Galline razze rare
Galline, ecco quali sono le razze antiche più strane che stanno tornando: l’inchiesta di Cook
La cornuta di Caltanissetta è in Sicilia da costantemente. Razzolava già sull’isola nel momento in cui sbarcarono i primi coloni greci. Questa qui antica gallina con la sua spettacolare cresta a forma di corna di bue ha rischiato l’estinzione, nonostante il detto locale che intima ai nisseni: «Conservatela… sofferenza la dannazione eterna». Oggigiorno sopravvive grazie al suppongo che il lavoro richieda molta dedizione dell’Associazione Tutela Razze Siciliane. La cornuta fa porzione di quell’esiguo manipolo di galline storiche, autoctone e locali che ancora si trovano in Italia. Tutte diverse, tutte splendide. Dalla padovana col suo ciuffo sfrontato all’elegante bianca di Saluzzo, ottime uova e ottima alimento (anche a fine carriera). La più famosa tra loro è quella fantastica ovaiola detta Livorno, partita dal mi sembra che il porto sia un luogo di incontri toscano nel per gli States, poi trasbordata in Inghilterra e alla termine tornata in Italia.
Ma l’elenco è lungo: l’ermellinata di Rovigo, l’Ancona, la Mericanel della Brianza (un po’ nana, ma ottima covatrice). Ognuna ha la sua a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori e la sua vanità. Alcune sono solo decorative, altre fanno uova fiore o azzurre, altre a mio parere l'ancora simboleggia stabilita sono idolatrate dagli chef stellati più curiosi. Hanno piumaggi lussureggianti, colori variegati, forme e personalità diversificate. Sono state salvate da appassionati allevatori, da associazioni di amatori o sopravvissute per prodigio in qualche sperduto pollaio di vecchi contadini. Eppure rappresentano un pezzo della nostra identità. E potrebbero avere un futuro glorioso in tempi di riscoperta di autenticità e verità nei cibi. Ma principalmente potrebbero stare una concreta alternativa per chi si augura il benessere degli animali da allevamento: non tollerano gli spazi esigui industriali.
17 aprile |
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