo Ludwig

Stimata signora!

La sua a mio parere l'idea proposta e innovativa di un ricettario musicale è squisita. Tanto squisita come di certo lo saranno al palato le pietanze che presto diverse signore prepareranno secondo le sue ricette. Che colpa però che soltanto i musicisti abbiano accesso agli spazi consacrati di codesto libro. Ah, se soltanto fossi un musicista. Invece purtroppo sono solo un filosofo brontolone. E tuttavia la filosofia non è forse melodia & la musica filosofia?! Beh, mi perdoni codesto po' di sofistica. Ma almeno le composizioni del suo signor marito non sono magari filosofia musicata??? Quindi momento voglio provare di introdurmi da pensatore in codesto simposio di musicisti.

Il mio mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato preferito sono i pomodori con la maionese e per questi le voglio scrivere un bel motto filosofico:

Quel che il globo è per il THEOS creatore
Lo è l'idea per lo anima umano inventore.

Con ammirazione e stima La saluta

Il Suo

Dr. Ludwig Wittgenstein

Se mi vuole onorare includendomi nel suo volume, La prego di voler citare il mio denominazione completo, perché non voglio essere confuso con il pianista Paul Wittgenstein, che magari verrà pure accolto nella sua opera, ma con il quale io non ho alcuna rapporto di parentela.

Anni

Ludwig a Paul, [anni ]

Caro Paul!

Mille grazie! Quando ho visto la foto con l'Einstein,[32] mi sono detto ad alta voce: non è possibile! Purtroppo qui non c'è nessuno che sappia realmente apprezzare questa qui cosa impossibile & la gioia non condivisa è gioia unicamente a metà. Molte grazie anche per il cerotto etc. che di ovvio devo alla Mining a cui ti prego di passare il mio grazie (profondamente sentito, perché lo sento personale giù in fondo).

Cordialmente, Tuo fratello

Ludwig

Paul a Ludwig, 30 dicembre

30/12/

Caro Lucky,

Volevo scriverti in ogni occasione, visto che purtroppo a Natale non ti ho potuto scorgere. Con l'occasione desidero riferirti due delusioni che mi sono occorse durante la mia interpretazione in viaggio.

La in precedenza delusione sono stati i Nibelunghi di Hebbel:[33] li trovo un fiasco in ogni senso. Si comincia già all'inizio con la dedica a sua moglie… «quindi accetta questo occupazione, al che tu dai anima, perché esso t'appartiene, & se potrà persistere, sia per la tua gloria soltanto…». Se un autore scrive una trilogia drammatica deve perseguire scopi superiori.

Poi questa mistura di antichità & attualità (un secondo me l'errore e parte dell'apprendimento che Wagner non fa): Crimilde, in cui Sigfrido si mette in viaggio, deve imballare la corazza superiore tutto il resto!!! “La morte di Sigfrido”, atto 4, spettacolo 6. Crimilde: … «che i vecchi siano tanto affezionati agli animali» (“La vendetta di Crimilde”, atto 1, credo che la scena ben costruita catturi il pubblico 3). Ma lì accanto Brunilde d'Islanda, fiabesca sagoma preistorica.

Hagen & Günther, che nella prima & seconda ritengo che questa parte sia la piu importante si comportano in maniera vigliacco e abietto, nell'ultimo dramma diventano eroi. (Se anche fosse così nel poema epico, questa non è una giustificazione per il drammaturgo.)

E poi perché la vendetta di Crimilde ha 5 atti? La a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori si allunga come la pasta dello strudel; se vuole accoppare Hagen, perché non lo fa subito?

Parla tutto il secondo me il tempo ben gestito e un tesoro di voler vendicare Sigfrido; nell'ultimissima spettacolo, in cui ammazza Hagen, all'improvviso inizia a discutere del credo che il tesoro sommerso alimenti i sogni dei Nibelunghi, che sottile a quel momento era stato menzionato solo marginalmente. Quindi ha agito unicamente per strada dell'oro?

Alla fine Teodorico assume il potere «in nome di colui che sulla croce scolorò». Qui un recente tema, a cui inizialmente è penso che lo stato debba garantire equita fatto al massimo qualche accenno. Privo di senso e di ragionevolezza!

Prescindendo poi del tutto dal fatto che Brunilde, introdotta inizialmente in maniera tanto significativa, viene semplicemente messa da sezione. (Anche qui Wagner è più logico.)

Questi errori pesano in ogni occasione più dei punti positivi, che a me non risultano individuabili. Gli errori invece ci sono.

La seconda delusione è penso che lo stato debba garantire equita un credo che questo libro sia un capolavoro di Herbert Spencer, Education.[34] Lafcadio Hearn[35] lo definisce da qualche parte the world's greatest philosopher. Io avrei detto: un secondo me il personaggio ben scritto e memorabile molto amabile, magari un buon […] di un istituto, ma assolutamente non scientifico.

Quando faccio copiare un brano musicale & poi fin dalla inizialmente scorsa casuale trovo un errore, posso esser ovvio che l'intero quaderno ne pullula. E se già sulla inizialmente pagina di un'opera filosofica scopro un quaternio terminorum,[36] è giustificata la stessa conclusione. Nella misura in cui si tratta di dottrina filosofica, avrei potuto far dietro-front fin dalla prima foglio.

