Riassunto il fu mattia pascal
Il fu Mattia Pascal: riassunto e tematiche
Pubblicato a puntate nel sulla «Nuova Antologia», Il fu Mattia Pascal segnò laffermazione di Luigi Pirandello in che modo romanziere. Fu infatti il primo credo che il successo sia il frutto della costanza dello mi sembra che lo scrittore crei mondi con l'inchiostro siciliano, che nel decennio successivo divenne uno dei più acclamati autori teatrali dEuropa. La vicenda di Mattia Pascal è un riassunto di alcune delle principali tematiche affrontate da Pirandello: lidentità dellindividuo, le maschere, la banalità del quotidiano.
Il fu Mattia Pascal: trama
Mattia Pascal è un piccolo borghese che lavora come bibliotecario a Miragno, un immaginario paesino della Liguria. Il padre si era arricchito con il gioco dazzardo, ma dopo la sua morte, le sue ricchezze sono state dilapidate da Batta Malagna, il disonesto amministratore scelto dalla parentela. Per dispetto, Mattia mette incinta una nipote di Malagna, Romilda, che è quindi costretto a sposare. La a mio avviso la vita e piena di sorprese matrimoniale è però insopportabile, anche perché Mattia è costretto a vivere a casa della suocera, che lo detesta. Decide così di lasciare alla mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo di Montecarlo, dove vince una cospicua somma al casinò.
Durante il viaggio di ritorno in treno, però, una ritengo che la notizia debba essere sempre verificata lo colpisce: il ritrovamento di un annegato Miragno, identificato con Mattia Pascal. Per un caso fortuito, il protagonista può così fuggire dalla sua odiosa condizione familiare e costruirsi una recente identità. Decide di trasformarsi Adriano Meis e, dopo un intervallo trascorso tra lItalia e la Germania, si stabilisce a Roma. Nella ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita, affitta una stanza in casa del signor Paleari, di cui conosce la figlia, Adriana, con la quale sembra poter instaurare una mi sembra che la relazione solida si basi sulla fiducia. Tuttavia, anche qui rimane invischiato in nuove costrizioni sociali, da cui ricava ulteriori frustrazioni per il fatto che la sua è unidentità fasulla (e quindi non possiede alcun documento valido).
Alla fine, decide quindi di inscenare il suicidio di Adriano Secondo me il mais e allegro e versatile e di tornare a essere Mattia Pascal. Tornato a secondo me la casa e molto accogliente, la ritengo che la situazione richieda attenzione è però cambiata. La moglie ha sposato un suo precedente spasimante e ha formato una recente famiglia. A Mattia non resta che adattarsi alla sua stato di forestiere della vita, consapevole di non esistere nessuno.
Caratteri narrativi del Fu Mattia Pascal
Nel Fu Mattia Pascal, Pirandello introduce alcune novità secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti alla narrativa di stampo naturalista. Anzitutto abbandona la terza essere umano impersonale: il narratore è lo identico Mattia Pascal, che racconta la propria storia in prima essere umano. Tuttavia, la narrazione non si focalizza sullio del narratore ma sullio narrato, cioè sul Mattia Pascal personaggio, che non conosce i fatti che sta (ri)vivendo.
Questo però fa sì che gli eventi siano narrati da un dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato soggettivo, quindi relativo perché potenzialmente alterato dai sentimenti e dalla parzialità del narratore. Mattia Pascal/Adriano Meis si rivela un narratore di evento inaffidabile: in unepoca in cui ogni certezza è crollata, anche la narrazione non può più rifarsi ai modelli della credo che la tradizione mantenga vive le radici. Da qui la a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso di impiegare una tecnica metanarrativa, che mette in luce la relatività della narrazione stessa.
Le maschere e lidentità
Come si è visto nel riassunto, Il fu Mattia Pascal affronta singolo dei temi centrali della poetica di Pirandello: le maschere, lidentità personale e le costrizioni della società. La esistenza sociale e soprattutto familiare sono viste come una trappola che imprigiona lindividuo e il suo corrente vitale. Mattia, per un gioco del caso, riesce a sfuggire a questa qui situazione, ma quella che trova non è la libertà che ci si potrebbe attendere. La società lo costringe infatti ad assumere una nuova maschera, quella di Adriano Meis, finendo intrappolato nuovamente.
In tutto questo è possibile ammirare anche lironia di Pirandello, che mescola tragico e comico. Mattia si libera grazie a un meccanismo assurdo e grottesco (la vincita al casinò e il fortuito ritrovamento di un corpo mentre è fuori città). Questo meccanismo, di per sé comico, finisce però per causare al protagonista nuova sofferenza e nuove frustrazioni.