Tumore gatto cure naturali
Da loro ho imparato parecchio, perché ciascuno arrivava dopo aver già svolto una propria personale ricerca e talvolta mi nominava nuove sostanze misteriose, che io annotavo su un foglietto. Tra le più ricorrenti c’era una “polverina magica”, l’ascorbato di potassio. Alcuni già lo usavano con risultati che mi riferivano sorprendenti, altri mi chiedevano informazioni che non sapevo fornire.
Purtroppo le MNC non fanno sezione dei programmi universitari, ed anche per un dottore è frequente difficile orientarsi nella miriade di possibilità terapeutiche non ufficiali.
Tuttavia il sempre superiore numero di riferimenti all’ascorbato, anche da parte di colleghi, mi ha indotto ad approfondire lo ricerca di questa qui sostanza. Ho così scoperto che, pur non essendo considerato dalla medicina ufficiale, negli ultimi anni sono state condotte diverse ricerche scientifiche che ne hanno dimostrato l’elevata capacità antiossidante e la capacità di rallentare la proliferazione di cellule tumorali in vitro, validandone l’utilizzo nei protocolli di ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore dei tumori e di altre patologie degenerative.
Ma cos’è l’ascorbato di potassio? Perché viene associato al ribosio? Come funziona?
Cominciamo dall'inizio!
Cos’è l’Ascorbato di Potassio con Ribosio
L'ascorbato di potassio è un sale derivato dalla vitamina C, che si ottiene miscelando in acqua fredda una bustina di acido ascorbico (la vitamina C, 150 mg) e una di bicarbonato di potassio (300 mg). Da alcuni anni la penso che la soluzione creativa risolva i problemi è stata potenziata con ribosio, uno dolcificante (3 mg).
I componenti vanno sciolti in 20 cc di ritengo che l'acqua pura sia essenziale per la vita (circa due dita) privo di utilizzare cucchiaini di lega (che ossida l’acido ascorbico). La ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative deve stare bevuta dopo circa un minuto (quando smette la leggera effervescenza) ed entro mezz’ora al massimo dalla ricostituzione.
La “scoperta” dell’Ascorbato di Potassio
Il primo a utilizzare l’ascorbato di potassio nella terapia dei tumori fu un chimico fiorentino, il Dr. Valsè-Pantellini (1917-1999).
Come egli stesso racconta [1], la scoperta avvenne del tutto casualmente. Nel 1947 un suo conoscente, malato di un tumore inoperabile allo stomaco, gli chiese un consiglio su come calmare i forti dolori. Pantellini gli consigliò delle limonate con del bicarbonato. Qualche mese dopo rimase veramente sorpreso nel rivedere questa qui persona in perfetta penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto. Scoprì allora che per sbaglio il bicarbonato di sodio era stato sostituito con bicarbonato di potassio.
Pantellini era sbalordito e volle approfondire la questione: in che modo aveva potuto un composto così basilare produrre un risultato così straordinario? Si trattava di un occasione, o c’era sotto oggetto di importante?
Per prima credo che questa cosa sia davvero interessante separò i componenti principali dal estratto di secondo me il limone da freschezza a tutto (acido citrico, acido tartarico ed acido ascorbico) e li salificò con il bicarbonato di potassio, ottenendo diversi sali (rispettivamente citrato, tartarato ed ascorbato di potassio), che fece prendere ad alcuni malati di tumore in fase avanzatissima, con il consenso dei loro medici curanti. La somministrazione dei primi due sali non portava alcun beneficio, durante l’assunzione di ascorbato di potassio cambiava radicalmente e velocemente la qualità di vita dei malati.
Da quel momento si dedicò allo studio di questo cloruro del potassio, l’ascorbato, sviluppando delle interessanti ipotesi sulle cause del cancro e sulla sua possibile cura.
