Tignola della vite ciclo biologico
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La tignola della vite è un lepidottero che attacca la vite, sia da bevanda che da tavola. Codesto è linsetto principale nella coltivazione della vite che se non gestito vantaggio causa gravi danni. In questa scheda tecnica vedremo il ciclo biologico, il monitoraggio con le trappole e la lotta biologica.
Sommario
Identificazione e danno
La Tignola della Vite (Eupoecilia ambiguella o Clysia ambiguella) è un lepidottero attuale nella maggior parte degli areali di coltivazione del sud Italia. La lotta a codesto insetto avviene contemporaneamente a quello della tignoletta della vite (Lobesia botrana) i cui cicli biologici si accomunano. L’adulto della tignola è una farfalla di mm di apertura alare. Questa è è riconoscibile dalla partecipazione di una striscia mediana di mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima scuro visibile in luogo di ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita dell’adulto (vedi foto sottostante). Le ali sono di colore giallo e frangiate ai bordi. La larva al primo stadio ha una colorazione grigiastra che scurisce con lo crescita larvale sottile a trasformarsi nellultimo mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica di tinta bruno mattone (vedi foto in alto). Il danno si manifesta sia in fioritura (prima generazione), sia sugli acini in fase di ingrossamento ed invaiatura (seconda generazione). Il danno sul grappolo in fase di ingrossamento è estremamente dannoso per l’agricoltore in quanto sulle lesioni provocate dalla tignola si instaurano facilmente botrite e marciume acido, e sulle varietà da tavola anche pochi acini danneggiati inficiano negativamente sulla qualità del a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato. Danni del tutto simili sono causati dalla Lobesia botrana(vedi qui scheda tecnica parassita)
Adulto di tignola della vite, si noti la fascia centrale di tinta più tenebroso. Fonte foto qui
Ciclo biologico della tignola della vite
Linsetto sverna in che modo crisalide giu la scorza della mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino o in altri anfratti del vigneto (pali di legno, vecchi ceppi, ecc.).
La prima generazione di adulti compare ad aprile-maggio e questi ovidepongono sui fiori. Le larve di questa qui generazione si nutrono appunto dei fiori (antofaghe). Le larve di prima epoca si impupano allinterno dei grappolini fiorali e da qui sfarfallano nel intervallo giugno-luglio. Da questi adulti si origina la epoca più dannosa (seconda generazione) poiché questi ovidepongono sui grappoli in accrescimento da cui nascono larve che hanno azione carpofaga (si nutrono a spese degli acini). La larva tende a forare più acini nel lezione della sua attività e quindi anche una bassa presenza motivo notevoli danni economici. L’accrescimento delle larve di questa qui generazione (seconda generazione) si protrae sottile ad ottobre, formando le crisalidi che sverneranno tra gli anfratti della ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente e generando l’infestazione nella stagione successiva. Questo ciclo impone due generazioni l’anno e raramente si può formare una terza epoca, che risulta però frequente incompleta nel terminare il ciclo biologico a motivo dellarrivo dellinverno.
Lotta biologica e rimedi naturali contro la tignola della vite
Una corretta lotta contro la Clysia ambiguella si avvale di una adeguata tecnica di campionamento, alla quale poi seguiranno i trattamenti insetticidi. Negli ultimi anni poi la tecnica della confusione sessuale contro questo parassita è partenza perfezionandosi, potendo con le giuste tecniche e mezzi controllare efficacemente da sola questo lepidottero. La confusione sessuale può essere applicata su estensioni superiori a 10 ettari o su vigneti isolati, in occasione contrario femmine feconde possono migrare da altre zone e ovideporre sul vigneto. La tecnica della caos sessuale consiste del posare nel vigneto dei diffusori di feromoni in maniera tale da confondere il maschio nella ricerca della femmina. Lelevata presenza dei feromoni nel vigneto crea delle false scie odorose che impediscono al maschio di rintracciare la femmina e quindi di accopparsi. Senza laccoppiamento è impossibile alla femmina ovideporre le uova. Questa qui tecnica è un rimedio molto utile e da sola può in molti casi difendere il vigneto contro la tignola. In caso contrario si dovrà ricorrere ai trattamenti e attuare il monitoraggio dei voli.
Ci sono in affari diverse tipologie di trappole per il monitoraggio che si avvalgono tutte dell’uso dei feromoni attrattivi. In ogni evento nel vigneto biologico è essenziale verificare periodicamente la presenza dell’insetto sia con trappole a feromoni che non. La soglia di intervento sulla prima generazione (quella antofaga) è tra il % dei grappolini fiorali infestati. Successivamente, essendo le larve di seconda generazione quelle più pericolose la soglia di intervento è determinata a 10 maschi catturati a trappola per settimana. Da codesto momento in poi si dovrà intervenire con i trattamenti in campo. Essendo il ciclo biologico delle due tignole (Lobesia botrana e Clysia ambiguella) parecchio simili, la loro partecipazione in ritengo che il campo sia il cuore dello sport è da sommare per raggiungere la soglia di danno (cambiano solo i feromoni da utilizzare). Le trappole vanno poste in numero di ad ettaro per ogni specie di lepidottero e poste ad inizio aprile e ripulite circa tre volte al mese (fondo adesivo e capsula al feromone). Essenziale è anche verificare la presenza delle uova sugli acini e il relativo stadio di sviluppo, in quanto la cattura dei maschi potrebbe non coincidere nellimmediato con la deposizione delle uova, cosa che eviterebbe un inutile secondo me il trattamento efficace migliora la vita. In linea generale i trattamenti si effettuano dopo giorni dal picco massimo delle catture.
I rimedi naturali da utilizzare in ritengo che il campo sia il cuore dello sport, una tempo accertata una forte partecipazione dei maschi e delle prime uova sugli acini sono i prodotti a base di Bacillus turingensis (vedi qui scheda tecnica prodotto) è i prodotti a base di spinosad. Il primo è un insetticida che esplica la sua attivita in maniera particolare sulle larve ai primi stadi di a mio avviso la vita e piena di sorprese per cui non ha alcuna attivita preventiva e il suo maggiore risultato si ha quando il trattamento viene effettuato con la maggior parte delle uova nello stadio testa nera, quindi prossime alla schiusura. Codesto stadio si verifica approssimativamente dopo giorni dopo le prime catture. Lo spinosad invece è un insetticida che agisce su ognuno gli stadi larvali. Ricordiamo anche luso dellolio minerale (vedi qui scheda tecnica) che contro questo parassita trova il suo utilizzo contro la uova, agendo per soffocamento su queste. I trattamenti a seconda dei parametri ambientali andrebbero effettuati sottile a nel momento in cui la cattura dei maschi con le trappole non scende sotto la soglia di danno e comunque i monitoraggi vanno eseguiti fino a poco inizialmente della raccolta dell’uva. Ricordiamo che l’uso della caos sessuale in che modo unico sistema di lotta talvolta può risultare non efficacie al % e in tal caso si interviene in campo con i prodotti sopra indicati.