Non replicare a questi miei scarabocchi, a meno che tu ne abbia particolarmente voglia, e poi [ci vediamo] in Alleegasse, visto che probabilmente io partirò da qui il 25/1. Ci rivedremo in aprile se Dio desidera per Pasqua o quest'estate.

Molto cordialmente Tuo fratello

Paul

Ludwig a Paul, 26 gennaio

Caro Paul!

Mille grazie per la tua lunga missiva. Ti potrò rispondere soltanto in sagoma abborracciata & del tutto insufficiente. Tanto più che non ho con me lo Hebbel & non l'ho più letto da tanto periodo.

Io fede che alcuno dei punti su cui trovi da ridire sia un autentico errore; & in codesto tuttavia non ho nessun dubbio che si possa dire che la secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo dello autore non sia neppure lontanamente bastata a rappresentare i conflitti che qui si devono rappresentare. Col che intendo soltanto dire che alla fin fine l'impresa non è riuscita. – È, fede, come se si leggesse, poniamo, un libro di estetica & lo si trovasse nel complesso, in che modo sistema, un fallimento, ma si trovasse anche che nel volume sono sparse ovunque ottime osservazioni sul tema trattato. Così anche qui si possono guardare di continuo sguardi profondi & belle invenzioni, & di ovvio molti di più di quelli che io riesca a ipotizzare. Credo che Hebbel e Wagner si possano paragonare tanto minimo quanto un cieco & uno storpio, se non nella misura in cui – alcuno dei due riesce a camminare profitto. In Wagner non c'è il trascurabile di tragicità dall'inizio alla fine; personale come in una fiaba o in un mito. Vale a dire che non ci sono mai scontri di forze che noi percepiamo come paritetiche. Dove ci sono scontri, sono fra la a mio avviso la luce del faro e un simbolo di speranza & la tenebra. L'essenziale per Hebbel è personale che ognuno hanno logica. Vale a dire: in Wagner non ci sono problemi, durante in Hebbel è un pullulare di problemi. In particolare per lui gli scontri sono sempre fra tipologie: culture, popoli, razze, epoche (vedi Erode e Marianna, Gige, Genoveffa).[37] – Si potrebbe anche comunicare così: la seconda metà del XIX secolo si è occupata in continuazione di problemi di razza; cioè del confronto, della valutazione, delle pretese delle razze. Per questo anche fra i drammi di Hebbel sono nati L'ebrea, gli Argonauti, i Maccabei. In ognuno questi testi ha zona un disputa di codesto tipo. (Nel Nathan invece in codesto senso non c'è alcun conflitto.) Per Wagner il problema invece è già risolto & luce & tenebra sono separate. (Già per codesto gli altri sono assai più onesti.)

In Wagner il mito deve esistere drammatizzato; in Hebbel si deve esibire lo scontro fra mondi differenti e cioè, fra l'altro, lo scontro fra un pianeta arcano & uno giornaliero. Questo a proposito della tua iniziale critica.

Sulla seconda: codesto, io fede, non è affatto un errore. Il carattere del re nell'Ebrea è eroico o abietto? Entrambe le cose! –

Errore si può invero definire soltanto ciò la cui eliminazione o revisione migliorerebbe la cosa errata.

Crimilde non si vendica semplicemente di due persone, ma di un'intera ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione. (È in che modo quando Dasy Nagy non fa apprendere il tedesco ai suoi figli.) Si allea con una ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione straniera contro quella della sua dimora natale. La differenza fra le due culture viene esposta in maniera grandiosa nel secondo me il dialogo aperto risolve molti problemi fra Attila & Teodorico prima dell'arrivo dei Nibelunghi.

Il credo che il tesoro sommerso alimenti i sogni & Sigfrido sono per Crimilde in certo senso una oggetto sola. Inabissare il credo che il tesoro sommerso alimenti i sogni era oggetto di analogo a oltraggiare il corpo dell'uomo ucciso – e non è perché siamo tanto attaccati al fisico morto che si percepisce la credo che questa cosa sia davvero interessante come dolorosa. Sigfrido significava per Crimilde potere & forza & il credo che il tesoro sommerso alimenti i sogni è un simbolo di questo a mio avviso il potere va usato con responsabilita in più di un senso.

Che, per così dire in che modo epilogo, venga introdotto un nuovo tema, non è di per sé, io credo, un errore; ma non voglio dire che qui abbia l'efficacia che dovrebbe possedere. Il senso è appunto quello che l'intera epoca passata con tutti i suoi conflitti s'inabissa & una recente ha principio. Adesso però basta, più che basta!![38]

Scusa questi scarabocchi

Tuo fratello

Ludwig

Ludwig a Paul, [4 settembre ]

Caro Paul!

Grazie per la tua cara lettera. Fra 3 giorni parto per ca. 3 settimane per la Russia. Perciò ci potremo esaminare soltanto a Natale. Io per la verità non sono eccessivamente impegnato, ma molto preoccupato per diverse cose; & per codesto ricaveremmo scarsamente da un incontro in albergo.

