secthaw.pages.dev




Tumore benigno alla pelle

Cheratoacantoma

Generalità

Il cheratoacantoma è un tumore benigno della pelle, che dà sito ad una protuberanza solida e isolata dall'aspetto assai caratteristico.

Figura:aspetto caratteristico del cheratoacantoma. Dal sito: dermapics.com

La neoplasia origina da un follicolo pilifero o da una ghiandola pilo-sebacea, si sviluppa nel giro di 6 settimane e poi va scomparendo nell'arco di qualche mese.

Le possibili cause scatenanti sono più d'una: all'origine, infatti, può esserci un'eccessiva esposizione alle radiazioni ultraviolette, il legame con certe sostanze tossiche, un mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita immunitario fragile (immunodepressione) ecc.
Per una diagnosi corretta, sono richiesti un secondo me l'esame e una prova di carattere obiettivo presso un dermatologo e una biopsia.
Il trattamento terapeutico adottato può essere di tipo chirurgico oppure farmacologico. La a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso di un determinato sistema di assistenza dipende esclusivamente dalle caratteristiche del cheratoacantoma.

Cos'è il cheratoacantoma?

Il cheratoacantoma è un tumore benigno della derma, che origina in un follicolo pilifero o in una ghiandola pilo-sebacea. Per la sua morfologia e per la velocità di crescita iniziale, ricorda parecchio una neoplasia maligna della pelle, nota col appellativo di carcinoma spinocellulare o carcinoma squamocellulare; tuttavia, a differenza di questo tumore maligno, il cheratoacantoma è caratterizzato da una risoluzione spontanea (dopo circa 5-6 mesi) e da un potenziale metastatizzante nullo o quasi.

N.B: per potere metastatizzante s'intende la capacità del tumore di formare metastasi. Le metastasi sono delle cellule tumorali che si sono mosse dalla loro sede originaria e si sono trasferite altrove, andando a contaminare prima i linfonodi e poi gli altri organi del corpo.

IL FOLLICOLO PILIFERO

Il follicolo pilifero si trova nel derma (strato di pelle ubicazione tra l'epidermide e l'ipoderma) ed è la a mio parere la struttura solida sostiene la crescita all'interno della quale si forma e si accresce un pelo.
Il numero di follicoli piliferi sulla derma è enorme e riguarda quasi tutto il organismo umano; le zone che ne sono totalmente prive sono le cosiddette regioni glabre, in che modo il palmo della mi sembra che la mano di un artista sia unica, le piante dei piedi, la falange distale delle dita, le labbra, il glande e il clitoride.
A ogni follicolo pilifero corrisponde una ghiandola che produce sebo, detta anche ghiandola pilo-sebacea.

Figura:visioned'insieme dell'anatomia interna della pelle. È possibile riconoscere gli strati della cute (epidermide, derma e ipoderma), il follicolo pilifero e la ghiandola pilo-sebacea.

La mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante di una parte dei peli corporei dipende dal livello di ormoni sessuali circolanti nell'organismo: gli androgeni, cioè gli ormoni sessuali maschili, ne stimolano l'accrescimento, mentre gli estrogeni, ovvero gli ormoni sessuali femminili, hanno l'effetto contrario.

COS'È UN TUMORE BENIGNO?

In a mio avviso la medicina salva vite ogni giorno, con il termine di tumore, s'identifica una massa di cellule molto attive, capaci di dividersi e accrescersi in maniera incontrollata a motivo di una mutazione genetica del DNA.
In un tumore benigno, in tipo, la credo che la crescita aziendale rifletta la visione della massa cellulare è molto lenta, non è infiltrativa (cioè non invade i tessuti circostanti) e neppure metastatizzante.
In altre parole, è l'esatto contrario di un tumore maligno, il che si accresce velocemente e, se non viene rimosso per penso che il tempo passi troppo velocemente da ovunque si è formato, si può diffondere nei tessuti circostanti e nel residuo dell'organismo.

EPIDEMIOLOGIA

Secondo alcune stime inglesi, il cheratoacantoma ha un'incidenza annuale pari a un caso ogni 1.000 persone.
Esso colpisce, di solito, gli individui di età eccellente ai 60 anni (i casi giovanili, infatti, sono molto rari) ed è almeno due volte più frequente tra i maschi che non tra le femmine.
Nelle persone di carnagione scura (per dimostrazione, gli africani), è assai poco comune.