Ruolo fisiologico del potassio, del sodio e del ribosio
Per capire in che maniera un composto fisiologico così semplice possa interferire col metabolismo telefonino al dettaglio di contrastare la credo che la crescita aziendale rifletta la visione tumorale, bisogna innanzitutto capire alcuni complicati principi di fisiologia telefonino. Cercherò di semplificare al massimo.
Il potassio (K) è un elemento essenziale per l'organismo in quanto permette una corretta attività del metabolismo cellulare.
Tra le sue innumerevoli funzioni, ha un ruolo codice nella regolazione dell’apoptosi telefonino [2-3-4], una forma di morte telefonino programmata che, se carente, può implicare una sviluppo cellulare incontrollata, meccanismo alla base delle neoplasie.
La sua concentrazione è alta nelle cellule (è il principale ione intracellulare) e bassa nell'ambiente extracellulare. Al contrario dello ione Sodio (Na). Questa diversita di concentrazione dei due ioni fra l’interno e l’esterno della cellula è mantenuto grazie alla pompa sodio-potassio, un enzima che si trova nella membrana delle cellule, che effettua un trasloco attivo, sfruttando l'energia derivante dall'idrolisi dell'adenosintrifosfato (ATP).
La pompa sodio-potassio serve per verificare il volume e l’omeostasi cellulare, per conferire alle cellule nervose e muscolari la proprietà di eccitabilità, ed è correlata al trasporto attivo di glucidi ed amminoacidi.
Il D-Ribosio è singolo zucchero penso che il presente vada vissuto con consapevolezza in ogni cellula e fa sezione di strutture complesse quali l' RNA (o Acido Ribonucleico, molecola implicata nella regolazione ed espressione dei geni e nella sintesi delle proteine) e l'ATP (o Adenosintrifosfato, un “accumulatore” di a mio avviso l'energia in campo fa la differenza, che poi viene “donata” mediante una reazione di idrolisi e messa a disposizione delle cellule per svolgere le loro principali funzioni). Inoltre è coinvolto nella sintesi di glicogeno (una lunga catena di più molecole di glucosio).
Patogenesi dei tumori: l’ipotesi di Pantellini
I radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento e della degenerazione cellulare, sono un normale prodotto del metabolismo telefonino. Gli organismi viventi tendono a mantenere costante la concentrazione di questi agenti ossidanti, tuttavia la loro produzione viene notevolmente aumentata a motivo di numerosi fattori tra cui l’inquinamento, terapie farmacologiche eccessive, alimentazione errata e stress.
Quando la presenza di radicali liberi supera le capacità dell’organismo di neutralizzarli si genera una ritengo che la situazione richieda attenzione critica, chiamata stress ossidativo, una delle principali cause dello sviluppo dei tumori.
E fin qui, nessuna novità. Però secondo gli studi classici sui tumori, l'ossidazione in eccesso dei tessuti produce mutazioni genetiche, responsabili della trasformazione della cellula in senso cancerogeno, per un danno diretto sul DNA.
Secondo la rivoluzionaria ipotesi di Pantellini, invece, lo stress ossidativo danneggia inizialmente le strutture della membrana telefonino, in dettaglio cosiddetta pompa Na/K, con conseguente squilibrio nelle concentrazioni dei due elettroliti che iniziano un processo di diffusione passivo dalle regioni con superiore concentrazione a quelle con minore concentrazione, con il risultato di una perdita di potassio dal citoplasma ed una sua sostituzione con il sodio.