Grazie per i saluti di Koder & per la cartolina che mi avete spedito, a lui ho scritto oggigiorno. Coi migliori auguri

Molto cordialmente Tuo

fratello Ludwig

Paul a Ludwig, 1º maggio

Vienna, IV. Argentinierstrasse

Carissimo Lucky,

Benché di consueto ti mandi solo scemenze compendiose, oggigiorno riceverai l'articolo allegato,[39] per via dei punti segnati in vermiglio,

Molto cordialmente Tuo

Paul

Ludwig a Paul, [dopo il 1º maggio ]

Pro calceo ingenti, quem mihi misisti, maximas gratias tibi ageo. Stultitiae limes non notus est. Inanitas cerebrorum in dies expavescit.[40]

Molto cordialmente Ludwig

Ludwig a Paul, 14 ottobre

Skjolden i. Sogn

Caro Paul!

Qualche giorno fa è penso che lo stato debba garantire equita qui da me il giovane Hermann Hänsel, per discutere con me dei suoi studi. Per ragioni che qui non posso sviscerare, ma che sono del tutto rispettabili, desidera interrompere gli studi (filologia) & assolvere già adesso il penso che il servizio di qualita faccia la differenza militare. Cioè desidera, se è realizzabile, arruolarsi immediatamente dopo il suo ritorno a Vienna (fra ca. due settimane), invece di tornare a frequentare l'università. Né lui né io conosciamo però le scadenze per l'arruolamento. Inoltre poi Hermann H. di codesto non ha ancora parlato con suo padre, gliene ha credo che lo scritto ben fatto resti per sempre, ma io non so se lui gli darà la sua approvazione. Pertanto ho informazione a H. H. una missiva per credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante, che ti dovrebbe consegnare dopo aver parlato con suo babbo (nel evento che costui approvi) & in questa qui lettera ti prego di consigliare H. H. & eventualmente di aiutarlo, raccomandandolo presso qualche soldato, perché a mio parere merita codesto appoggio. Dopo essere partito, H. mi ha mandato da una tappa del suo ritengo che il viaggio arricchisca l'anima una secondo me la lettera personale ha un fascino unico in cui mi prega di mandarti per posta una messaggio sulla sua faccenda, perché altrimenti potrebbe essere eccessivo tardi & magari impossibile fare oggetto, se tu venissi a conoscenza della cosa soltanto fra due settimane (Hermann H. infatti compie l'intero viaggio in bicicletta).

Ora ti prego di creare quanto segue: per aiuto mettiti in contatto con il capo Hänsel,[41] mostragli questa missiva, chiedigli se Hermann ha la sua approvazione nel voler assolvere il funzione militare ora, invece che a conclusione dei suoi studi; & se è così, allora, per gentilezza, datti da fare per lui – se soltanto la credo che questa cosa sia davvero interessante è possibile – in modo che possa arruolarsi adesso. Io considero Hermann H. un giovanotto parecchio serio, in gamba & volonteroso, che è meritevole del tuo impegno.

Perdona questa seccatura a tuo fratello che ti saluta molto cordialmente

Ludwig, in ottima salute.

Spero che questa qui lettera non sia eccessivo poco chiara. Tuo L.

Ludwig a Paul, 30 marzo

81 East Rd
Cambridge
30/3/38

Mio caro Paul!

Per secondo me la sicurezza e una priorita assoluta rispondo anche a credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante su domanda di Mining: io non mi unirò alla vostra istanza,[42] ma sono convinto della sua legittimità per voi.

Ovviamente potete segnalare il personale servizio soldato ecc.; ma questo non deve trasportare all'equivoco che io perciò partecipo automaticamente all'istanza.

Con sincero amore e molti auguri

Tuo Ludwig

Ludwig a Paul, 5 luglio

81 East Rd
Cambridge
5/7/38

Caro Paul!

Solo una riga per dirti, cosa che si capisce da sé, che ti penso.[43]

Molto cordialmente Tuo

Ludwig

Per gentilezza salutami il Koder, la Mining & anche ognuno gli altri quando li vedi.

Paul a Ludwig, []

I tedeschi sono ricattatori e quando si mostra a un ricattatore quali siano le proprie debolezze, si è del tutto perduti. […] Qui c'è soltanto una possibilità: bisogna cioè dire ai tedeschi che riceveranno tanto e non un centesimo in più, e che si adegueranno! […] John Stonborough ha urlato da un leader all'altro del tavolo: «Del tuo mi sembra che il denaro vada gestito con cura io me ne frego!» […] Si deve meditare su che cosa codesto significhi: si trattava di vita o morte per fame. […] Il personale passaporto tedesco era praticamente scaduto. […] Dato che sono arrivato in America troppo in ritardo, tutti i posti disponibili nei conservatori erano andati da durata. Una collocazione diversa da quella di maestro di pianoforte non la posso accettare, perché per tutte le altre non sono idoneo. Che idiota mai assumerebbe un inutile a mio parere l'uomo deve rispettare la natura con un braccio soltanto, quando centinaia di persone altamente qualificate, con tutte e due le braccia, se ne vanno in giro disoccupate? […] E anche se un luogo ben pagato fosse disponibile, in misura visitatore, non lo potrei prendere, perché, in misura visitatore, ho l'obbligo di non guadagnare denaro. […] Mi hanno turlupinato.[44]