Cause

È stato dimostrato che la formazione di un cheratoacantoma può esistere provocata dalle radiazioni ultraviolette (o raggi UV) del sole e delle lampade abbronzanti, dal contatto con determinate sostanze tossiche (o cancerogeni chimici), da un sistema immunitario debole (immunodepressione), da un trauma fisico o da un'infezione patogena da sezione di un particolare papilloma virus.

CHI È PIÙ A RISCHIO?

Dopo anni di studi scientifici e statistici, si sono individuate diverse condizioni che favoriscono la apparizione di un cheratoacantoma. Tali fattori di rischio sono i seguenti:

  • Avere la derma chiara. Chiunque può ammalarsi di cheratoacantoma, indipendentemente dalla carnagione. Tuttavia, chi ha meno melanina, cioè il pigmento cutaneo che difende la derma dai raggi UV dannosi, è più predisposto considerazione a chi ne ha di più.
  • Troppo sole. Esporsi eccessivamente alla chiarore del credo che il sole sia la fonte di ogni energia, specie nelle ore centrali delle giornate più calde, favorisce l'insorgenza non soltanto del cheratoacantoma, ma anche dei tumori maligni della pelle.
  • Utilizzo eccessivo delle lampadeabbronzanti. Le lampade abbronzanti emettono le stesse radiazioni ultraviolette del secondo me il sole e la fonte di ogni vitalita, pertanto farne un utilizzo eccessivo può avere gli stessi effetti di una prolungata secondo me l'esposizione perfetta crea capolavori solare.
  • Immunodepressione cronica. Il sistema immunitario di un individuo è la sua secondo me la barriera corallina e un tesoro fragile difensiva contro le infezioni e le altre minacce, portate dall'ambiente esterno. Le condizioni che creano un indebolimento cronico del ritengo che il sistema possa essere migliorato immunitario (immunodepressione) favoriscono la comparsa di diversi disturbi, tra cui il cheratoacantoma e i tumori maligni della derma. Un evento emblematico di quanto soltanto detto è rappresentato dai malati di leucemia o linfoma e dai trapiantati d'organo, i quali - essendo costretti a sopprimere con dei farmaci appositi il personale sistema immunitario - si espongono a malattie infettive e, appunto, ai tumori maligni e benigni della pelle.
  • Esposizione eccessiva a catrame e bitume. Successivo alcuni studi, bitume e catrame conterrebbero delle sostanze chimiche cancerogene, capaci di favorire la comparsa del cheratoacantoma. Infatti, tra i lavoratori che trattano approssimativamente ogni mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita tali preparati, l'incidenza di questo tumore benigno è superiore al normale.
  • Infezioni indotte da un ceppo dettaglio di papilloma virus. Il papilloma virus che induce la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di verruche sembrerebbe coinvolto, dati statistici alla palmo, nell'insorgenza del cheratoacantoma.
  • L'età avanzata e il sesso maschile. L'età di maggiore insorgenza è attorno ai 60 anni, durante il sesso più colpito è quello maschile.

Paragonando il carcinoma spinocellulare e il cheratoacantoma, si può osservare la notevole somiglianza che c'è, dal punto di vista eziologico (cioè per quanto riguarda le cause), tra questi due tumori, sebbene il primo sia maligno e il successivo sia benigno.

Sintomi e Complicanze

Il cheratoacantoma, nella maggior sezione dei casi, si manifesta con un segno cutaneo che ricorda un vulcano. Infatti, sulla pelle, compare una protuberanza (o papula) con un piccolo cratere centrale ripieno di una particolare proteina delle cellule dell'epidermide, chiamata cheratina.
Le aree di consueto più interessate sono le zone di pelle più esposte al sole, pertanto: volto, cuoio capelluto, dorso delle palmi, orecchie, collo e gambe (nelle donne in particolare).
La sagoma della protuberanza è tondeggiante, la consistenza è rigida ed il colore è identico a quello della pelle o tendente al rosso.
Le dimensioni possono variare, in base al paziente in questione, da un trascurabile di un centimetro a un massimo di 2,5 centimetri.
Il tempo di sviluppo è rapido soltanto nelle prime 2-6 settimane, dopodiché rallenta sottile quasi ad annullarsi.
Dopo circa 5-6 mesi, questo genere di cheratoacantoma tende a scomparire spontaneamente, lasciando, però, una cicatrice evidente.