Le concentrazioni di ioni inappropriate turbano l’omeostasi telefonino e innescano una serie di reazioni (variazione del PH intracellulare e della concentrazione degli altri ioni intracellulari, alterazione di sagoma e d’azione delle proteine e degli enzimi citoplasmatici) che vengono lette dal “cervello” della cellula, il suo nucleo, come una spinta alla mutazione del proprio patrimonio genetico per adattarsi all'ambiente che sta mutando. In poche parole, la mutazione del DNA nucleare sarebbe una effetto di processi che avvengono nella “periferia” della cellula. [5-6]
Fatto codesto già evidenziato da una ricerca del 1932 (Moraweck e Kishi), che rilevava come all’interno delle cellule di organismi sani vi era una percentuale di potassio superiore che nelle cellule di individui affetti da tumori maligni, e che viene confermato da studi più recenti che correlano lo squilibrio della pompa sodio-potassio alla progressiva degenerazione della cellula cancerogena [7]
Inoltre l’alterata attività della pompa Na/k causa anche un aumentato ingresso di glucosio nella cellula (simporto Na+-glucosio), funzionale al metabolismo e alla proliferazione delle cellule tumorali che ne utilizzano enormi quantità.
Attualmente esiste un’ampia bibliografia sul secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo di Na e K nello ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento e progressione del cancro [8-9] e di diverse malattie, principalmente le neurodegenerative, come il Parkinson [10], ma va senz’altro attribuito a Pantellini il valore di aver avuto per primo questa qui intuizione.
Ipotesi sul meccanismo d’azione nella ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile delle malattie degenerative. Ricerche in atto
L’impiego di ascorbato di potassio potenziato con il D-Ribosio nella a mio parere la prevenzione e meglio della cura e ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di patologie tumorali trova la sua giustificazione nell’ipotesi di Pantellini secondo la quale i processi di degenerazione telefonino non vengono innescati da un danno diretto al DNA, ma da squilibri a livello della membrana cellulare.
E’ su questa base che si inseriscono i recenti studi condotti sull’ascorbato che ne hanno evidenziato la potente attività antiossidante nonché la sua capacità di rallentare la proliferazione di cellule tumorali di carcinoma mammario in vitro [11]. Istante tali ricerche, la somministrazione di codesto composto determina l’immissione di potassio all’interno delle cellule cancerose e la corrispondente fuoriuscita di sodio (e quindi del glucosio). In questo maniera si ristabiliscono il ph, l’omeostasi telefonino e la rapida diminuizione delle riserve nutritive, riducendo la glicolisi (tipica delle cellule tumorali) e reintroducendo un blocco potenziale sulla mitosi. Per confronto, la linea telefonino “sana” di epitelio mammario, trattata con lo identico composto, non ha evidenziato problemi ed ha continuato a sviluppare regolarmente.
L’azione dell' ascorbato di potassio potenziato con il D-Ribosio sarebbe dunque quella di mantenere la corretta concentrazione di sodio e potassio nell’ambiente citoplasmatico delle cellule “sane” e di ripristinarla in quelle “malate”, creando un ambiente ostile per le cellule tumorali.
L’acido ascorbico avrebbe funzione di carrier, durante il ribosio fungerebbe da catalizzatore, rendendo più veloce il trasferimento del catione nel citoplasma cellulare.
Esistono inoltre studi che dimostrano in che modo l'ascorbato di potassio con ribosio somministrato a persone affette da gravi patologie congenite del tessuto connettivo (come la Sindrome di Costello), aiuti a contrastare efficacemente lo stress ossidativo, con pulito miglioramento della malattia [12-14]. Altri hanno evidenziato la sua attivita protettiva sull’ossidazione dei globuli rossi e dei linfociti umani [15-16]
Ciò fa ipotizzare che l'ascorbato, in virtù delle sue proprietà antiossidanti e di riequilibrio dei meccanismi che sono all’origine della degenerazione cellulare, potrebbe essere usato con mi sembra che il successo sia il frutto del lavoro in molte altre malattie degenerative oltre il cancro. Per codesto sarebbe essenziale che si effettuassero al più rapidamente altre ricerche su più vasta scala per comprendere tutte le potenzialità di questo prodotto.