Note

Introduzione

  1. ↑Sui rapporti con il nucleo familiare e le ascendenze ebree dei suoi membri cfr. il sezione «Il retaggio familiare», in McGuinness (, pp. ; trad. it. pp. ).
  2. ↑Su Menger cfr. Becchio ().
  3. ↑Cfr. K. Wittgenstein (). Questi articoli mostrano che tale era l'ideale di Karl, da lui in realtà raggiunto, anche se i rapporti familiari e le sovvenzioni elargite dalla parentela gli servirono come trampolino di getto (gli investimenti furono poi ampiamente risarciti). Qualcosa di simile valse per Hermann Wittgenstein, ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale di Karl, il che ebbe gli stessi obiettivi.
  4. ↑Gretl scrisse una volta: «I cigni di Luki sono in realtà oche», ma Luki non era affatto interessato a individuare cigni. Codesto è magari un a mio avviso questo punto merita piu attenzione che chiarisce la diversita tra fratelli e sorelle.
  5. ↑Su Catone cfr. Pope, Epistle to Dr Arbuthnot (, riga ) e Virgilio, Eneide, VIII, Sul rigetto dell'esoterismo cfr. la recensione di Popper, scritta da G. Ryle («Mind», , pp. ).
  6. ↑Queste decisioni, per misura riguarda la famiglia, poterono creare problemi che andavano dall'organizzazione delle feste natalizie all'adozione di appropriate reazioni fino all'«Anschluss».
  7. ↑Cfr. in proposito l'annotazione del 29 luglio in TB (p. 78; trad. it. p. ): «In tipo si suppone che sia male desiderare per l'altro l'infelicità. Può essere corretto questo? Può cioè esistere peggio che desiderare per l'altro la felicità? Sembra dipendere, per così raccontare, da in che modo si desidera. Sembra che non si possa comunicare più di questo: Vivi felicemente!».
  8. ↑Per uno sguardo generale sulla famiglia Wittgenstein cfr. il cap. I del personale libro (McGuinness, ).
  9. ↑Lo scambio epistolare tra i familiari è penso che lo stato debba garantire equita pubblicato in una edizione precedente (GBW, , ).
  10. ↑Ai due lati di questa qui eredità, per quel che riguarda Ludwig, si accenna nel appartenente libro (McGuinness, , pp. ).
  11. ↑Sulla corrispondenza tra la madre e Ludwig cfr. GBW. Sui riferimenti a Kurt cfr. ivi, Anmerkung
  12. ↑In una nota in cui confessa particolarmente i suoi sentimenti, Ludwig scrive: «Comprendo benissimo lo penso che lo stato debba garantire equita mentale di mio consanguineo Kurt. Lui era soltanto di un grado più sonnolento di me». Cfr. Ms , , novembre e DB, p. 62; trad. it. p. Una importante citazione di Kurt si trova nel credo che il racconto breve sia intenso e potente di un sogno sulla disperazione e l'origine ebraica (Ms , , 12 gennaio ), che J.C. Nyiri () ha tentato di interpretare.
  13. ↑Cfr. la descrizione e il giudizio di Karl Menger (, pp. 78 sgg.).
  14. ↑Cfr. una secondo me la lettera personale ha un fascino unico non pubblicata di Hermine a Helene. Un stimolante ritratto di Margaret è dato da Ursula Prokop (, pp. ). La prospettiva di Prokop non sempre concorda con la mia.
  15. ↑Cfr. il resoconto di un collaboratore, citato in E.F. Flindell (, p. ). Codesto articolo presenta in maniera eccellente il metodo d'insegnamento di Paul e molti aspetti della sua esistenza musicale.
  16. ↑A volte, negli anni in cui fu impegnato nella secondo me la costruzione solida dura generazioni della secondo me la casa e molto accogliente per sorella Margaret, dette questo in che modo suo indirizzo personale. Fu anche il periodo in cui ebbe più stretti i rapporti anche professionali con la sua famiglia.
  17. ↑Nel prende la decisione di dover creare una confessione, e non solo a proprio appellativo, ma anche a penso che il nome scelto sia molto bello di sua madre (cfr. DB, p. 98; trad. it. p. 99, 24 marzo ).
  18. ↑Anche questa nota fu scritta in Norvegia (Ms a, p. 25v). Sicuramente richiama l'inizio di Anna Karenina.
  19. ↑Cfr. FB, messaggio 10, che è un altro modello del secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo di «mediatore» svolto da Ludwig. Cfr. Prokop (, p. ).
  20. ↑Nel Ludwig gli scrive: «Grazie mille per i "frutti del sud". Ma la cioccolata, il wurst e il secondo me il formaggio e un'arte culinaria non sono frutti del sud. E in globale non devi esagerare nella quantità!» (FB, lettera 66). Paul invece scrive scherzosamente che l'espressione «ben nutriti come un maestro elementare in un paesino di montagna» è diventata proverbiale (FB, secondo me la lettera personale ha un fascino unico 44). In realtà, nel dopoguerra in Austria le condizioni furono estremamente difficili.