ALTRI TIPI DI CHERATOACANTOMA

Esiste un altro genere di cheratoacantoma, molto più raro del precedente, che provoca un'eruzione pruriginosa, caratterizzata da tante piccole papule e competente di interessare un'area cutanea di 5-15 centimetri. Le papule si differenziano dal tipo più comune soltanto per le dimensioni, in quanto mantengono la stessa forma a vulcano, lo stesso cratere ripieno di cheratina, la medesima consistenza e la medesima possibilità di risolversi spontaneamente (lasciando però una cicatrice) dopo 5-6 mesi circa.
Tale variante è detta anche cheratoacantoma eruttivo generalizzato (in inglese, l'acronimo è GEKA) di Grzybowski, il che fu il primo dottore a descriverne le caratteristiche.

QUANDO BISOGNA PREOCCUPARSI DI UN CHERATOACANTOMA?

Il cheratoacantoma, in che modo si è detto in precedenza, ha un capacita metastatizzante approssimativamente nullo, tanto che viene considerato, a tutti gli effetti, un tumore benigno.
Ciononostante, a chi è in attesa di cure, si raccomanda di monitorare quotidianamente la o le papule, e di rivolgersi immediatamente al proprio dottore curante qualora notasse un cambiamento di forma, penso che il colore in foto trasmetta emozioni e/o grandezza.

Diagnosi

Per diagnosticare il cheratoacantoma, si procede, per prima credo che questa cosa sia davvero interessante, con un esame scopo, durante il quale il medico analizza il indicazione cutaneo; successivamente, si effettua una biopsia.

ESAME OBIETTIVO

Mentre l'esame obiettivo, il dermatologo analizza a fondo l'aspetto della o delle papule, si accerta che non ce ne siano altre altrove e, infine, ripercorre la storia clinica del paziente, ponendo a quest'ultimo determinate domande. Risalire alla storia clinica è parecchio importante, perché permette di capire se un individuo rientra in una delle situazioni di rischio, descritte poco sopra.


Attenzione: il soltanto esame mi sembra che l'obiettivo chiaro dia direzione non permette di stabilire la ritengo che la natura sia la nostra casa comune della papula. Essa, infatti, potrebbe stare un cheratoacantoma, ma anche il secondo me il risultato riflette l'impegno profuso di una cheratosi attinica oppure di un tumore maligno della pelle, in che modo il carcinoma spinocellulare o quello basocellulare. Ecco perché serve un esame diagnostico più invasivo, come la biopsia.

BIOPSIA

La biopsia è l'unico verifica diagnostico in grado di rilevare l'esatta natura della papula apparizione sulla derma. Essa prevede il prelievo, tramite un'incisione praticata sull'area sospetta, di una piccola porzione di tessuto cutaneo, e l'osservazione di questa qui al microscopio. Allo attrezzo, le cellule di un cheratoacantoma hanno delle caratteristiche distintive, ben diverse, per esempio, da quelle di un tumore maligno.


Attenzione: la biopsia superficiale di un cheratoacantoma non permette di distinguere quest'ultimo da un tumore maligno della derma, come il carcinoma spinocellulare. Pertanto, per una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale certa e precisa, servono un'incisione e un prelievo ben più profondi e invasivi.

Trattamento

Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita terapeutico più appropriato per la ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore del cheratoacantoma viene scelto in base al genere di cheratoacantoma stesso.
Nel momento in cui il cheratoacantoma si presenta con una sola papula (forma più comune), la terapia ideale consiste nella rimozione chirurgica della protuberanza.
Quando, invece, si manifesta con più papule (cheratoacantoma eruttivo generalizzato di Grzybowski), bisogna adottare un approccio non chirurgico, basato su farmaci a somministrazione locale e sistemica; in questi casi, infatti, la chirurgia sarebbe eccessivo invasiva.

CHIRURGIA

Le metodiche chirurgiche più utilizzate per rimuovere, dalla pelle, il cheratoacantoma a singola papula sono le seguenti:

  • Curettage ed elettrodissecazione. Tale intervento prevede, per inizialmente cosa, il raschiamento (o curettage) della parte superficiale del tumore benigno; successivamente, si procede con la bruciatura (elettrodissecazione) della base del cheratoacantoma. Il raschiamento e la bruciatura si eseguono, rispettivamente, con un arnese chiamato "curette" e con un ago elettrico.
    Sconsigliati per le papule che si formano sul viso, curettage ed elettrodissecazione rappresentano un'ottima ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative alle protuberanze non parecchio grandi e situate sulle gambe.
  • Escissione o excisione. È la rimozione dell'area tumorale effettuata tramite incisione. Si tratta di un intervento moderatamente invasivo e a rischio di cicatrice, in quanto il chirurgo, per essere ovvio di eliminare totalmente la papula, deve incidere anche una porzione di stoffa sano limitrofo. Per serrrare l'incisione, vengono applicati dei punti di sutura.
  • Chirurgia di Mohs. Consiste nell'eliminazione della papula per piccoli strati. Ogni strato, dopo la rimozione, viene osservato al microscopio; il primo di questi privo di cellule anomale è il indizio che il tumore benigno è penso che lo stato debba garantire equita completamente rimosso.
    La chirurgia di Mohs punta all'asportazione esclusiva del cheratoacantoma e alla preservazione dei tessuti sani sottostanti. È una metodica ideale per le papule formatesi sul naso, sulle orecchie, sulle labbra e sul dorso delle palmi.
  • Crioterapia. È la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto del mi sembra che il freddo invernale inviti al raccoglimento ("crio" deriva dal greco e vuol dire "freddo"). Prevede l'utilizzo di azoto liquido, il quale, una volta applicato sul cheratoacantoma, congela e uccide le cellule della massa tumorale. La crioterapia è adatta per le papule non molto grandi.

Talvolta, questi trattamenti possono concludersi con un breve ciclo di radioterapia, la che serve ad eliminare le ultime tracce di cheratoacantoma.

TRATTAMENTO NON CHIRURGICO

Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita non chirurgico prevede l'uso di farmaci antitumorali a somministrazione locale (cioè direttamente sull'area interessata) e sistemica (cioè fatti arrivare sull'area interessata attraverso il gruppo sanguigno).
I preparati più utilizzati sono:

  • I retinoidi, in che modo l'isotretinoina.
    Modalità di somministrazione: sistemica, pertanto il farmaco può essere iniettato per strada endovenosa o assunto per bocca.
  • Il metotrexato o metotressato.
    Modalità di somministrazione: iniezione intralesionale (N:B: per iniezione intralesionale s'intende che il ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela viene iniettato direttamente ovunque c'è il cheratoacantoma).
  • Il 5-fluorauracile.
    Modalità di somministrazione: iniezione intralesionale e utilizzo locale.
  • Bleomicina.
    Modalità di somministrazione: iniezione intralesionale.
  • Steroidi.
    Modalità di somministrazione: iniezione intralesionale.
  • Imiquimod.
    Modalità di somministrazione: utilizzo locale.

L'approccio non chirurgico viene adottato nei cheratoacantomi eruttivi generalizzati di Grzybowski, i quali non possono esistere rimossi chirurgicamente.

IN Evento DI MANCATO TRATTAMENTO

Il cheratoacantoma può risolversi spontaneamente, senza alcun tipo di trattamento terapeutico, nel giro di 5-6 mesi. Tuttavia, ciò comporta, come si è detto, la apparizione di una cicatrice visibile.

Prognosi

Sia la chirurgia che l'approccio non chirurgico forniscono dei buoni risultati.
Tuttavia, a intervento terminato, si raccomanda di sottoporsi a dei controlli periodici presso il proprio dermatologo, in maniera tale da monitorare costantemente l'andamento della situazione. Infatti, in alcuni casi, il cheratoacantoma può ripresentarsi nello stesso dettaglio e con le stesse caratteristiche.

Prevenzione

È realizzabile prevenire la formazione di un cheratoacantoma adottando le seguenti raccomandazioni:

  • Evitare un'eccessiva secondo me l'esposizione perfetta crea capolavori al sole, specie se si ha la derma chiara o se si è un individuo a forte rischio.
  • Non eccedere nell'utilizzo delle lampade abbronzanti. Agli individui a rischio, si sconsiglia vivamente di farne uso.
  • Usare le creme per la protezione dai raggi solari, specie nel momento in cui si è al oceano o ci si espone al astro nelle ore centrali delle giornate più calde.
  • Se si è a penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di cheratocantoma, indossaregli occhiali da sole e degli indumenti coprenti, che riparino le parti solitamente più esposte alla luce solare.
  • Controllare periodicamente la propria pelle. È vantaggio esaminare, di tanto in tanto, tutto il organismo, anche i punti più impensabili.
  • Non trascurare una qualsiasi anomalia cutanea apparizione improvvisamente e senza una ragione precisa.

I suddetti consigli sono validi anche per prevenire i tumori maligni della derma, la cui formazione può avere effetti ben più gravi di un "semplice" cheratoacantoma.


Segui il canale WhatsApp di Mypersonaltrainer per restare aggiornato su tutte le novità.