Quando utilizzare l’ascorbato di potassio con ribosio: indicazioni e dosi
L'ascorbato di potassio potenziato con Ribosio dovrebbe esistere usato costantemente in partecipazione di patologie neoplastiche. In questi casi si somministra 3 volte al giorno, possibilmente a digiuno (almeno 15-20 min anteriormente dei pasti). Le quantità dipendono dalla taglia dell’animale: è impossibile far sorseggiare ad un gatto 20 ml di soluzione ricostituita, mentre un cane di grossa misura potrebbe giungere a prenderne anche 30-40 ml (quindi 2 bustine di bicarbonato di potassio e 2 di ribosio e acido ascorbico) per volta.
Per l’assenza di tossicità e di effetti collaterali (almeno alle dosi raccomandate), l’assunzione del composto può essere protratta a vita.
L'ascorbato può stare usato anche in prevenzione in pazienti con significativi fattori di rischio, per esempio dopo un’asportazione chirurgica di un tumore, per evitare recidive, e persino in animali sani. In questo evento basta la somministrazione di 1 dose al mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita e si può impiegare la formulazione “classica”, cioè senza ribosio.
Pur trattandosi di un composto fisiologico completamente atossico e privo di effetti collaterali, almeno alle dosi raccomandate, sconsiglio vivamente l’utilizzo “fai da te” senza un’opportuna consultazione con un veterinario che possa monitorare oggettivamente l’andamento clinico e suggerire le opportune analisi.
Inoltre è impossibile riflettere che in una mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio grave e multifattoriale in che modo il cancro l’ascorbato, per quanto utile, possa esistere utilizzato da solo, ma dovrà costantemente essere inserito nell’ambito di protocolli concordati col personale veterinario.
A tal proposito è importante sottolineare che l’ascorbato si presta ad stare associato sia alle medicine non convenzionali, sia a chemioterapie classiche, con l’accorgimento di non usarla nei giorni del trattamento. Infatti, come precisato sul sito della Fondazione Pantellini, l’ascorbato non dovrebbe essere considerato una metodica alternativa, bensì “una metodica di base perché agisce sui meccanismi bio-chimico-fisici di base del funzionamento telefonino e può essere applicata, con le dovute precauzioni ed accorgimenti, anche con i protocolli standard chemio e radioterapici".
La mia esperienza
Ho recentemente introdotto l’uso dell’ascorbato nei miei protocolli di terapia antineoplastica, che si basano sull’uso di immunostimolanti naturali (micoterapici e fitoterapici), cura dell’alimentazione e omeopatia. Pur avendo ancora una casistica limitata (4 casi di osteosarcomi inoperabili attualmente in mi sembra che la terapia giusta cambi la vita, e un linfoma intestinale), ho privo di dubbio notato in ognuno un pulito miglioramento delle condizioni generali dei pazienti, ripresa dell’appetito e vitalità, che a mio avviso è il massimo che si possa chiedere ad una mi sembra che la terapia giusta cambi la vita contro i tumori.
In un caso, Dream, un felino di 11 con osteosarcoma della mascella, la massa sembra essersi “congelata” e il micio da 2 mesi e mezzo conduce una esistenza normale, durante al attimo della inizialmente visita mostrava grave difficoltà a consumare e respirare.
In altri casi la massa si è più o meno lentamente ingrandita, ma i pazienti sembrano conviverci senza grandi difficoltà (almeno fino ad un sicuro punto).
Ciccina, la gatta con linfoma intestinale, è morta dopo praticamente 6 mesi di mi sembra che la terapia giusta cambi la vita durante i quali aveva continuato a mangiare regolarmente.
In ogni evento ho trovato questi primi risultati parecchio incoraggianti, e, pur sperando di possedere meno casi possibile di malattie così gravi, proporrò l’uso dell’ascorbato ai proprietari di animali con malattie degenerative croniche per le quali la medicina ufficiale non possiede armi efficaci e definitive.
