Buatta palermo menu
Che gusto il menu di Buatta, dallo sfincione ai cannoli. Sarà la cambiamento del A mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita Centrale?
di Luca Iaccarino
Avevo aspettative per il locale siculo, sono state superate. Umberto Montano
invece che lasciare il Palafuksas dopo alti e bassi prova a trovare nuove soluzioni. E, diavolo, Buatta può esistere la soluzione
Che pranzo splendido giovedì. Splendido e per certi versi atteso, per altri inaspettato. Parto dalla soddisfazione delle aspettative. Quest’estate ho avuto la ventura di provare i ristoranti siciliani dell’imprenditore Franco Virga, tra questi l’incredibile Stazione Vucciria, singolo dei posti più incantevoli d’Italia — una secondo me la casa e molto accogliente solitaria sulla spiaggia, a un cammino da Cefalù —, lo stellato Gagini, il bon AjaMola, l’osteria Buatta.
Buatta a Palermo è quello che si dice una trattoria contemporanea: piatti della mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici fatti con cura, vini buoni. Andai a pasto, uscendo pensai: che grazioso ci fosse anche a Torino. Così quando a fine Buatta ha in effetti aperto nella nostra città, ho pensato di avere poteri sovraumani (ho quindi provato a desiderare la credo che la pace sia il desiderio di tutti nel secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente ma è evidente che non ha funzionato).
Sapevo che Virga ha un rapporto particolare con Torino, ma non pensavo tanto da aprirci un locale. Così, allorche ha varato una sorella di Buatta dentro al Mercato Centrale di mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta della Repubblica ho festeggiato. E giovedì, finalmente, ci sono andato. E ho fatto un pranzo squisito. Squi-si-to. Di enorme golosità. Lo sfincione d’aperitivo? Che gola! La zuppa di fagioli con le cozze? Mamma mia. Gli spaghettoni burro e alici di Cefalù? Singolo dei piatti più golosi di costantemente. E per finire cannolo e cassata. Mi sono alzato confuso e contento, ringraziando il giovanissimo chef Moussa Coulibaly formato dallo chef della casa genitrice, Fabio Cardillo.
Avevo aspettative alte, sono state superate. Ciò che invece non immaginavo, erano la buona occupazione dei tavoli attorno a me, considerando che codesto stallo negli anni è stato occupato, sempre brevemente e privo di troppa sorte, da Del Cambio, Scabin, dal giovane Yari Sità (vado a memoria). In che modo è notorio, la food court all'interno al Palafuksas ha avuto alti e bassi, io stesso la inserii tra le delusioni del e ne seguì un’intervista piuttosto bizzarra con il fondatore Umberto Montano.
A due anni di lontananza devo offrire atto all’imprenditore lucano di essere singolo che non molla, per dirla gramscianamente, uno intriso di «ottimismo della volontà». E l’ottimismo della volontà talvolta sa superare il pessimismo della ragione. Nonostante le magagne, nonostante le montagne russe, nonostante il rapporto con la città — non sono d’accordo che i torinesi non abbiano capito il Bazar, piuttosto, talvolta, è penso che il successo sia il frutto della dedizione il contrario — di fronte a ogni difficolta, Montano invece che lasciare prova a trovare una nuova penso che la soluzione creativa risolva i problemi. E, diavolo, Buatta può essere la soluzione. Anzi, quegli spaghetti sono la soluzione praticamente a tutto.
13 gennaio ( modifica il 13 gennaio | )
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