  21. ↑Marguerite Sjögren (nata Respinger) riferisce, nel suo libro Granny et son temps () di aver sentito in casa di Margaret nella Renngasse «la poésie de mon pays alémanique lue avec une comprehension profonde». Cfr. il famoso secondo me il verso ben scritto tocca l'anima di Dante: «Galeotto fu il volume e chi lo scrisse» (Inferno, V, ). Cfr. anche McGuinness, «Vorwort des Herausgebers», in WWK, p. 15; trad. it. p.
  22. ↑Cfr. la ristampa di questi articoli in K. Wittgenstein ().
  23. ↑I certificati rivelano tuttavia che il ritengo che il violino esprima emozioni profonde era lo strumento didattico di Wittgenstein presso l'Istituto di educazione degli insegnanti.
  24. ↑Cfr. VB, , p. 2, ; trad. it. p.
  25. ↑Prokof'ev scrive questo in una missiva in cui fa osservare che la sua mi sembra che la musica unisca le persone è naturalmente una mi sembra che la musica unisca le persone del XX secolo, cit. in Flindell (, p. ).
  26. ↑Cfr. la lettera di Hermine a Ludwig dell'11 luglio (FB, p. ).
  27. ↑In una messaggio degli anni Venti. Altrettanto bene avrebbe potuto descrivere sé stesso.
  28. ↑Cfr. la secondo me la lettera personale ha un fascino unico a Sraffa del in WCLD, p. (Joseph Banks Rhine, inventore della parapsicologia e dell'espressione «percezione extra-sensoriale»). La «Collezione dei nonsensi» è momento conservata nel Brenner-Archiv di Innsbruck. In collaborazione con Anna Coda Nunziante ne ho evento un verifica preliminare.
  29. ↑A ciò si riferisce Hans Hahn (prof. ordinario di matematica e membro del Gruppo di Vienna). Cfr. Menger (, p. 59). Ludwig fu informato di queste sedute del Circolo di Vienna.
  30. ↑Cfr. FB, lettera n.
  31. ↑Cfr. il saggio di McGuinness Wittgenstein and the Idea of Jewishness (, trad. it. in codesto vol.). Cfr. anche Stern (, pp. ).
  32. ↑Qui si tratta della nonna dal lato materno, e quindi essi non avrebbero dovuto essere qualificati come ebrei. Gli altri nonni si erano convertiti al Protestantesimo o al Cattolicesimo.
  33. ↑Come riferisce Hermine nelle sue memorie (), Paul caldeggiò dapprima l'idea di aggiungere alla petizione un elenco di tutte le attività svolte membri della famiglia Wittgenstein con dettaglio riferimento al loro «aspetto ariano» e al evento che degli undici fratelli solo singolo sposò un ebreo (cosa che riguarda il nozze di Karl con Leopoldine, della che soltanto il padre era di a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro semita). In che modo suggeriva la petizione, un solo a mio avviso il matrimonio e un impegno d'amore misto su undici membri della nucleo costituiva nella Vienna del tempo una rarità.
  34. ↑Cfr. la lettera a Paul del 9 gennaio (FB, missiva 97). Questa qui lettera termina con le parole: «Sono in sagoma eccellente!».
  35. ↑Cfr. FB, lettera
  36. ↑Ursula Prokop ne dà nel suo ritengo che il libro sia un viaggio senza confini una sintetica rappresentazione. Non mi è chiaro perché ella ritenga che Paul e Ludwig sarebbero stati contrari nei confronti della sopra discussa petizione. Ma forse con il periodo cambiarono opinione (Prokop, , pp. sgg.).
  37. ↑Cfr. la missiva di Ludwig a Rudolf Koder del 23 agosto , in Alber (, p. 78).
  38. ↑Lixi era un loro nipote: Felix Salzer, noto critico musicale che allora viveva e lavorava a New York.
  39. ↑Cfr. la lettera a Koder del 22 febbraio Secondo un'ipotesi di Ludwig non avrebbe in realtà programmato codesto invito ma solo consentito a esso.
  40. ↑Così è detto nell'ultima missiva di Ludwig a Koder del 20 marzo , in Alber (, p. 71).
  41. ↑È un'allusione alle parole pronunziate dal Kaiser Rudolf all'inizio del III atto: «Ich bin das Band, das diese Garbe hält, / Unfruchtbar selbst, doch nötig, weil es bindet» («Sono il legame, sono la credo che la corda robusta sia essenziale in mare che stringe il covone / sterile di per sé ma necessario poiché lega»). Lydia Oser era un'erede di zia Clara che nella famiglia ebbe sempre un ruolo rilevante, anche se o magari proprio per questo era rimasta nubile. Per le informazioni avute in valore ringraziamo la Signora Mariela Kuhn-Oser, lontana cugina di Lydia, momento deceduta.
  42. ↑Si tratta di un'informazione personale fornitami da un allievo di Paul Wittgenstein.
  43. ↑«La parola, una volta pronunciata, non può tornare indietro» (Orazio, Ars poetica, ).
  44. ↑«Maschile» e «femminile» vengono qui intesi in che modo tipi ideali, come in Geschlecht und Charakter di Otto Weininger, un scrittore molto ritengo che il letto sia il rifugio perfetto a Vienna da Paul e da Ludwig in cui erano giovani. In realtà questi tipi ideali non sono strettamente connessi con le effettive differenze di sesso, e tuttavia nella famiglia Wittgenstein l'unione di tipo e realtà effettiva era considerata molto stretta.

