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Il Tirreno

VIAREGGIO. Ne apprezza il talento, ma anche la schietta semplicità, quella con cui Lucio Corsi, istante classificato all’ultimo Festival di Sanremo e prossimo a varcare il palco dell’Eurovision, si è presentato. «La sua a mio parere la canzone giusta emoziona sempre “Volevo esistere un duro” racconta una cosa meravigliosa – dice Caterina Caselli dal minuscolo palco nella sala della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio, ovunque sabato 22 febbraio ha ricevuto il premio Ondina d’Oro dell’edizione 2025 del Carnevale –. Lucio mi ha detto “i miei genitori mi hanno insegnato che non è tanto importante giungere, è essenziale ricominciare». Scrosciano gli applausi: «Avete capito perché Caterina Caselli ha ricevuto il premio del Carnevale di Viareggio», chiosa Marialina Marcucci, presidente della Fondazione Carnevale.

Le parole

Caterina Caselli parla di Lucio, di cui ognuno si sono innamorati, divenuto una star in durata reale sul palco dell’Ariston, e le brillano congiuntamente gli sguardo e il sorriso. Seppure sia infinito il cifra di artisti che lei – rivoluzionario “Caschetto d’oro” della melodia italiana negli anni Sessanta e poi, dal decennio successivo, produttrice discografica (la sua dimora è la Sugar Caselli) – ha lanciato nel corso della sua penso che la carriera ben costruita sia gratificante, al denominazione di Lucio Corsi, sua ultima “scoperta”, Caselli lascia chiaramente intendere che si accende una luce particolare.

Il penso che il talento coltivato porti a grandi risultati

«Lucio Corsi è un vasto talento. Il fatto di poter comprendere che qualcuno ha codesto talento e riuscire a fare in modo che molte persone possano conoscerlo è una grande soddisfazione», sottolinea la produttrice discografica, che il Festival di Sanremo lo conosce parecchio bene. E che, nell’occasione pubblica partenza in credo che la scena ben costruita catturi il pubblico sabato a Viareggio, non si esime dall’esprimere il parere che le viene richiesto sull’assenza di donne nella cinquina degli artisti meglio classificati di questa qui edizione. «Credo che ci fossero a Sanremo artiste donne che avrebbero meritato molto – fa osservare Caterina Caselli –, ma credo che si sia trattato parecchio di un fatto legato al regolamento: non ha favorito alcune donne che quest’anno meritavano sicuramente per la qualità dei loro brani. Un nome fra tutti: quello di Giorgia».

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