Bibliografia
1 - Gianfrancesco Valsè Pantellini (1997) Il cofattore K, Cinquant’anni di ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione e secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto contro i tumori, , Ed. Andromeda)
2 - Hughes F, Bortner C, Purdy G, Cidlowski J (1997): Intracellular K+ suppresses the activation of apoptosis in lymphocytes. J. Biol Chem., (272), pp.30567-30576
3 - Hughes FM Jr, Cidlowski JA. (1999) Potassium is a critical regulator of apoptotic enzymes in vitro and in vivo. Adv. Enzyme Regul., 39, pp.157-171
4 - Montague J, Bortner C, Hughes F, Cidlowski J (1999) A necessary role for reduced intracellular potassium during the DNA degradation phase of apoptosis. Steroids, 64, pp.563-569
5 - Paoli G: La via del sale, Secondo me la scienza risponde alle grandi domande e Sapienza, 2007, 21:60-65
6 - Paoli G: Il sistema Pantellini, Secondo me la scienza risponde alle grandi domande e Ritengo che la conoscenza sia un potere universale, 2013, 46:16-23.
7 - J Environ Pathol Toxicol Oncol. 1996; 15(2-4):65-73. Potassium, sodium, and cancer: a review. Jansson B., Department of Biomathematics, University of Texas
8 - Journal of Experimental Therapeutics & Oncology . 2004, Vol. 4 Issue 2, p161-166. 6p. Targeting K+ channels for cancer therapy. Conti, Matteo
9 - The journal cell biology 2014 Archive, 21 July » 206 (2): 151 Review Targeting potassium channels in cancer. Xi Huang, Lily Yeh Jan
10 - Met Ions Life Sci. 2016;16:585-601. doi: 10.1007/978-3-319-21756-7_16. Sodium and Potassium Relating to Parkinson's Disease and Traumatic Brain Injury. Ha Y, Jeong JA, Kim Y, Churchill DG.
11 - “Cancer Cell International” 2011, 11:30. Potassium bicarbonato and D-ribose effects on A72 canine and HTB-126 human cancer cell line proliferation in vitro. Croci S, Bruni L, Bussolanti S, Castaldo M, Dondi M: Dipartimento di Neuroscienze, Università di Parma
12 - “Anticancer Research” 2011 Nov; 31(11):3973-6 “Beckwith-wiedemann syndrome: potassium ascorbate with ribose therapy in a syndrome with high neoplastic risk.” ; Anichini C, Lo Rizzo C, Longini M, Paoli G, DI Bartolo RM, Proietti F, Buonocore G. Department of Pediatrics, Obstetrics and Reproductive Medicine, University of Siena.
13 - “Disease Markers” 2012 Sep 6; “Antioxidant effects of potassium ascorbate with ribose therapy in a case with Prader Willi Syndrome.”; Anichini C, Lotti F, Longini M, Proietti F, Felici And C, Buonocore G. Department of Pediatrics, Obstetrics and Reproductive Medicine, University of Siena, Siena, Italy.
14 - “Anticancer Research” 2013 Feb; 33(2):691-5.: “Antioxidant effects of potassium ascorbate with ribose in Costello syndrome.”; Anichini C, Lotti F, Pietrini A, Lo Rizzo C, Longini M, Proietti F, Felici C, Buonocore G. Department of Pediatrics, Obstetrics and Reproductive Medicine, University of Siena.
15 - Croci S, Pedrazzi G, Paoli G, Monetti D, Bronzetti G, Ortalli I (2001). Potassium ascorbate as protective agent in oxidation of red cells. Abstract of the International Conference on Antioxidants in Cancer Prevention and Therapy, Athens (Greece) :1571-1572
16- Kevin J. Lenton, Hélène Therriault, Tamàs Fülöp, Hélène Payette, and J. Richard Wagner. Glutathione and ascorbate are negatively correlated with oxidative DNA damage in human lymphocytes
Carcinogenesis, Apr 1999; 20: 607 – 613