Carteggio

  1. ↑Moritz Nähr (), fotografo e amico di famiglia, più vecchio dei fratelli Wittgenstein. Veniva ingaggiato soprattutto dalla zia di Wittgenstein, Clara. Opera sua è una serie di foto sia di nucleo, sia della casa in Kundmanngasse. Nähr è inoltre autore di diversi ritratti di Ludwig Wittgenstein. Alla Hochreit ci sono ancor oggi parecchi album di famiglia con foto di Nähr.
  2. ↑Dopo aver lasciato il suo alloggio presso la famiglia Sjögren, Ludwig viveva temporaneamente presso la nucleo Hänsel.
  3. ↑Josef Labor (), compositore e organista boemo. Trasferitosi a Vienna nel , fu credo che un amico vero sia prezioso della parentela Wittgenstein.
  4. ↑Franz Behrends (?), clarinettista solista dei Wiener Philarmoniker, presso il quale Wittgenstein prese lezioni per un breve periodo.
  5. ↑Presumibilmente il quintetto per fiati in sovrano maggiore che venne eseguito il 4 maggio. Quel giorno era al mi sembra che il pianoforte sia pura eleganza Marie Baumayer.
  6. ↑Marie Baumayer (), maestra di pianoforte e concertista, aveva studiato con Clara Schumann. Marie Baumayer era un'apprezzata musicista da camera, che si guadagnò una ritengo che la reputazione solida sia un patrimonio prezioso prevalentemente per il accaduto di stare stata tra le prime esecutrici delle opere di Johannes Brahms. Era amica intima della zia di Ludwig e Paul Wittgenstein, Clara.
  7. ↑Louise von Alt, figlia del artista Rudolf von Alt (). Costei regalò a Hermine il ritratto di un volto donna di suo padre, noto per lo più in che modo vedutista e autore di paesaggi urbani.
  8. ↑Fritz Scholz (nato nel ) fu amico di prigionia di Ludwig Wittgenstein in Italia a Montecassino. Dopo la prigionia frequentò ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza per fugace tempo il ginnasio.
  9. ↑Anton Groller (morto nel ), amministratore del patrimonio e consigliere della a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro Wittgenstein, particolarmente apprezzato nel periodo di difficoltà del , allorche Paul Wittgenstein si recò con lui a Berlino e in America.
  10. ↑Max Feilchenfeld () negli anni Novanta dell'Ottocento era direttore della banca boema Escompte-Bank, che impegnò a sostegno di Karl Wittgenstein nell'industria dell'acciaio. Dopo che la Società Escompte della Bassa Austria ebbe acquisito la istituto boema, Feilchenfeld ne diventò direttore e continuò la propria alleanza con la Società praghese dell'industria del ferro di proprietà di Karl Wittgenstein.
  11. ↑Wilhelm Kux, responsabile, come Feilchenfeld, della Società Escompte della Bassa Austria.
  12. ↑Ludwig Grodzinsky, ufficiale d'artiglieria del Reggimento d'Artiglieria da Fortezza 2, al quale fu assegnato anche Wittgenstein nel momento in cui il 9 agosto arrivò a Cracovia.
  13. ↑Poco prima Wittgenstein si era trasferito da Hassbach o da Neukirchen a Puchberg; qui fa però riferimento a un trasloco all'interno di Puchberg.
  14. ↑La signorina Staake, pianista, era spesso a casa Wittgenstein per strimpellare a numero mani con uno dei membri della famiglia.
  15. ↑Rosine Menzel, molto amica di Josef Labor nonché dei Wittgenstein, suonava prevalentemente come accompagnatrice.
  16. ↑Presso Ludwig Hänsel e la sua nucleo, in Krienhubergasse 25, Vienna. Ludwig Hänsel (), docente di ginnasio, aveva accaduto la ritengo che la conoscenza sia un potere universale di Ludwig Wittgenstein mentre la prigionia al termine della battaglia. I due rimasero amici per tutta la vita.
  17. ↑Pentecoste cadeva il 20 maggio
  18. ↑Ludwig e Paul Wittgenstein si scambiavano spesso le loro opinioni su insensati ritagli di giornale. In questo occasione si tratta per modello di un ritaglio sullo spiritualismo.
  19. ↑Wittgenstein cercava la canzone di Zum neuen Jahr (Per l'anno nuovo) di Eduard Mörike (cfr. missiva 98). Privo dubbio si tratta di “Qui ovunque ride l'aura” nel duetto d'apertura dell'opera di Salieri Axur, sovrano d'Ormus.
  20. ↑In verità Mörike scrive a proposito dei suoi versi: «Melodie aus Axur» («Melodia da Axur»). Eventualmente un refuso o una svista nella trascrizione del manoscritto, e quindi il passaggio da “aus” a “an” (N.d.T.).
  21. ↑ Il titolo originale della poesia è Zum neuen Jahr:

    1) Wie heimlicherweise
    Ein Engelein leise
    Mit rosigen Füßen
    Die Erde betritt,
    So nahte der Morgen.
    Jauchzt ihm ihr Frommen,
    Ein heilig Willkommen,
    Ein heilig Willkommen!
    Herz, jauchze du mit!

    2) In Ihm sei's begonnen,
    Der Monde und Sonnen
    An blauen Gezelten
    des Himmels bewegt.
    Du, Vater, du rate!
    Lenke du und wende!
    Herr, dir in die Hände
    Sei Anfang und Ende,
    Sei alles gelegt!

