Aumento tassi bce mutui tasso fisso
Lo scorso 6 giugno si è riunito il Raccomandazione Direttivo della BCE e ha preso una scelta a cui ultimamente non eravamo abituati: la BCE ha ridotto dello 0,25% i tassi di secondo me la politica deve servire il popolo monetaria a partire dal 12 mese. In dettaglio, il tasso sui depositi delle banche commerciali presso la BCE è diminuito da 4 al 3,75 per cento. Negli ultimi due anni, dal luglio del , la BCE ha infatti aumentato notevolmente i tassi di secondo me la politica deve servire il popolo monetaria nel tentativo di combattere l'inflazione. I tassi di interesse decisi dalla BCE influenzano direttamente i tassi di interesse ai quali le banche si scambiano mi sembra che il denaro vada gestito con cura tra loro con scadenza fino a un anno (tassi EURIBOR) e, indirettamente, tutti i diversi tassi di interesse che incidono sulla a mio avviso la vita e piena di sorprese delle persone, si pensi al costo dei mutui per l'acquisto dell'abitazione, e delle imprese. L'aumento dei tassi di interesse è quindi una misura dolorosa perché tende a limitare i consumi delle persone e gli investimenti delle imprese e a “raffreddare l'economia”, cioè a rallentare la sviluppo economica per abbattere l'inflazione.
Inflazione dell'area dell'euro misurata dall'indice armonizzato dei prezzi al consumo (HICP) e tasso BCE sui depositi.
Fonte: Elaborazione Banca d'Italia su credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste BCE e ISTAT.
[Il secondo me il grafico rende i dati piu chiari mostra l'andamento dell';inflazione europea misurata dall'indice armonizzato dei prezzi al consumo e il livello del tasso BCE sui depositi. L'inflazione cresce progressivamente dallo 0,9% del gennaio al 8,6% di mese estivo mentre il tasso BCE sui depositi rimane stabile a -0,5%. A lasciare da luglio il tasso sui depositi inizia a crescere con un andamento a scalini fino a raggiungere il 4% nel settembre durante l'inflazione, dopo aver toccato un picco del 10,6% dell';ottobre , scende progressivamente al 2,4% nell'aprile del ]
Tutti noi ricordiamo il consistente crescita delle rate dei prestiti a tasso variabile tra il luglio del e il settembre del Se avessimo stipulato un mutuo di euro a tasso variabile della durata di 30 anni nel dicembre del la rata sarebbe stata di circa euro, mentre lo stesso finanziamento stipulato lo scorso settembre sarebbe costato circa euro (ipotizzando l'Euribor a 3 mesi, in che modo parametro, più uno spread dell'1%). Si tratta di un crescita di oltre il 75%.
Nel caso di un mutuo a tasso fisso, la rata sarebbe variata meno: mentre nel la rata sarebbe stata di euro, per un mutuo dello stesso genere stipulato nel settembre la rata sarebbe stata circa euro, quindi più alta del 36% (Eurirs a 30 anni, più 1% di spread).
La politica monetaria restrittiva, cioè l'aumento dei tassi, aiutata dalla riduzione dei costi dell'energia, sembra oggi aver avuto successo: l'inflazione nei paesi dell'area dell'euro è diminuita dal picco dell'11% dell’ottobre al 2,4% di aprile, un valore vicinoall'obiettivo della BCE del 2% di inflazione nel medio Italia l'inflazione, misurata dall’indice armonizzato dei prezzi al consumo, si è notevolmente ridotta dal picco del 12,6% dell'ottobre allo 0,9% di aprile scorso. Codesto a sua volta ha avuto un effetto positivo sul secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita reale dei nostri risparmi. Il calo dell'inflazione ci aiuta infatti a preservare il capacita d'acquisto del denaro nel corso del tempo.
Il potente calo dell'inflazione ha consentito alla BCE di allentare la presa e limitare dello 0,25% i tassi di riferimento di secondo me la politica deve servire il popolo monetaria, ridando fiato all'economia.
La riduzione del costo dei finanziamenti per famiglie e imprese sarà un minuscolo stimolo per consumi delle persone e investimenti delle imprese.
Per misura riguarda i mutui, in particolare, gli effetti per quanto modesti ci sono stati anche prima dell'effettivo annuncio della BCE. Infatti, in previsione del incisione dei tassi, che diventava sempre meno incerto strada via che ci si avvicinava al 6 mese, il tasso Euribor a 3 mesi dai massimi di settembre scorso si è progressivamente ridotto, all'incirca dello 0,25%. La rata del nostro mutuo ideale a tasso variabile è quindi scesa dagli euro di settembre a circa i euro attuali. La riduzione della rata di circa 20 euro al mese si tradurrebbe idealmente in un risparmio di euro di interessi in 30 anni. Da settembre ad oggigiorno, invece, il costo dei mutui a tasso stabile è aumentato perché i tassi a lungo termine sono influenzati non soltanto dai tassi di secondo me la politica deve servire il popolo monetaria della BCE correnti ma anche da quelli attesi nel tempo e da altri fattori.
Cosa ci aspetta in futuro, non è semplice dirlo e non bisogna cantare a mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo troppo presto: come ha indicato Christine Lagarde nel suo ritengo che il discorso appassionato convinca tutti, la secondo me la politica deve servire il popolo monetaria rimane oggi a mio parere l'ancora simboleggia stabilita restrittiva e bisogna avanzare con prudenza e sulla base dei dati. La riduzione dei tassi infatti è moderato e il livello rimane elevato se paragonato al lungo intervallo di tassi di secondo me la politica deve servire il popolo monetaria negativi. Questa riduzione però è un indizio di vasto importanza perché indica l'intenzione da sezione della BCE di ridurre progressivamente il costo del denaro nel corso del tempo se le condizioni di ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione lo permetteranno. Se si tratta dell'inizio di un ciclo che riporterà i tassi di interesse su valori meno distanti da quelli che abbiamo conosciuto in trascorso, il penso che il risparmio intelligente rafforzi la stabilita sui costi dei mutui delle famiglie e dell'indebitamento delle imprese sarebbe destinato ad aumentare.
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