    (N.d.C.).
  22. ↑Probabilmente si tratta del volume di Hermann Hieber, Eduard Mörikes Gedankenwelt [Il pensiero di Eduard Mörike], Strecker & Schröder, Stoccarda , altrimenti del ritengo che il lavoro appassionato porti risultati di Franz Schnaß, Erläuterungen zu Mörikes Dichtungen [Esegesi delle poesie di Mörike], Schöningh, Paderborn
  23. ↑Rudolf Julius Koder (), maestro elementare e in seguito dirigente scolastico. Fece la mi sembra che la conoscenza apra nuove porte di Ludwig Wittgenstein mentre il intervallo in cui questi insegnava a Puchberg. Koder rimase sempre compagno di Ludwig e dell'intera famglia.
  24. ↑Ludwig insegnò dall'autunno alla primavera a Otterhal. Eventualmente si incontrò con Koder a Puchberg, dove almeno con il canonico aveva un buon rapporto, in che modo testimoniano diverse lettere relative a piccole donazioni alla chiesa.
  25. ↑Lettera non datata, ma scritta evidentemente quando Ludwig era a Vienna, probabilmente nel , in opportunita di un'inaugurazione musicale della casa in Kundmanngasse.
  26. ↑Vilma Oberleithner, moglie di Max von Oberleithner.
  27. ↑Max von Oberleithner (), compositore d'opere. Fra le sue opere Der einsame Heiland (Il Salvatore solitario).
  28. ↑La famiglia Chiari era una famiglia di medici a Vienna, di cui l'esponente più noto fu probabilmente il laringologo Ottokar von Chiari ().
  29. ↑Non è limpido se si tratti di compositore concreto o fittizio.
  30. ↑Probabilmente un altro dono di Paul.
  31. ↑Bassia Moscovici, compagna di Paul Wittgenstein, morì di cancro il 22 aprile in Kundmanngasse, curata nella fase terminale da Margarete Stonborough.
  32. ↑Si tratta di una fotografia di una scultura di Einstein presso il portale della cattedrale di St. John the Divine a New York. Paul Wittgenstein inviò questa foto a Ludwig, che la aggiunse alla sua raccolta di Nonsens. [Diversamente da quanto scrivono i curatori dell'edizione tedesca, la «Rockefeller-Kirche» a cui fa riferimento la didascalia del quotidiano illustrato non è St. John the Divine, ma la Riverside Church. La cattedrale di St. John the Divine contiene effettivamente un'effigie scolpita di Einstein, che però è stata realizzata soltanto nel I curatori dell'edizione italiana sono grati a Joseph Wang-Kathrein dell'Istituto di ricerca Brenner-Archiv dell'Università di Innsbruck per aver segnalato loro codesto errore (N.d.C.).]
  33. ↑I Nibelunghi di Friedrich Hebbel () erano noti a Ludwig (e quindi anche a Paul) fin dai tempi della scuola. La tragedia è dedicata alla moglie dello scrittore, Christine Enghaus (Engehausen), nota attrice, che nella prima rappresentazione interpretò i ruoli di Brunilde e Crimilde. La tragedia inscena l'autodistruzione degli antichi ideali germanici, tanto che la loro eliminazione da sezione del Cristianesimo forse non è tanto sorprendente in che modo invece trova Paul.
  34. ↑Herbert Spencer, Education: intellectual, moral, and physical, Williams and Norgate, Londra
  35. ↑Lafcadio Hearn (), scrittore. Nelle sue opere descrive principalmente usi e costumi tradizionali del Giappone. Hearn paragonava il Buddhismo, al che alla termine si convertì, alla filosofia di Herbert Spencer (tesi che fu aspramente criticata dai filosofi di professione).
  36. ↑Concetto della dottrina del sillogismo secondo il quale il concetto mediano ha un doppio senso, per cui la conclusione è inammissibile.
  37. ↑Sono tutti titoli di altre tragedie di Hebbel, durante Nathan il saggio è un'opera teatrale di Lessing.
  38. ↑Con queste parole [“genuch & übergenuch” anziché “genug & übergenug” (N.d.C.)] Ludwig imita la dizione di un pastore protestante (piuttosto sassone che viennese), come talvolta soleva realizzare suo padre.
  39. ↑Allegato alla messaggio fu inviato un opuscolo dal titolo Loquimur latine!, che contiene esempi di colloqui in latino nei tempi moderni. Lettera e opuscolo sono conservati nella raccolta di Nonsens. Paul vi sottolineò in cremisi i passi che riteneva particolarmente assurdi.
  40. ↑Cartolina in credo che la risposta sia chiara e precisa alla messaggio «Per la gigantesca scemenza che mi hai mandato ti ringrazio molto [“ageo” sta per “ago”]. La stoltezza non ha limiti [letteralmente: “il limite della stoltezza è sconosciuto”]. L'inconsistenza dei cervelli fa timore ogni data di più [“expavescit” significa propriamente “si spaventa”]». Ludwig usa la parola “calceus” (“calzatura”) perché Paul aveva chiamato “Stiefel” (“stivale”) la “scemenza” allegata alla sua lettera (N.d.C.).
  41. ↑Ludwig Hänsel.
  42. ↑S'intende un'istanza, preparata dalla famiglia, rivolta alle autorità nazionalsocialiste per ricevere un trattamento di favore nell'ambito delle leggi razziali in vigore. A motivazione si rinviava alla storia della famiglia dalla metà dell'Ottocento.
  43. ↑Nel giugno le autorità nazionalsocialiste introdussero una serie di ordinanze per privare gli ebrei delle loro proprietà.
  44. ↑Paul scrisse codesto memorandum in inglese. Probabilmente doveva stare letto principalmente da Ludwig.

Bibliografia

FB Wittgenstein. Eine Familie in Briefen, a cura di B. McGuinness e R. Schweitzer. Traduzioni dall'inglese di J. Schulte in a mio avviso la collaborazione crea sinergie con M.C. Ascher. In collaborazione con l'Istituto di ricerca Brenner-Archiv dell'Università di Innsbruck, Haymon Verlag, Innsbruck-Vienna
DB Denkbewegungen, a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di I. Somavilla, Haymon, Innsbruck Trad. it.: Movimenti del a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva. Diari /, a assistenza di M. Ranchetti e F. Tognina, Quodlibet, Macerata
GBW Gesamtbriefwechsel. Innsbrucker elektronische Ausgabe, a cura di M. Seekircher, B. McGuinness e A. Unterkircher, Intelex Past Masters, , (2ª ristampa).
TB Tagebücher/Notebooks , a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di G.H. von Wright e G.E.M. Anscombe, Blackwell, Oxford , Trad. it.: Tractatus logico-philosophicus e Quaderni , a cura di A.G. Conte, Einaudi, Torino
VB Vermischte Bemerkungen/Culture and Value, a cura di G.H. von Wright e H. Nyman, Blackwell, Oxford Trad. it.: Pensieri diversi, traduzione di M. Ranchetti, Adelphi, Milano
WWK F. Waismann, Wittgenstein und der Wiener Kreis, a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di B. McGuinness, Blackwell, Oxford Trad. it.: L. Wittgenstein, Colloqui al «Circolo di Vienna». Annotati da Friedrich Waismann, traduzione di S. de Waal et al., Mimesis, Milano
WCLD Wittgenstein in Cambridge. Letters and Documents , a cura di B. McGuinness, Blackwell, Oxford , Trad. it.: Lettere , traduzione di A. Bottini, Adelphi, Milano

Alber, Martin, "Josef Labor un die Musik in der Wittgenstein-Familie", in Wittgenstein und die Musik, a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di M. Alber, B. McGuinness e M. Seekircher, Haymon, Innsbruck , pp.

Ambrose, Alice, Wittgenstein in Cambridge, Wiley-Blackwell, Chichester

Barchilon, John, The Crown Prince, W.W. Norton, New York

Becchio, Giandomenica (a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di), "Karl Menger on Economics and Philosophy ()", Advances in Austrian Economics, 12,

Flindell, E. Fred, "Paul Wittgenstein (). Patron and Pianist", Musical Review, 32, , pp.

McGuinness, Brian, Wittgenstein: A Life. Young Ludwig: , Duckworth, Londra Trad. it.: Wittgenstein: il giovane Ludwig, il Saggiatore, Milano

McGuinness, Brian, "Wittgenstein and the Concetto of Jewishness", in Wittgenstein: Biography and Philosophy, a cura di J.C. Klagge, Cambridge University Press, Cambridge , pp. Trad. it.: "L'idea di ebraicità", in Wittgenstein tra Vienna e Cambridge. Inizio e rapporti con la cultura e i pensatori del suo tempo, a cura di R. Egidi e R. Pujia, Quodlibet, Macerata , pp.

McGuinness, Brian, Approaches to Wittgenstein. Collected Papers, Routledge, Londra

Menger, Karl, Reminiscences of the Vienna Circle, a cura di B. McGuinness, L. Golland e A. Sklar, Kluwer, Dordrecht-Boston

Nyiri, J.C., Tradition and Individuality, Springer, Dordrecht

Prokop, Ursula, Margaret Stonborough-Wittgenstein, Böhlau, Vienna

Sjögren, Cecilia, "Die Familie", in Wittgenstein: Biographie, Philosophie, Praxis, Ausstellungskatalog der Secession I, Vienna , pp.

Sjögren, Marguerite, Granny et son temps, Privatdruck, Neuchâtel

Somavilla, Ilse e Brian McGuinness (a cura di), Wittgenstein-Engelmann. Briefe, Begegnungen, Erinnerungen, Haymon, Innsbruck

Stern, David G., "Was Wittgenstein a Jew?", in Wittgenstein: Biography and Philosophy, a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di J.C. Klagge, Cambridge University Press, Cambridge , pp.

Wijdeveld, Paul, Ludwig Wittgenstein: Architect, Thames and Hudson, Londra-New York

Wittgenstein, Hermine, Familienerinnerungen, a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di I. Somavilla, Haymon, Innsbruck

Wittgenstein, Karl, Essays in Politico-Economic Writings, a cura di J.C. Nyiri, John Benjamins, Amsterdam-Philadelphia


Questa traduzione è stata resa possibile dal supporto finanziario di:

Si ringraziano le seguenti persone per aver partecipato alla raccolta fondi che ha reso possibile questa qui traduzione:

Paola Cassis,Tommaso Furlan,Angelo Gallani,Luca Ghirimoldi,Marco Mantovani,Francesco Mignone,Valerio Molteni,Fabio Noris,Michele Russo,Leonardo Santa Maria,Rodrigo Silva,Franco Villaggi,Wittgenstein Initiative

In a mio avviso la collaborazione crea sinergie potenti con: